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mercoledì 18 febbraio 2015

Gianni Pozzi - Figure del dono Dispendio, reciprocità e impegno nella pratica artistica contemporanea

Presentazione del nuovo libro di Gianni Pozzi
 
Figure del dono
Dispendio, reciprocità e impegno
nella pratica artistica contemporanea
(Pisa University Press, 2014)



Giovedì 19 febbraio 2015 – ore 15 -  ingresso libero
Accademia di Belle Arti di Firenze - Aula del Cenacolo - via Ricasoli, 66 – Firenze

Oltre all’autore saranno presenti il Prof. Sergio Givone dell’Università di Firenze, il direttore del Centro Pecci Fabio Cavallucci, il Prof. Franco Speroni e il direttore dell'Accademia Eugenio Cecioni.



Da Joseph Beuys a Marina Abramović, da Alberto Garutti a Mario Mariotti, artisti e scenari internazionali ma anche riferimenti al contesto toscano, in particolare fiorentino, in "Figure del dono. Dispendio, reciprocità e impegno nella pratica artistica contemporanea", il nuovo saggio di Gianni Pozzi, coordinatore della Scuola di Pittura e insegnante di Storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Firenze.
Pubblicato da Pisa University Press (pp. 337, euro 15), il libro sarà presentato giovedì 19 febbraio alle ore 15 presso l'Aula del Cenacolo dell'Accademia. Oltre all'autore saranno presenti il Prof. Sergio Givone dell'Università di Firenze, il direttore del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci Fabio Cavallucci, il Prof. Franco Speroni e il direttore dell'Accademia Eugenio Cecioni.

Il saggio di Gianni Pozzi dedica grande attenzione a strutture e ricerche artistiche dell’area fiorentina, confrontandole – spesso per la prima volta - con analoghe esperienze internazionali.

Il caso più eclatante è quello di Mario Mariotti, inventore, nella Firenze degli anni ’80 e ’90 di alcune grandiose feste urbane  all’insegna di una precisa idea di arte come gioco e festa feconda, dono e condivisione (in Piazza Santo Spirito, nel tratto dell’Arno davanti agli Uffizi, alla pescaia di Santa Rosa…). Di Mariotti, i cui archivi sono stati recentemente donati al Centro Pecci, si recupera qui un pezzo di gioventù con le  inedite testimonianze della sua carriera di studente all’Accademia di Belle Arti negli anni ’60 (paradossalmente scarso in Storia dell’Arte), ma soprattutto se ne pone il lavoro in confronto con l’opera di altri artisti ugualmente impegnati sul fronte della relazionalità.

Da Rirkrit Tiravanija, famoso per offrire cene taj, creare zone di sosta per i visitatori di qualche Biennale o per la realizzazione di una sorta di “comune” d’artisti ecologica e autosufficiente in Tailandia, fino a Pino Pascali o Mario Ceroli.

Così come il celebre e gigantesco NO che Mariotti voleva proiettare dal Forte Belvedere sulla cupola del Duomo nel ’72, per invitare a dire NO al referendum che nel ’74 voleva abolire la legge sul divorzio, viene messo in collegamento con l’ altro grandissimo NO che Santiago Sierra fa girare su un furgone in giro per il mondo.

C’è Mario Mariotti in questo studio sul dono, ma ci sono anche le operazioni del livornese Michelangelo Consani a EX 3 nel 2010: tre bici che producono elettricità e una complessa riflessione su sfruttati e sfruttatori, come ci sono le realizzazioni di Alberto Garutti a Peccioli nel pisano e a Colle Val d’Elsa nel senese (il restauro dei teatri locali come opera d’arte ), le varie strutture fiorentine, dalla Strozzina a Lo Schermo dell’Arte al Museo Pecci, insieme a gallerie, critici e curatori.

Per la prima volta dunque una inedita chiave di lettura permette di recuperare  un pezzo della più recente esperienza artistica fiorentina mettendola in collegamento con analoghe ricerche internazionali.

“Figure del dono” è una rilettura nell'ottica del dono di alcune pratiche dell'arte contemporanea: condivisione, impegno, sacrificio o dispendio nell'anonimato.

Del resto grande è stata nel '900 l'attenzione al tema del dono visto come gesto costitutivo di un legame e quindi di una comunità in opposizione anche agli effetti disgreganti di un economicismo sempre più pervasivo.

Il libro fa parte di "Connessioni", una collana di saggi monografici e miscellanee promossa dall'Accademia di Belle Arti di Firenze in collaborazione con la Pisa University Press con l'intento di creare, appunto, connessioni tra i diversi saperi che ruotano intorno alla cultura visiva, finalizzandone i risultati in particolar modo a una didattica adeguata e aggiornata.

Il progetto grafico della collana è a cura del Laboratorio di Grafica del Biennio specialistico in Arti visive e nuovi linguaggi espressivi dell'Accademia fiorentina condotto da Paolo Parisi e Maurizio Di Lella.


GIANNI POZZI insegna Storia dell'arte contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze. Si è occupato a lungo di critica d'arte per giornali e riviste, da "Paese Sera" con F. Menna, a "L'Unità" al "Sole 24 Ore", collaborando anche con gallerie e musei. Ha pubblicato studi sui falsi Modigliani (Teste a sorpresa, 1989), su Andrea Pazienza (Edizioni del Grifo, 1991), Schiele (Giunti, 1996) e Chagall (B. Mondadori, 1997). A Firenze ha partecipato alla realizzazione della rassegna ideata da L. Pistoi, La Più Bella galleria d'Italia (1990 – 1994), ha curato la mostra I corpi incantati per il Museo Marino Marini (2002) e, per l'Accademia di Belle Arti, il convegno Formazione, conservazione e comunicazione dell'arte (2007) insieme alle prime tre edizioni della rassegna annuale StartPoint (2009 - 2012).
Per ulteriori dettagli
http://www.accademia.firenze.it/it/component/k2/15-carousel/figure-del-dono-nuovo-libro-di-gianni-pozzi
www.pisauniversitypress.it
 

Accademia di Belle Arti di Firenze
Sede: Via Ricasoli 66 - Firenze
Tel.  055 215449 – 055 2398660
www.accademia.firenze.it
Ufficio Stampa Accademia di Belle Arti di Firenze
Marco Mannucci - cell 3477985172 - ufficiostampa@accademia.firenze.it

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