RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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lunedì 3 febbraio 2014

This is an exile? L.E.M. Sassari - Un progetto di Valerio Melchiotti a cura di Giovanni Manunta Pastorello

Gli altri non li conosco e quindi non mi esprimo ma Valerio Melchiotti e Giuseppe Bombaci, li considero due eccellenze dell' arte italiana. Se poi alla guida di tutto c'è un garante della guisa di Pastorello... 



This is an exile?
L.E.M. Sassari
 
Cesare Baracca
Giuseppe Bombaci
Nicola Caredda
Riccardo Cavallini
Maurizio L'Altrella
Valerio Melchiotti


Un progetto di Valerio Melchiotti
a cura di Giovanni Manunta Pastorello.

dal 21 marzo al 21 aprile

http://archiviostorico.corriere.it/2009/novembre/27/Arte_sfida_degli_apocalittici_avanguardia_co_9_091127077.shtml

Quando uscì questo articolo stava nascendo il LEM.
Ci sentimmo incoraggiati a seguire una strada parallela. Incoraggiati a sostenere progetti come questo:
Sai artisti, Sei pittori che non rifiutano il sistema dell'arte ma considerano al centro del discorso loro stessi, l'artista. L'artista, il protagonista, l'unico dal quale non si può prescindere. Non c'è un filo che li unisce se non quello che questo spazio segue, la ricerca dell'autenticità al posto della originalità evitando la dilettantesca fantasia.

Cesare Baracca guarda dall'alto le città deserte abitate da luci, ne osserva gli incroci, le arterie d'asfalto nero nel buio della notte. Teorie, equazioni di non esistenza.

Giuseppe Bombaci col suo tratto veloce e deciso è spinto ad indagare la forma che nasce dall'archetipo dell'io storico della pittura e osserva l'evoluzione o la devoluzione che questa potrebbe subire e che subisce.

Nicola Caredda col suo lavoro vive nel suo paesaggio che arreda di volta in volta, minuziosamente, con oggetti che creano un alibi per la sua ironia e alimentano il suo desiderio di sberleffo,

Riccardo Cavallini ci fa osservare il suo paesaggio lasciandoci lo spazio, quel vuoto necessario ed ospitale che ci accoglie in una atmosfera incantata e metafisica, un luogo sconosciuto che ci appartiene.

Maurizio L'Altrella. I suoi animali sono indefiniti, in movimento o in tensione. Pennellate che diventano aloni, e che si concentrano in uno sguardo, con un gesto in uno scatto.

Valerio Melchiotti. Lo sguardo ormai fugge ma la pittura è carne, sostanza pittorica; anche quando esce dalla forma il corpo rimane incorrotto come una pelle rigenerata.

Giovanni Manunta Pastorello.

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