RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 14 maggio 2013

"Rubo" una nota dalla pagina di Facebook di Frattura Scomposta

Leggete la nota di Sergio Curtacci, ideatore di Frattura Scomposta ( http://www.fratturascomposta.it/ ), sulla vicenda Massimiliano Tonelli.
  Vergogna Italia!

Massimiliano Tonelli 
DENUNCIA I CARTELLONI ABUSIVI SU FACEBOOK? BRAVO, VAI IN GALERA!



Massimiliano Tonelli Co-fondatore di Exibart e successivamente di Artribune

Condanato a 9 mesi di carcere Massimiliano Tonelli, fondatore della pagina fb “Cartellopoli” - Denuncia le affissioni abusive a Roma, ma per il tribunale i commenti di alcuni utenti sono istigazione a delinquere - Alla base della sentenza, gli atti di vandalismo contro i cartelloni…

Facebook, fa ormai parte della vita di milioni di persone in tutto il mondo, e questa grande importanza data alla piattaforma social, a quanto pare, può avere delle importanti conseguenze in termini legali, come dimostrato da una recente condanna ai danni di un utente italiano sul social network fondato da Mark Zuckerberg.

Recentemente, infatti, Massimiliano Tonelli, fondatore della pagina Cartellopoli, è stato condannato a 9 mesi di carcere, e proprio in questi giorni i giudici hanno pubblicato le motivazioni della sentenza, confermando che la condanna è stata data per istigazione a delinquere e apologia di reato, per alcuni commenti pubblicati sulla pagina in questione da altri utenti.

La pagina Cartellopoli è stata fondata da Tonelli per combattere il degrado della città di Roma dovuto, tra le altre cose, ai cartelloni pubblicitari abusivi che spesso e volentieri si trovano sparsi per la città.

La questione è nata, appunto, quando Tonelli ha pubblicato una immagine raffigurante uno di questi cartelloni con la scritta "abusivo", un post che ha ricevuto numerosi commenti positivi. Successivamente, tuttavia, molti cartelloni pubblicitari sono stati protagonisti di atti di vandalismo, e proprio questo ha portato al processo e, quindi, alla sentenza, in quanto il fondatore di "Cartellopoli" è stato ritenuto responsabile per questi atti.

L'avvocato Fulvio Sarzana ha spiegato:"La sentenza apre alla strada alla perseguibilità dei titolari di blog, non solo per le più classiche fattispecie della diffamazione, ma anche per ipotesi nella quale la manifestazione del diritto di critica, oltretutto compiuta da terzi rimasti anonimi, possa addossare una responsabilità per istigazione a delinquere ed apologia di reato al titolare del blog".


1 commento:

  1. insomma non è proprio cosi. Comunque cartellopoli è in rete e puoi verificare…..

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