RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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domenica 22 gennaio 2017

Souvenir d’Italie - Arte Fiera Bologna da una idea di Vanni Cuoghi

La generosità del popolo dell'arte...
Souvenir d’Italie
da una idea di Vanni Cuoghi



Souvenir d’Italie

ArteFiera
40127 Bologna
27 gennaio30 gennaio
 


Il terremoto che ha sconvolto il Centro Italia è una ferita aperta e profonda per l’intero Paese con centinaia di vittime e di gente che ha perso tutto, borghi rasi al suolo o edifici storici resi inagibili e che hanno riportato danni gravissimi.

Credo che tutta la Nazione si debba muovere per cercare di escogitare un futuro per queste persone e per queste terre, ognuno con le proprie competenze e capacità.

Sono un artista e ho imparato la Storia dell’Arte Italiana sui libri e viaggiando a bordo di una Panda 45 negli anni ottanta.

Ho visto, tra Marche, Umbria e Abruzzo i paesaggi di Giotto, Piero della Francesca, Perugino e tanti altri pittori sconosciuti che hanno accarezzato le pareti di chiese e palazzi con le storie di Santi e cavalieri.

Il mio amore per la pittura è nato da queste parti e ho un debito con questi luoghi.
Forse, come me, molti altri artisti sentono, dopo questi tragici eventi, di aver perduto qualche cosa che ha a che fare con l’identità e l’appartenenza a questo Paese.

Ho pensato che sarebbe bello fare una mostra, durante Artefiera a Bologna, nello stand di Giuseppe Pero, intitolata "Souvenir d’Italie" in cui, io, altri artisti e il gallerista, mettiamo a disposizione delle opere. Parte del ricavato, andrebbe a restaurare un frammento di queste terre che in tanti abbiamo amato.

L’attenzione dei media è incentrata sui grandi capolavori danneggiati, io vorrei invece che, quello che riusciamo a raccogliere, fosse destinato al restauro di un’opera minore: una tela devozionale di uno sconosciuto, un altare di una chiesetta di campagna, un ex voto…

Io vorrei che i miei nipoti, Alessandro e Elena, studiassero la storia dell’Arte viaggiando, magari su un’auto più comoda, e potessero ritrovare, al loro posto, quelle piccole Italie che sono la nostra identità e la nostra ricchezza.


Vanni Cuoghi

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