RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 10 maggio 2016

Anche Giò Lacedra a ART ACTION 13th International Performance Art Festival



ART ACTION
13th International Performance Art Festival
Performance e Poetiche Interdisciplinari

Un festival organizzato dall'Associazione Harta Performing, da ormai tredici edizioni, con la direzione artistica di Nicola frangione, Roberto Rossini e Giovanni Fontana.
Con il Patrocinio del Comune di Monza e Assessorato alle Politiche Culturali, dei Musei Civici e della Fondazione Monza e Brianza Onlus,

Per questa edizione il Festival si svolgerà il 13 e 14 maggio, sa partire dalle ore 20.45, con 5 performance per serata.

Giovanna Lacedra aprirà la seconda serata, quella di
Sabato 14 maggio alle ore 20,45 con la performance
"FEELING-CAGE | CATTIVITA' DI UN IO MINIMIZZATO"

"Cosa ti rende meno di quello che sei?
Cosa ti blinda o chi ti ingabbia?
Dove sono le chiavi per liberarti da questa cattività?
Ricordi ancora chi eri, quale volto avevi o chi saresti potuto essere se soltanto non fossi finito in questa prigione? Se non fossi tu stesso diventato il nodo che ti stringe, la rabbia che ti ingabbia, il sentimento-limite che attanaglia la possibilità di essere totalmente nella tua vita?
C'è stato un giorno in cui hai detto di sì.
Un giorno in cui ti sei arreso. Un giorno in cui hai perso il tuo coraggio.
E' stato quello il giorno in cui ti sei lasciato catturare.
La cattura è qualcosa di dolce, che non consideriamo di subire.
E solo quando ci accorgiamo di osservare il mondo da un luogo lontano comprendiamo di aver scelto una trappola.
Una creatura addestrata a farsi bastare quel che le viene offerto
si convince di stare comoda anche in uno spazio considerevolmente ristretto.
Le gabbie sono anguste, piccole e scomode.
Ma pur di starci dentro ci si annoda, ci si raccoglie, si rimpicciolisce.
Si smarrisce, giorno dopo giorno, la propria identità.
E questo perché si ha fame, una fame atavica.
Si è belve estenuate in cerca di nutrimento.
E quando lo si trova si vive nel terrore di perderlo.
L’adattamento deriva da questo terrore.
Il terrore del vuoto assoluto in luogo di quel poco che si è trovato.
Meglio quel poco che il nulla.
Meglio farsi piccoli, lasciarsi minimizzare e stare nello spazio che l’altro ci concede, o che noi stessi ci concediamo,
piuttosto che tornare in uno stato di totale disorientamento.
Ma se ti chiedi dove sei... adesso sai risponderti?
Se ti chiedi chi sei... sai rispondere anche a questo?
Domandati davvero qual è la tua gabbia e immagina le chiavi utili ad aprirla."

[Feeling-Cage | Giovanna Lacedra]

Live Performance
Sabato 14 maggio ore 20.45
Musei Civici - Casa degli Umiliati - Via Teodolinda 4 - MONZA

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