RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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mercoledì 22 febbraio 2012

scatolabianca project room @ VBM 20.10 Boarding Pass N° 01 Matteo Cremonesi | Ilaria Del Monte A cura di Martina Cavallarin




scatolabianca project room @ VBM 20.10
Boarding Pass N° 01
Matteo Cremonesi | Ilaria Del Monte
A cura di Martina Cavallarin
18.02_03.03
Opening 18.02 H: 19.00

scatolabianca prosegue il suo progetto itinerante internazionale con due mostre alla VBM 20.10  di Berlino: Boarding Pass N° 01, bi-personale del fotografo Matteo Cremonesi e la pittrice Ilaria Del Monte e Boarding Pass N° 02, bi-personale degli installatori Alessandro Di Pietro e Serena Vestrucci.

Durante il soggiorno tedesco di scatolabianca oltre alle esposizioni sono previsti due appuntamenti alla galleria VBM 20.10: scatolabianca i cacciatori di teste, nuovo progetto itinerante durante il quale il Team scatolabianca si muoverà in giro per l'Europa alla ricerca di teste pensanti saldate a mani agilissime, artisti visivi emergenti e le loro ricerche da trasportare e presentare in Italia. Martina Cavallarin, critica e curatrice, Gianni Moretti, artista, Federico Arcuri, artista e art director, Roberta Donato, PR & Foundrising, visioneranno il portfolio di artisti under 35: la revisione prevede la scelta di 4 artisti che saranno invitati ad esporre in una sede project specific di scatolabianca nel 2013.

Matteo Cremonesi

pic nic

Nato a Milano nel 1986 Matteo Cremonesi è un giovane fotografo che punta il suo sguardo curioso e colto sul mondo, attratto dalle culture mediorientali e dalla letteratura, in particolare della Storia delle religioni. Questo amore, lo porta inevitabilmente in quel confine invisibile del Sapere e della Fede che travalica la logica, per entrare nella zona buia dell’esoterismo e delle culture trasversali dell’oltremondo. La sua ricerca, non a caso, è ricca di una sacralità e di un misticismo che rendono i suoi scatti densi di una profondità intellettuale che vanno oltre l’essere “solo fotografia”: sapientemente elaborata in postproduzione, diventa narrazione vera e propria,con un forte gusto pittorico. Matteo crea dei mondi onirici dal sapore gotico, in cui spesso la figura umana è solo una presenza impercettibile, inghiottita da paesaggi e atmosfere dai colori cupi,con dominanti fredde e metalliche, in cui la luce e le nubi sono parte fondamentale per dilatare il Tempo, in una sospesa dimensione di ineluttabile. Matteo Cremonesi è un viaggiatore e un narratore di storie, il suo lavoro stesso è un viaggio, nel sacro e nell’umano. Spesso nei suoi mondi, cumuli minacciosi di nuvole dalla forte carica mistica si stagliano all’orizzonte, su cieli in cui un forte controluce abbagliante suggerisce un’evidente ierofania. Dosa il nero e il bianco in forti contrasti chiarioscurali dal sapore pittorico, che denuncia il suo rapporto spostato rispetto a quello più classico o consueto con il medium fotografico. Matteo usa la fotografia per sfruttarne alcune caratteristiche e possibilità e quindi, attraverso queste, adottare un modus operandi che, per tradizione e natura, appartiene in realtà ai generi classici della rappresentazione,come la letteratura o la pittura,appunto. In questo senso, la fotografia diventa per lui un mezzo con potenzialità straordinarie per “dipingere” e raccontare le sue storie.
Attualmente lavora con MC2Gallery, Milano e in Trentino Alto Adige.

Ilaria Del Monte

Alle 5 della sera, olio su tela, 40x50 cm, 2012

Nata a Taranto nel 1985 i disegni e i dipinti di Ilaria Del Monte sono delle narrazioni raccontate con mano sapiente e un’intelligenza concettuale matura e trasversale.
I segni a matita su carta come le pennellate ad olio della Del Monte rappresentano mondi costruiti con un’apparente classicità mutuata dalla tradizione pittorica novecentesca, ma che si rivelano ineluttabilmente, sotto le spoglie di maniera tracciate dalla mano, organismi di congetture cerebrali che si svolgono come un tentativo di scardinare gli equilibri consolidati, giocare sull’imprevisto e l’imprevedibile, aprire una finestra mentale rivolta alla fantasia e alla speranza.
La sua poetica è di matrice situazionista con una derivazione nietzschiana nel senso dato dal filosofo tedesco all’Arte che per lui assume il valore di liberazione dell'uomo dall'oppressione della razionalità permettendo all'individuo di esprimere la propria creatività (e quindi la sua irrazionalità) in un mondo che tende a distruggerla. Da qui si generano riflessioni e metafore, raffiche surreali in cui il sopra diviene il sotto, elucubrazioni oniriche costruite ad occhi aperti e nervi tesi, squarci in cui le donne camminano sugli alberi e i pavimenti non esistono più mentre la morbidezza del gesto si sprofonda nella temperatura fredda o calda della narrazione.
Attualmente lavora con Roberta Lietti Arte Contemporanea, Como, Italia.
 


VBM 2O.10
CONTEMPORARY ARTS & DESIGN
LÜBBENER STRAßE 23 BERLIN 10997
vbmstudio@me.com

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