RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 26 settembre 2017

A Milano... MIGNECO A CORRENTE, opere scelte 1939-1943

Una mostra dedicata grande artista: Giuseppe Migneco;
a un Movimento fondamentale: Corrente;
che uniti fanno un pezzo importante della Storia dell'Arte italiana... 
Un artista che insieme a Treccani, Sassu e Guttuso ho avuto la fortuna di conoscere.

MIGNECO A CORRENTE, opere scelte 1939-1943

a cura di Nicoletta Colombo e Giorgio Seveso
 11 ottobre - 14 dicembre 2017
Fondazione Corrente Onlus
Via Carlo Porta, 5, 20121 Milano


A vent’anni dalla scomparsa di Giuseppe Migneco (Messina 1903-Milano 1997), la Fondazione Corrente lo ricorda con una rassegna di opere storiche che ne testimoniano l’attiva partecipazione al movimento milanese di Corrente, di cui tra i finali anni trenta e i primi anni quaranta fu protagonista insieme agli amici Ernesto Treccani, Aligi Sassu, Renato Birolli, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Italo Valenti, Renato Guttuso, Arnaldo Badodi e altri giovani intellettuali, sostenitori della vivace funzione dell’artista nella società all’interno di una polemica radicalmente “antinovecentista”.
La mostra raccoglie un nucleo di opere tra le più note del maestro siciliano, realizzate tra la fine degli anni trenta e il secondo conflitto mondiale, tra cui Capostazione di Ponteschiavo 1939, Grazietta e il gatto 1939, Autoritratto 1939, Massaie ubriache 1939, L’uomo che legge il giornale 1940, Natura morta con carciofi 1940, Cacciatori di lucertole 1942, ed altre provenienti dal collezionismo, come quelle dell’avvocato Giuseppe Iannaccone, tra cui Amanti al parco, L'uomo dal dito fasciato e Natura morta con maschere, del 1940.
Accompagnano i dipinti storici alcune opere realizzate in epoca matura, che rispondono alla specifica intenzione dell’artista di riprendere temi ed iconografie antecedenti.
La rassegna si avvale di un interessante apporto documentale, in parte inedito, consistente in cataloghi d’epoca, fotografie, lettere e materiali vari, che riportano all’attenzione il vitalismo anticonformista della “corrente” di pensiero in cui l’artista era inserito e il relativo clima di dibattito culturale in piena evoluzione negli anni problematici a ridosso della guerra. A cura di Nicoletta Colombo e Giorgio Seveso. Catalogo Scalpendi editore.

sabato 3 agosto 2013

'Macugnaga ricorda il pittore Ernesto Treccani'





10- 31 Agosto 2013, Museo della Montagna, Macugnaga (VB)
Inaugurazione mostra: 'Macugnaga ricorda il pittore Ernesto Treccani'. Un percorso tra una selezione di opere del maestro, assiduo frequentatore di Macugnaga, realizzate tra il 1975 e il 2009, mette in luce il suo legame profondo con questi luoghi a lui familiari, fonte di ispirazione di tutta la sua produzione artistica. Dal Monte Rosa alle siepi, dai torrenti al cielo stellato fino ai ritratti degli affetti più cari e le amicizie di una vita, presenze sempre vive nella memoria. Allestimento Studio Muzio, testo critico di Deianira Amico, organizzazione Alberto Pala.

17 Agosto 2013, ore 21, Kongresshouse di Macugnaga (VB)

'Verso Melissa, in viaggio con Ernesto Treccani', documentario di Jacopo Muzio con Diego Cassani e Andrea Treccani.
Nell'estate del 2000, il nipote accompagna Ernesto Treccani nel suo consueto viaggio verso Melissa, nelle terre del Crotonese. Sei anni dopo, il filmato di allora diventa un breve documentario cui si affida più di una riflessione: sul fare estetico e sull'arte come mestiere, sull'evoluzione antropologica e politica di un mondo segnato fin dall'origine dalla separazione rispetto al Nord produttivo e industriale, e non ultima sull'umanesimo di quegli intellettuali che, come Treccani, hanno condiviso le lotte contadine del Sud degli anni Cinquanta.

con il Patrocinio di Fondazione Corrente, Comune di Macugnaga, Pro Loco Macugnaga.

venerdì 10 maggio 2013

La storia dell'arte recente in fotografia... 6

Renato Birolli, Ernesto Treccani e Duilio Morosini davanti alla Bottega di Corrente, 1942



1938 nasce "Correte di vita giovanile". 

Una rivista fondata da Ernesto Treccani dove collaborarono Brolli, Sassu, Migneco, Guttuso, Manzù, Quasimodo e molti altri. Un segno di cultura democratica in un momento dove la democrazia non era proprio all'ordine del giorno...
Dopo tre anni la censura gli fece chiudere i battenti...

per vedere le immagini precedenti, clicca sul link qui sotto

http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/search/label/_La%20storia%20dell%27arte%20recente%20in%20fotografia

martedì 7 maggio 2013

"La materia e la luce. Vetri, ceramiche e smalti di Ernesto Treccani" a cura di Silvio Riolfo Marengo



La Fondazione Corrente promuove la mostra 
"La materia e la luce. Vetri, ceramiche e smalti di Ernesto Treccani".

La mostra vede l’esposizione di sculture in maiolica decorata, piatti dipinti, vetri e smalti realizzati da Ernesto Treccani tra i primi anni cinquanta e la metà degli anni duemila. Queste opere rappresentano un corpus documentario costituito da un limitato nucleo di esemplari, di rado esposti. 

La mostra intende approfondire questa produzione, mettendo in luce i legami tra le opere in mostra e la parallela produzione pittorica e figurativa.

In mostra 11 piatti in vetro, 35 opere in ceramica (piatti, sculture, vasi), 19 smalti e una decina di tele di collezione privata, cui si aggiungono 5 smalti della collezione Studio Treccani, conservata presso la Fondazione Corrente.

Corredano la mostra cataloghi, materiali d’archivio, fotografie e corrispondenza provenienti dall’Archivio Ernesto Treccani conservato presso la Fondazione Corrente.

La sera dell’inaugurazione e durante tutto il periodo dell’esposizione verrà proiettato il video inedito di Claudio Cavalli Ernesto Treccani. Energia, luci e colori, a cura di Silvio Riolfo Marengo, sul ciclo di vetrate realizzate da Ernesto Treccani nel 2004 per il Gestore del Mercato Elettrico di Roma.

La mostra sarà aperta dall’8 maggio al 21 giugno 2013 e sarà allestita nelle sale espositive della Casa delle Rondini, che prende il nome dalla facciata in ceramica policroma realizzata da Ernesto Treccani nel 1985.

Al primo piano sarà possibile visitare anche la collezione permanente Studio Treccani, che conserva diversi esempi di ceramiche, smalti e vetri oltre a 35 dipinti e l’atelier dell’artista.

Fondazione Corrente 
via carlo porta 5 milano

venerdì 8 luglio 2011

A Lucca "Guttuso e gli amici di Corrente"

Fra gli artisti figurativi del '900 italiano, Renato Guttuso è senz'altro uno di quelli che mi affascinano maggiormente. Ora, nel centenario della nascita (Bagheria, 26 dicembre 1911 – Roma, 18 gennaio 1987), Lucca dedica a lui ed ai suoi compagni di avventura che condivisero la pagina di Corrente una bella mostra curata da Enrico Dei. Per riscoprire un pezzo di storia dell'arte italiana molto spesso dimenticata....




Renato Guttuso
Si è aperta da pochi giorni la mostra "Guttuso e gli amici di Corrente", che ripercorre la grande attività del maestro attraverso 70 opere fra dipinti e lavori grafici. A cent'anni dalla nascita di Renato Guttuso (Bagheria, 26 dicembre 1911 – Roma, 18 gennaio 1987), la città gli rende omaggio e decide di esporre le sue opere insieme a quelle dei suoi amici del gruppo "Corrente”, fra cui TreccaniBirolliSassu,MignecoVedova e Morlotti. Le opere provengono tutte da collezioni private, e ciò rappresenta un'ottima occasione per ammirare opere mai viste e che presto torneranno ad essere fra 4 pareti. Interessanti i lavori che vanno dagli anni' 40 – anni in cui si iscrisse al partito comunista e si trasferì definitivamente a Roma dove conobbe Moravia e Alicata – agli anni '80, ripercorrendo così il periodo parigino, quello delle Biennali di Venezia, e quello della serie di Autobiografie degli anni '60.  La mostra è ospitata dal Palazzo Mediceo di Serravecca (LU) ed è organizzata dalla Fondazione Terre Medicee e dal Comune di Serravezza. 


dal 1 luglio all'11 settembre 2011
Guttuso e gli amici di Corrente
Palazzo Mediceo 
Via del Palazzo 358
tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 24.00

giovedì 30 dicembre 2010

Ernesto Treccani - Spazi e colori di Lucania - a cura di Massimo Bignardi e Nino Tricarico

Ernesto Treccani

Una sua opera è stato il mio primo acquisto. Avevo circa 15 anni. Purtroppo non ce lo più, lo rivenduta poco dopo. Sicuramente, Ernesto Treccani, è stato per me illuminante. E' stata una di quelle figure che inconsapevolmente mi ha portato a fare quello che faccio. Oggi, pur riconoscendo la sua presenza come  fondamentale nella cultura artistica italiana, comprendo la sua marginalità nel mercato dovuta ad un'eccessiva produzione ed una mancata capacità di rinnovamento. Ma a parte questo aspetto, mi fa piacere mettere a conoscenza i lettori di questa "stanza" di questa importante mostra che la sua seconda terra (la Basilicata), ha organizzato in uno degli ambienti più prestigiosi del suo capoluogo: Potenza.


GALLERIA CIVICA - PALAZZO LOFFREDO
 
Potenza - dal 30 dicembre 2010 al 30 gennaio 2011
Largo Duomo (85100)
+39 097127185 , +39 097127185 (fax), +39 0971415009
Ernesto Treccani - Spazi e colori di Lucania
Sculture, dipinti, acquerelli, disegni, realizzati in massima parte nel territorio lucano il cui dichiarato desiderio era: “ coniugare la malinconica luce lombarda con la drammaticità della luce meridionale”

Comunicato stampa
Sarà inaugurata martedì 30 dicembre 2010, alle ore 18,00, nella Galleria Civica di Palazzo Loffredo la mostra “Ernesto Treccani. Spazi e colori di Lucania”, curata da Massimo Bignardi e Nino Tricarico, e realizzata dall’Amministrazione Comunale di Potenza in collaborazione con l’Associazione Culturale Il Museo e la Città e Maddalena Treccani Muzio. Sculture, dipinti, acquerelli, disegni, realizzati in massima parte nel territorio lucano il cui dichiarato desiderio era: “ coniugare la malinconica luce lombarda con la drammaticità della luce meridionale”.

“Ad un anno dalla scomparsa di Ernesto Treccani mi è particolarmente gradito inaugurare questa mostra – scrive il Sindaco Santarsiero – dedicata alle sue straordinarie opere, frutto non tanto del suo lavoro, ma di quella che nel suo caso è lecito definire una “vocazione autentica”. Le sue nature morte, i suoi paesaggi, gli oli su tela che ritraggono volti, il suo volto in autoritratti di rara intensità. Da tutto il suo percorso artistico traspare l’anima di un uomo veramente autentico, autenticamente vero, essenziale, nella sua semplicità affascinante. E così i suoi trascorsi nel capoluogo di regione lucano, e poi il suo muoversi qui e là in Basilicata, non possono che inorgoglirmi come Sindaco della città che rappresento, parte integrante della comunità regionale. Un grazie a Nino Tricarico, apprezzato artista Potentino e amico personale di Treccani, che ha contribuito in maniera determinante non solo alla organizzazione di questa mostra che arricchisce la storia della nostra Galleria Civica, ma anche alla conoscenza nella nostra comunità di questa figura di grande artista nazionale. Una vita vissuta in nome dell’arte e in sintonia con l’ambizioso obiettivo di questa amministrazione comunale che ha sempre considerato l’investimento in cultura un fattore imprescindibile per costruire solidi processi di sviluppo sociale ed economico.”

Le opere in mostra, vanno dal 1948 al 2006 quasi tutte inedite tranne quelle che si riferiscono alla lettura per immagini dei sonetti del Petrarca. Esse attestano il realismo poetico che caratterizza il lavoro artistico di Treccani, nonché l’interesse e l’amore per la Lucania.

“In Lucania – ricorda Nino Tricarico nel saggio al catalogo – venne la prima volta nel 1956 con il poeta francese Jarlot. Poi arrivò a Potenza, era il 1958, per una conferenza al Circolo Lucano Universitario. Dal 1970, anno in cui ha avuto inizio la nostra frequentazione e amicizia, Ernesto è stato costantemente presente nella nostra regione, almeno due volte l'anno, in primavera e in autunno. Si andava a dipingere a Bella nella casa di Tonino e Maria, a Molino di Piede a Pignola per le grandi tele[…] Si discuteva della difficile condizione umana di oggi, senza passioni e ideologie; dell'amore per il nostro territorio e della fertile creatività che essa sollecita; della sostanziale differenza tra la luce lombarda "che è bella quando è bella" e la luminosità del paesaggio di Basilicata avvolta nella luce e negli spazi riconcilianti al di fuori del tempo e del rumore; luoghi in cui i sogni profondi degli uomini e in definitiva la loro realtà, sono ripuliti da tutte le infinite scorie della vita vissuta; della Lucania come modello di bellezza, della ossessiva necessità di ritrarla e della voglia di ritornare.”
“Il colore – rileva Massimo Bignardi – è certamente la chiave di lettura di questa mostra: lo è sia in quanto identità di uno spazio che l’artista impara a scoprire, dapprima, servendosi dell’esercizio del disegno, ossia regolando i contorni delle figure, delle case, dei volumi, per poi sottoporli alla verifica della luce che, se pur continua a non essere impressionista, acquista toni di un’astrazione lirica, sia perché sarà il punto di una nuova sperimentazione compositiva che impone una gestualità viva, immediata, pronta a cogliere il “colore della vita”, così come l’artista stesso afferma.
[…] Il giardino di Livia, pone due aspetti che ritengo importanti per comprendere la svolta registrata dalla pittura di Ernesto nei primi del decennio Settanta: innanzi tutto il rinnovamento del ‘carattere cromatico’ con una scelta, sulla tavolozza espressionista, di colori che combinandosi tra loro sostengono il carattere tipico ed irripetibili dei suoi dipinti. Al tempo stesso mette in gioco, forse complice la luce dei paesaggi lucani e di un ritrovato Mediterraneo, una nuova stesura del tono cromatico: agendo sui livelli di alta luminosità, quasi a sfiorare il colore saturo, immediatamente evocativa dello spazio e della materia, Treccani opera una sutura tra l’istante emotivo dell’impressione e la percezione ottica. Opera una sorta di revisione dei termini ‘realtà’ ed ‘astrazione’, ponendoli su un piano di coniugazione che non è solo quello formale, quanto smuove i livelli strutturali, cioè l’impalcatura, direbbe Itten, “intellettuale-simbolica” propria delle sue esperienze precedenti…”.

Per l’occasione della mostra è stato pubblicato, da Claudio Grenzi Editore, il volume Ernesto Treccani. Spazi e colori di Lucania , con un’introduzione di Vito Santarsiero, i saggi di Massimo Bignardi e di Nino Tricarico; un ampio apparato con scritti dell’artista, antologia della critica e un profilo biografico e bibliografico curato da Maddalena Muzio Treccani. 

                                                  
ERNESTO TRECCANI nasce a Milano il 26 agosto 1920, Treccani maturò il suo impegno antifascista e compì insieme le prime esperienze artistiche. È il periodo di "Corrente", la rivista che durante i suoi due anni di vita (1938-1940) costituì un importante fronte della cultura antifascista italiana soppressa d’autorità allo scoppio della guerra….
Insieme agli amici Birolli, Guttuso, Migneco e Sassu ha esposto per la prima volta alla Bottega di Corrente nel 1940 e, sempre alla Galleria di Corrente e della Spiga, nel 1943, con Morlotti e Cassinari. Di questo periodo sono il piccolo Autoritratto, la Natura morta con il pentolino, Renza nei panni d'arlecchino. La Galleria del Milione presentava nel 1949 la sua prima personale, con una monografia a cura di Duilio Morosini. Poco prima dell'incontro con la realtà del Mezzogiorno e il paese di Melissa, Treccani iniziò a dipingere per lunghi periodi a Parigi. Sono di quel periodo
le periferie operaia le fabbriche grigie dei quadri nati a Parigi che si ricollegano alla periferia industriale di Milano e ai quadri: Milano 1952 (Museo Puskin), Arlecchinata a Porta Volta, (1953-1954); più tardi, ma nell'ambito della stessa tematica, la serie di paesaggi urbani con le strade solitarie e gli uomini nella nebbia, Sulla Vespa (1958), Le notti bianche (1958), Nella città (1959). Nel 1950 durante le prime occupazioni delle terre nel Mezzogiorno, si recò in Calabria e Melissa divenne fonte inesauribile per il suo lavoro: Sulla terra (1951-1952), Ritorno a Fragalà (1953), La terra di Melissa (1955), Sciopero di minatori (1958-1959). In questi anni ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1950, 1952 e1956 con sale personali, ha esposto a Londra alla Leicester Gallery, e a New York alla Heller Gallery, e nel 1955 ha fatto parte di una delegazione culturale in Cina, Dagli anni sessanta in poi, per di Treccani pittore e uomo di cultura ha inizio una stagione felice; è un fiorire di opere e una moltiplicazione di iniziative che nascono sempre da un profondo amore per uomini e cose: dalle cinque grandi tele ispirate a La luna e i falò di Pavese (1963), alla serie di acquarelli dedicata a un viaggio a Cuba compiuto nel 1965, dagli oli: Sicilia si muove, Ragazzo fiore, Verso nuova pace, Rosso Cavaliere, Dove nasce il Basento, La favola di Marica al Popolo di volti, una tela di cinque metri con centinaia di volti che Treccani iniziò il giorno dell'attentato di Piazza Fontana a Milano, esposto a Palazzo Reale nel trentesimo anniversario della strage…
Oltre alle numerose mostre in tutta Italia, bisogna ricordare la grande mostra a Volgograd, Mosca e Leningrado organizzata dal Ministero della Cultura sovietico nel 1976, l’ampia antologica che il comune di Milano organizza al Palazzo Reale, nel 1989 e la retrospettiva delle sue opere ospitata dalla Fondazione Bandera di Busto Arsizio nel 2003. Del 2004 è il ciclo delle grandi vetrate Energia, luci e colori esposta a Lugano, Riga e Praga mentre nel 2006 il Comune di Forte dei Marmi ha allestito al Fortino la mostra Le mutazioni del realismo- Opere inedite 2003-2006, frutto di una rinnovata ricerca di forme che ha il suo centro nel colore.
Nel febbraio del 1978 Treccani ha dato vita alla Fondazione Corrente, centro di raccolta e studio dei documenti relativi al periodo compreso fra la nascita del movimento e gli anni del Realismo.
Il museo Treccani, struttura contigua alla Fondazione, ha la facciata rivestita da duemila formelle di ceramica chiamata la Casa delle rondini opera del maestro stesso.