A distanza di pochi giorni dall'evento “DRAWN TO HEAVEN one-day Show”, tenutosi alla Galleria San Lorenzo di Milano lo scorso 10 marzo (http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2011/01/drawn-to-heaven-one-day-show-di-andrea.html ), Andrea Simoncini presenta, alla storica Libereria Bocca di Milano, una mostra personale sotto la guida e la cura dell'amico, nonchè titolare della libreria stessa, Giorgio Lodetti.
Una mostra completamente diversa, sia come impostazione che come concezione, rispetto a quella della San Lorenzo che proponeva solo uno dei tanti argomenti indagati dal fotografo in questione che non saranno riproposti alla Bocca.
Di seguito il comunicato divulgato dalla Libreria Bocca:
Andrea SimonciniSpazioBoccainGalleriaMercoledì 23 febbraio ore 18.30fino al 13 marzo 2010Galleria Vittorio Emanuele II, 1220121 MilanoVincitore della IV edizione del Premio Movimento nelle Segrete di Bocca 2010Ho conosciuto Andrea Simoncini in occasione della IV edizione del Premio Movimento nelle Segrete di Bocca, giovane artista italo anglosassone ha studiato design a Londra e Milano. La sua ricerca ha inizio con la realizzazione di gioielli in fusione, di pregevole e innovativa originalità, successivamente crea icone grafiche e Mandala digitali. In seguito, Andrea, approda alla scultura, il soggetto prescelto è la rappresentazione della Dea Madre: divinità primordiale in cui si manifesterebbe la terra, la generatività, il femminile come mediazione tra l'umano e il divino.E’ questa ricerca che porterà Andrea alla creazione di vere e proprie pitture digitali. Scatti fotografici ritoccati, digitalmente ridipinti, che esplorano i principali significati della Dea, quali: la terra, rappresentata dai frutti, dai fiori o dagli insetti, che compongono particolari e originali nature morte sempre presenti nei suo lavori; la femminilità rappresentata dal soggetto principale: la donna, mai velata nella sua cruda nudità, in quella sorta di divina immortale immobilità; il ventre, il pube glabro e i seni turgidi e gonfi, che rievocano una fecondità recente o prossima, sempre in primo piano, ossessivamente esposti e volutamente prominenti, chiudono ideologicamente il ciclo vitale dell’umanità...Gli scatti-dipinti di Andrea celano i messaggi più reconditi di Gea, della storia del mondo, solo apparentemente si rimane impressionati e turbati dai soggetti, ma basta soffermarsi per comprendere l’universo primordiale che si cela nella sua ricerca e ci appare nelle opere, quel equilibrio compositivo volutamente artificioso, che crea una movenza statica, scultorea, vitrea alla sua Dea.
Quei corpi tanto perfetti, oltre natura verrebbe da dire, che attraverso l’occhio e la mano di Andrea prendono forma aurea portandoci nell’ambito delle divinità: La Dea è l'icona del femminile materno sacro, della pienezza del donare e del ricevere, del grembo che accoglie la vita anche dopo che è nata, la nutre, la protegge e ne è culla!
Giorgio Lodetti
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