RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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giovedì 18 dicembre 2014

IN VESPA CON MADIAI

Si inaugura SABATO 20 Dicembre alle ore 18.30 presso la sala mostre del Museo Piaggio la mostra di Mario Madiai intitolata In Vespa con Madiai, che resterà esposta fino a sabato 24 Febbraio 2015


IN VESPA CON MADIAI
Museo Piaggio
Viale Rinaldo Piaggio, 7, 56025 Pontedera
20 dicembre 2014 - 14 febbraio 2015


La figurazione domina sull’ astratto come sempre in Mario; ora le vespe stanno al posto delle rose e diventano oggetto di meditazione . Io non amo gli oggetti meccanici ma Mario sicuramente ama la vespa che ricorre negli anni come modello pittorico. Prima quale realtà e reperto quasi archeologico: patinata e foggy, poi seriata in progressione distribuita lungo un continuum. Una nel blu evoca una caduta, uno slancio nel vuoto : negli usa Telma e Luise si lanciano nella scelta di liberazione con una grande auto decappottabile, un veicolo statunitense paradigmatico per luogo di generazione; in Italia credo che un analogo percorso di fuga dalle costrizioni avrebbe come supporto non un auto ma per l ‘appunto una vespa. Ecco su supporto metallico mi sembra che Mario abbia dipinto questo volo e tutte le altre vespe, in un percorso degradante per intensità di illuminazione, pare evochino un tale esito : quello che io ritengo un grande fraintendimento, secondo il quale si identifica, dal futurismo in poi, la libertà con la velocità e il mezzo meccanico. Credo piuttosto che dovremmo sottrarci ad ogni sorta di macchina ma qui la vespa per Mario si rivela in realtà come un gioco, come lo è stata per molti e così lo giustifico o almeno lo capisco, un giocattolo con cui sperando di sottrarsi alla realtà ci si entrava e ci si stava in pieno, nelle regole con una trasgressione prevedibile e prevista, anche quella letale; ma Mario è un pittore e di queste vespe si potrebbe dire ceci n’est pas un ‘vespa’ ..
Giuliano Nannipieri

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