RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 13 maggio 2011

PANORAMI INQUIETANTI - Gabriele Buratti

Bravo il Buga, al secolo Gabriele Buratti. In mostra personale a Milano. 
Un artista che da anni mi piace e che sostengo essere un ottimo pittore! Un "ricercatore naturale".



Panorami Inquietanti è il titolo della prima mostra che la Galleria Movimento dedica all’artista Gabriele Buratti. Gabriele Buratti “Buga” nasce a Milano nel 1964, laureato al Politecnico in Architettura del Paesaggio, sviluppa negli anni interesse per i carattere fisici, antropici, storici e strutturali del territorio che influenzerà profondamente la sua opera di pittura, scultura e fotografia. Dal linguaggio rupestre a quello delle macchine, la semiologia, ha fatto un salto che allontana l'uomo dal mistero del sacro. Se gli uomini delle caverne inventarono il primo linguaggio per esigenze tribali-sacrali, quello odierno ci conduce nel mistero dei codici dominanti dalle leggi di mercato prima che dall'etica. 
Buratti afferma che abbiamo perso l’amore per la misura che la Natura ci da’ e non potremo sopravvivere senza riguadagnare il necessario stato di vita in simbiosi con essa. Gli animali ritornano frequentemente nei suoi quadri perché in loro percepisce la primitività degli albori della vita, ai quali è necessario tornare per ricostruire i nostri comportamenti, divenuti nel tempo disumani.
Nelle sue opere Buratti esprime un sentimento socialmente impegnato, lancia messaggi che vogliono colpire e svegliare dal torpore chi resta sensibile solo al valore del denaro. La sua intelligenza si trova a proprio agio nell’attraversare i campi culturali della contemporaneità, impegnandosi a tradurre in immagini, messaggi che denunciano l’urgenza di un cambiamento.
Il suo metodo di indagine parte dall’azzeramento dell’immagine, per tornare alle origini della comunicazione, dall’arte rupestre, per arrivare al codice a barre. Esso simboleggia, nella nostra Era, il potere economico, fondato sulla mercificazione globale, non solamente di cose, bensì, vergognosamente, di valori etici, ed estetici e di esseri umani.
Movimento Arte Contemporanea - Corso Magenta 96 Milano
18 maggio 15 luglio
Orari: lunerdì-venerdì 14.00-19.00

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