RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






Vota questo blog

Siti
Visualizzazione post con etichetta Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Mostra tutti i post

domenica 5 novembre 2017

48 ore in Torino....



Appena rientrato da una due giorni dai ritmi frenetici nella bella Torino, cerco di riordinare le idee. 
Sono stati due giorni di fiere, mostre e accadimenti.
Ma andiamo per gradi. 
La regina incontrastata che ha dominato queste 48 ore, è stata sicuramente Artissima
La manifestazione fieristica italiana, più vicina al mondo internazionale dell'Arte. 
Al pari delle grandi, Frieze, Harmory, Fiac ect. senza nulla da invidiare ad esse se non gli investitori.
Aldilà delle opere presentate dalle gallerie presenti (proposta che tra l'altro mi ha totalmente coinvolto e convinto), passeggiando fra i corridoi, la cosa che mi è balzata immediatamente agli occhi, anzi alle orecchie, è stato il parlare: dall'italiano allo spagnolo, dall'inglese al coreano, dall'ebraico al francese senza tralasciare la lingua del Sol Levante o il portoghese, che ha fornito al sottoscritto e all'eventuale visitatore, il piglio decisamente multicuturare della manifestazione. 
Un mix di culture, gusti e atteggiamenti differenti fra loro ma uniti dallo stesso interesse: l'arte. 
Ad appagare pienamente il mio gusto è stato il progetto "DEPOSITO" che da solo meritava la visita anche se ho molto apprezzato la neonata sessione Disegni. Ad appagare il mio "Ego", invece, è stato ritrovare esposte alle pareti di molte gallerie, opere di "una volta giovani" artisti che avevo individuato e segnalato in tempi decisamente non sospetti ed ora sotto la luce dei riflettori del mondo internazionale dell'arte.
A spasso fra i corridoi è stato facile incontrare grandi curatori, critici internazionali, attori, cantanti, opinionisti e ovviamente artisti e collezionisti. Insomma ero a Torino ma potevo tranquillamente essere a Londra, a Parigi, a Madrid... fino a quando, non ti assale il classico languorino dell'ora di pranzo... e lì scopri che sei, ahimè, nell'Italia dei monopoli... Camogli, Fattoria, Rustichella... la ristorazione affidata all'onnipresente Autogrill... che per uno che fa dai 40 ai 50 mila chilometri in macchina all'anno, è oramai uno dei peggiori incubi!
Nel complesso la mia personale valutazione di Artissima e un più che meritato: Eccelente.

Uscito da Artissima, tappa obbligatoria alla GAM, per visitare la mostra Vero Amore. Pop art italiana dalle collezioni della GAM. Mostra che merita lo spostamento. Uno spaccato completo della scena creativa italiana negli anni '60.

A seguire, di corsa a scoprire Come una falena alla fiamma, Like a Moth to a Flame, il grande progetto espositivo realizzato in collaborazione da OGR-Officine Grandi Riparazioni e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Decisamente una delle mostre più belle che abbia visitato negli ultimi 12 mesi e che, se vorrete, potrete visitare fino al prossimo 14 gennaio.

Una delle cose che ho visto, in questa due giorni e che, per mia ignoranza, non sono riuscito ad apprezzare al 100%, è stato il progetto DAMA, allestito nella splendida cornice di Palazzo Saluzzo Paesana.
Purtroppo nonostante mi sforzi di capire, comprendere e fare mie, le performance, spesso mi rimagono ostiche ed in questo evento, molte erano espressioni artistiche legate a questo tipo di linguaggio.

Una tappa pressochè inutile, è stata quella a PARATISSIMA
A parte alcune rare eccezioni, quello che ho visto esposto in questa manifestazione l'ho trovato a dir poco sconcertante. Uno spazio così bello, come l'ex caserma “La Marmora”, dato in pasto ad un'orda di pseudo artisti che hanno violentato con opere difficili da chiamare tali, gli ambienti di questa Torino oramai dimenticata. Peccato.

Altra fermata, per me quasi obbligatoria visto l'interesse che nutro nei confronti della giovane arte, alla mostra dei finalisti dell'ART PRIZE CBM, vinto quest'anno da MICHAŁ CYGAN nella sezione under 30 e da ENRICO TEALDI in quella over 30.
Una bella selezione di opere, realizzate da artisti estremamente interessanti, esposte per l'occasione all'interno della suggestiva Cripta di San Michele Arcangelo, in via Giolitti.

Infine, con il rammarico di non essere riuscito ad andare alla Fodazione Merz
per Carlos Garaicoa. El Palacio de las Tres Historias, al Rivoli per Zorio, FlashBack e alle altre molteplici iniziave che la città offriva in questo fine settimana, ho chiuso il tour torinese con la visita a The OTHERS
Aldilà della location, decisamente divertente quanto "insolita", ho trovato "l'Altra" fiera convincente, con alcuni picchi verso l'eccellenza e poche cose discutibili. Fiera che conferma la grande crescita vista anno dopo anno. Una fiera che cerca di portare lo spettatore a diretto contatto con il pensiero dell'artista e a contatto con molte realtà di elevato e squisita caratura...


Il tutto ovviamnete condito da ottima cucina piemontese!
BYE-BYE Torino.

mercoledì 28 settembre 2016

Dal 4 al 6 novembre, tutti a Torino!



Dal prossimo 4 novembre fino al giorno 6, Torino si trasforma nella capitale del contemporaneo...
Un fine settimana tutto dedicato all'arte che vedrà istituzioni e gallerie private confrontarsi e promuovere il nuovo, il mercato ed il bello, di oggi.
A partire da ARTISSIMA, che con oltre 180 espositori provenienti da tutto il mondo, si conferma la regina delle fiere torinesi, per passare alla fresca e sempre più importante THE OTHERS, ricca di progetti speciali e attenzione verso gli emergenti, per approdare poi, a PARATISSIMA, che, giunta alla sua 12^ edizione, come sempre dimostra di essere un contenitore di creatività sempre vicino alla realtà contemporanea.
Ma non solo, a Torino merita visitare anche la GAM, la FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO, la FONDAZIONE MERZ che riaprirà proprio in quei giorni. 
Mentre nelle immediate vicinanze del capoluogo piemontese merita andare a vedere il sempre verde CASTELLO di RIVOLI e la collezione permanente del CASTELLO di RIVARA.
Non dimenticate poi di fare un giro per le gallerie del centro che in quei giorni, vista la grande affluenza di collezionisti provenienti da tutto il mondo, offriranno il meglio della loro proposta.

Se poi non siete interessati al moderno ed al contemporaneo, Torino offre altre mille opportunità: 
dal Museo Egizio a quello dell'Automobile, dal Museo del Cinema a le varie residenze Sabaude, solo per citarne qualcuni...

Insomma se avete voglia e tempo quel fine settimana passatelo a Torino, sostenete le iniziative culturali e museali del nostro territorio e valoriziamo ciò che siamo, siamo stati e saremo.

Le grandi risorse italiane sono: Arte, Cultura, Storia, Paesaggio ed Eno-Gastronomia! Ricordiamocelo sempre!


mercoledì 6 maggio 2015

Imago Mundi – Luciano Benetton Collection: Praestigium Italia



Tanti anzi tantissimi amici presenti... un evento da non perdere!!!




Imago Mundi – Luciano Benetton Collection: Praestigium Italia


420 artisti italiani contemporanei in anteprima

18 maggio – 21 giugno 2015


18 maggio, dalle 19 alle 21 inaugurazione e aperitivo


Imago Mundi mette in mostra l’arte contemporanea italiana. La collezione dedicata all’Italia del progetto artistico globale ideato da Luciano Benetton sarà presentata in anteprima mondiale a Torino, presso il bookshop della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 18 maggio al 21 giugno 2015. La raccolta – a cura di Luca Beatrice – comprende i lavori di 420 autori che da Nord a Sud, da Ovest a Est, hanno condiviso con entusiasmo il progetto, presentando in formato 10×12 centimetri la loro visione dell’Italia. Artisti affermati e giovani promesse della pittura, ma anche architetti, designer, fotografi, pubblicitari, musicisti, attori, per comporre un mosaico vitale, generoso, democratico nella tradizione di Imago Mundi. L’esposizione (così come i due cataloghi: 210 autori ciascuno, in rigoroso ordine alfabetico, disponibili in mostra) attraversa in modo trasversale il Paese, presentando la creatività delle metropoli come i tanti talenti della provincia, con una particolare apertura alla sensibilità artistica femminile. “Praestigium parte dall’orgoglio per le nostre radici culturali ma intende essere, soprattutto, la rappresentazione orgogliosa di un nostro possibile futuro, artistico, sociale, morale al tempo stesso” – ha dichiarato Luciano Benetton. “L’impegno, la sensibilità, il coraggio di guardare avanti, lo spirito di ricerca dei nostri artisti rappresentano segnali di italianità positiva inviati nel mondo”.
Sotto l’egida della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Imago Mundi è oggi un progetto democratico, collettivo e globale che guarda ai nuovi orizzonti artistici in nome dell’incontro e della convivenza delle diversità espressive: entro il 2015 i Paesi coinvolti saranno 100, più di 20.000 gli artisti. Imago Mundi li promuove internazionalmente attraverso i cataloghi, la piattaforma ww.imagomundiart.com, la partecipazione a rassegne ed esposizioni, in collaborazione con istituti privati e pubblici, in tutto il mondo: da Venezia (Biennale 2013) al Senegal (Dak’Art Off 2014), da Roma (Museo Carlo Bilotti, 2014/2015) a New Orleans (NOMA, 2014/2015) e Vienna (Belvedere & Winter Palace, 2015)


Imago Mundi – Luciano Benetton Collection
Il Progetto
“Solo dando forma al mondo riusciamo a regalargli un senso: è a questo che serve l’arte”. Imago Mundi ha fatto proprie le parole dell’artista tedesco Anselm Kiefer per esprimere concretamente l’idea di Luciano Benetton di costruire e portare nel futuro una mappa artistica delle tante culture umane. Imago Mundi parte dall’omogeneità del piccolo formato (10×12 centimetri) per realizzare, coinvolgendo in modo volontario e senza fini di lucro, migliaia di artisti affermati ed emergenti di tanti Paesi, un caleidoscopio di storie, colori, interpretazioni e dimensioni quasi infinite. Sotto l’egida della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Imago Mundi è oggi un progetto democratico, collettivo e globale che guarda ai nuovi orizzonti artistici in nome dell’incontro e della convivenza delle diversità espressive: entro il 2015 i Paesi coinvolti saranno 100, più di 20.000 gli artisti.
Imago Mundi li promuove internazionalmente attraverso i cataloghi, la piattaforma www.imagomundiart.com, la partecipazione a rassegne ed esposizioni, in collaborazione con istituti privati e pubblici, in tutto il mondo: da Venezia (Biennale 2013) al Senegal (Dak’Art Off 2014), da Roma (Museo Carlo Bilotti, 2014/2015) a New Orleans (NOMA, 2014/2015) e Vienna (Belvedere & Winter Palace, 2015.

giovedì 4 settembre 2014

RE REBAUDENGO SERPENTINE GRANTS Niko Karamyan e Tierney Finster, Riccardo Paratore

-->


RE REBAUDENGO SERPENTINE GRANTS
Niko Karamyan e Tierney Finster, Riccardo Paratore

Inaugurazione 11 settembre 2014, ore 19

11 settembre - 12 ottobre 2014


La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta dall'11 settembre al 12 ottobre 2014 le opere del duo americano formato da Niko Karamyan e Tierney Finster e dell'artista tedesco Riccardo Paratore, vincitori della prima edizione del premio Re Rebaudengo Serpentine Grants nel 2013.

La mostra è a cura di Hans-Ulrich Obrist, direttore dei progetti internazionali e co-direttore delle esposizioni alla Serpentine Gallery di Londra e Simon Castets, direttore dello Swiss Institute di New York

Giovedì 11 settembre, ore 18.30, prima dell'inaugurazione si terrà una conferenza con Hans Ulrich Obrist, Simon Castets e Gianluigi Ricuperati, scrittore, direttore Domus Academy.
Il premio, frutto della collaborazione tra la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Serpentine Gallery di Londra, si rivolge ad artisti nati dal 1989 in avanti.
Il concorso prevedeva la presentazione delle candidature sulla piattaforma online Discrit 89plus, grazie alla quale è stato possibile sottoporre i partecipanti, oltre che al giudizio di una giuria internazionale, anche a quello del pubblico del web.
Gli artisti vincitori, rispettivamente del premio del pubblico e del premio della commissione, hanno ricevuto un somma di denaro con la quale hanno potuto produrre le opere che saranno esposte in Fondazione.

Il duo Karamyan (Hollywood, California, 1992) - Finster (Los Angeles, 1991) presenterà un video musicale, séguito di Can We Talk e Drop, le opere con le quali hanno partecipato al Premio.
Sia Karamyan che Finster, anche quando lavorano singolarmente, indagano tematiche legate all'anarchia sociale della contemporaneità e alla cultura iper-saturata di Internet. Attratti da temi come l'amore e la natura, affrontano nozioni anche più complesse come il sesso, la ricchezza e l'identità ma sempre con umorismo e un senso contemplativo in relazione ad un'estetica televisiva  esasperata fino al sarcastico. Nella trilogia chiamata Caught Feelings, di cui l'opera in mostra è la conclusione, viene indagato il tema dell'amore, per mostrare come il desidero di amare sia un impulso universale e estremamente potente. Wicked Games dunque porterà a conclusione la storia d'amore interpretata dai due artisti, mostrando come qualsiasi cosa, anche la più bella e potente, possa presentare dei risvolti disorientanti, travolgenti e talvolta spaventosi.   

L'opera di Riccardo Paratore (Eutin, Germania, 1990) può essere considerata il risultato di un'esperienza di viaggio.  La serie di dipinti e il video in mostra diventano esempio e dimostrazione dello straniamento e della confusione causati dallo spostarsi continuo che caratterizza la vita di molta parte della popolazione mondiale.
Ogni singola opera è realizzata reimpiegando le coperte omaggio consegnate dalle linee aeree una volta in volo. Sono proprio queste coperte infatti a diventare la tela sulla quale l'artista ha sparso in modo apparentemente casuale, quasi con gesto pittorico, tutta una serie di oggetti e vivande comunemente servite o regalate dalla maggior parte delle compagnie aeree.
È così che dunque troviamo salatini, cuffie, bigliettini sparsi quasi a formare una sorta di diario esperienziale, una specie di memoriale della vita caotica alla quale siamo assoggettati, e alla quale si è sottoposto l'artista stesso, per quattordici giorni, in preparazione all'esecuzione della sua serie Sleeping in Production.

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo | Via Modane 16, Torino | 011 3797600 | info@fsrr.org | www.fsrr.org | orari: giov: 20-23 (ingresso gratuito), ven-sab-dom: 12-19
Ufficio stampa Silvio Salvo silvio.salvo@fsrr.org | 011 3797632

mercoledì 3 settembre 2014

Consumption, mostra dei finalisti del prestigioso premio fotografico Pictet da Sandretto Re Rebaudengo

Laurie Simmons

 

CONSUMPTION
Inaugurazione 11 settembre 2014, ore 19

11 settembre  - 12 ottobre 2014


La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta dall'11 settembre al 12 ottobre 2014, Consumption, mostra dei finalisti del prestigioso premio fotografico Pictet dedicato ai temi della sostenibilità.

La collettiva include le opere di 11 artisti di fama internazionale, che hanno lavorato sul tema del consumo, creando immagini fotografiche di grande impatto, che invitano a riflettere criticamente sulla realtà.

Il tema della quinta edizione del premio Pictet è il Consumo. Il consumo è strettamente legato all’ obiettivo che il Premio Pictet si pone, di portare l’attenzione mondiale su quello che viene considerato la maggior sfida del genere umano oggi: la sostenibilità ambientale.
È un tema dai molteplici aspetti, fortemente ricco di potenziale creativo.
 
Abbiamo inventato nuovi modi di costruire e di produrre, nuove forme di agricoltura e di energia; abbiamo inquinato i mari e devastato la terra nell’incessante ricerca di soddisfare i nostri impulsi consumistici.
Talvolta l’abbiamo perpetuato attraverso lo sfruttamento dei popoli più vulnerabili e poveri della terra.

Il vincitore del Premio Pictet, Michael Schmidt, è stato premiato all’inaugurazione della mostra dei finalisti al Victoria and Albert Museum di Londra il 21 maggio 2014. Michael Schmidt è deceduto 3 giorni dopo aver ricevuto il premio Pictet.

Artisti in mostra: Adam Bartos, Motoyuki Daifu, Rineke Dijkstra, Hong Hao, Mishka Henner, Juan Fernando Herrán, Boris Mikhailov, Michael Schmidt, Abraham Oghobase, Allan Sekula, Laurie Simmons


Fondazione Sandretto Re Rebaudengo | Via Modane 16, Torino | 011 3797600 | info@fsrr.org | www.fsrr.org | orari: giov: 20-23 (ingresso gratuito), ven-sab-dom: 12-19
Ufficio stampa Silvio Salvo silvio.salvo@fsrr.org | 011 3797632

martedì 2 settembre 2014

A Torino dalla RE REBAUDENGO arriva David Ostrowski



DAVID OSTROWSKI
Inaugurazione 11 settembre 2014, ore 19

11 settembre  - 28 febbraio 2015

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta, dall'11 settembre al 28 febbraio 2015, la personale di David Ostrowski (Colonia, 1981), uno dei giovani artisti più interessanti dell’ultima generazione di pittori astratti che si sta affacciando sul palcoscenico dell’arte contemporanea internazionale.
Dopo essersi formato alla Kunstakademie di Düsseldorf sotto la tutela di Albert Oehlen, uno dei più influenti e controversi pittori contemporanei, Ostrowski si è imposto all'attenzione internazionale e negli ultimi due anni le sue opere sono state esposte a Berlino, Parigi, Zurigo, New York, Los Angeles.
David Ostrowski ha scelto la pittura come medium e come oggetto della sua ricerca. La sua pratica si basa su un processo continuo di esperimenti ed errori, coincidenze e sorprese che vengono incluse nel lavoro al fine di raggiungere una bellezza inattesa, una poesia visiva.
L'approccio riduzionista alla pittura astratta, insieme al progressivo rivolgersi della sua pratica artistica verso l'ignoto e l'incomprensibile, lo hanno consacrato come un protagonista del rinnovamento della pittura contemporanea: “Sono mosso dal desiderio di provare a creare qualcosa di nuovo, qualcosa che io non conosco ancora. Per me la pittura è il tentativo di dare un significato all'insensato. Io non sono interessato a capire; per me, è una questione di non capire”.
Gran parte del suo successo internazionale è dovuto alla Serie F: un ciclo di dipinti iniziato nel 2011 e presentato per la prima volta in Italia alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, insieme a nuove produzioni.
A seguito di un incendio nel suo studio a Colonia, tutte le tele di Ostrowski bruciarono tranne una, rimasta danneggiata dalle fiamme e macchiata dalla fuliggine ma ancora integra: proprio da questa decise di ripartire, iniziando una serie di dipinti tuttora in corso.
Oltre a citare il voto scolastico più basso e negativo, F è l'iniziale della parola tedesca fehlermalerei, traducibile con “pittura sbagliata”. Una lettera simbolica, che indica in qualche modo il fallimento dell'artista, del suo fare pittorico, della sua esperienza accademica passata e quindi la sua urgenza di rottura con le modalità tradizionali della pittura.
I dipinti in mostra uniscono, in composizioni delicatamente bilanciate, strati di sporco sedimentato sulla tela, polvere e vernice spray stesa con una tecnica molto particolare: Ostrowski, destrorso, immagina di dipingere con la mano destra come fosse la sinistra. Una metodologia primitiva, che porta inevitabilmente ad una perdita di controllo, ad un approccio fluido e immediato alla pittura. Ostrowski costruisce e distrugge l'immagine nei suoi dipinti aggiungendo e scartando frammenti di tela e colori, includendo ritagli e polvere, senza alcuna strategia o cronologia: lo sforzo è quello di ridurre il proprio potere decisionale alla fisicità delle proprie azioni.
“Le mie opere sono me stesso, tutto quello che sono, che dico, che faccio, quello che ho dipinto e quello che dipingerò presto o tardi e che deve ancora essere vissuto. Le mie opere sono come i film francesi: romantici, apparentemente senza senso e ti portano sempre ad una fine”.

Bio: David Ostrowski (Colonia, 1981) studia pittura con Albert Oehlen alla Kunstakademie, Düsseldorf, dove si diploma nel 2009. Personali: Emotional Paintings, Peres Projects, Berlino, 2013; Auch die schönste Frau ist an den Füssen zu Ende / Even The Most Beautiful Woman Ends At Her Feet, Oko Gallery, New York, 2013 e Das Goldene Scheiss, Almine Rech, Parigi, 2013. Collettive: Group Spirit, Peres Projects, Berlino, 2014; Walk the Line, Simon Lee Gallery, Hong Kong, 2014; The Gesture and the Sign, White Cube, Sao Paulo, 2013 e una mostra sulla pittura (con Michail Pirgelis) Jan Kaps, Cologna, 2013.
Vive e lavora a Colonia


Fondazione Sandretto Re Rebaudengo | Via Modane 16, Torino | 011 3797600 | info@fsrr.org | www.fsrr.org | orari: giov: 20-23 (ingresso gratuito), ven-sab-dom: 12-19
Ufficio stampa Silvio Salvo silvio.salvo@fsrr.org | 011 3797632

venerdì 22 marzo 2013

COMINCIARE CON “COME” - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo




COMINCIARE CON “COME”

Un laboratorio per la mostra Gerhard Richter. Edizioni 1965 - 2012 dalla Collezione Olbricht
Giovedì 28 marzo 2013, ore 20.30 – 22.30

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo propone Cominciare con "come", laboratorio rivolto a giovani e adulti interessati a trascorrere una serata al museo in relazione diretta, personale e creativa con le opere esposte.
Partendo dalla pratica artistica di Gerhard Richter, basata su un attento processo di scelta ed elaborazione dell’immagine, attraverso l’osservazione di un gruppo di opere in mostra, i partecipanti potranno approfindire le modalità di intervento sull’immagine e, nella fase di laboratorio, ciascuno sarà invitato a lavorare sul dettaglio di un’immagine prelevata dalle pagine di un giornale o di una rivista.
Cominciare con “come” è un laboratorio progettato dallo staff dei mediatori culturali della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nell’ambito della mostra Gerhard Richter. Edizioni 1965 - 2012.
Il laboratorio è gratuito.
Per iscriversi mandare una mail a
dip.educativo@fsrr.org

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Via Modane 16, Torino
www.fsrr.org


giovedì 24 gennaio 2013

Gerhard Richter - Edizioni 1965-2012 dalla Collezione Olbricht Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino



Gerhard Richter - Edizioni 1965-2012 dalla Collezione Olbricht
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
31 gennaio 2013 - 21 aprile 2013

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta le edizioni 1965 - 2012 di Gerhard Richter (Dresda, 1932), uno dei più importanti e acclamati artisti tedeschi del nostro tempo. La mostra è a cura di Wolfgang Schoppmann e Hubertus Butin.

Le edizioni fanno parte della Collezione Olbricht.
L'artista è noto soprattutto per i suoi dipinti, ormai presenti nelle collezioni museali di tutto il mondo. Negli ultimi anni, tuttavia, sono le sue edizioni ad attirare sempre più spesso l'interesse di collezionisti, curatori di musei e appassionati d'arte.
Le edizioni sono opere d'arte originali realizzate non come pezzi unici, ma in un certo numero di copie.


“Gerhard Richter - Edizioni 1965-2012” presenterà le stampe, le edizioni fotografiche, i multipli, le edizioni dei dipinti, i libri e i poster d'artista di Richter.
La mostra offrirà al pubblico un'opportunità unica per esplorare il corpus, sorprendentemente eterogeneo, delle sue edizioni.

Nell'ambito delle edizioni, si trova una varietà di media: stampe (in prevalenza litografie offset e serigrafie), fotografie, oggetti, dipinti su tela, su carta e su alluminio, libri e poster. Questa gamma di media, a sua volta, offre gli strumenti per riflettere e riconsiderare una molteplicità di generi artistici molto diversi fra loro. Alcuni dei generi esplorati da Richter includono il ritratto, il dipinto storico nell'era del fotogiornalismo, i paesaggi, le nature morte e i nudi.

Verranno esposte circa 150 opere, fra cui soggetti noti al grande pubblico, che si rifanno a quadri famosi: le edizioni fotografiche Ema (Nude on a Staircase) e Uncle Rudi, stampe come Mao, Elisabeth, Betty, Canary Landscapes e Colour Fields, e multipli come Sphere e Mirror, ma anche edizioni di dipinti come Grey e Fuji, e per la prima volta in Italia gli arazzi Abdu, Iblan, Yusuf, Musa. 

Inoltre alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo verrà presentata in anteprima assoluta l'ultima edizione prodotta da Richter, Welt (ottobre 2012).
Nel 1998, in una lettera indirizzata al Museum of Modern Art di New York, Gerhard Richter esprimeva un'idea nata essenzialmente dall'obiettivo sociopolitico che si affermò sul finire degli anni 1960, ossia il tentativo di democratizzare l'arte: “Consideravo, e tuttora considero, le edizioni come una gradita alternativa alla realizzazione di dipinti, che sono pezzi unici. Le edizioni rappresentano una fantastica opportunità per presentare la mia opera a un pubblico più ampio.”

Gerhard Richter - Edizioni 1965-2012 viene presentata a Torino nell’ambito di uno scambio espositivo fra la Olbricht Collection e la collezione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra è stata proposta al pubblico nella primavera del 2012 presso lo spazio me Collectors Room a Berlino. Nel 2014 parte della Collezione Sandretto Re Rebaudengo sarà esposta a Berlino.

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16, Torino

Orari: Giov: 20-23, Ven-Sab-Dom: 12-19. Intero: 5 euro, ridotto: 3 euro.

venerdì 7 settembre 2012

FOR PRESIDENT Viaggio nelle campagne elettorali americane - a cura di Mario Calabresi e Francesco Bonami - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

A Torino, alla Sandretto Re Rebaudengo, FOR PRESIDENT - Viaggio nelle campagne elettorali americane a cura di Mario Calabresi e Francesco Bonami... da vedere!



FOR PRESIDENT
Viaggio nelle campagne elettorali americane
A cura di Mario Calabresi e Francesco Bonami
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino | 19 Settembre - 6 gennaio 2013

Inaugurazione: 19 Settembre ore 19

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 19 settembre 2012 al 6 gennaio 2013, presenta FOR PRESIDENT, prima mostra ad essere dedicata a ogni aspetto delle elezioni presidenziali, a cura di Mario Calabresi e Francesco Bonami.

Ogni quattro anni il mondo segue con il fiato sospeso la lunga corsa alla Casa Bianca: le Elezioni Presidenziali, pur essendo un affare tutto americano, sono l’evento politico che più di ogni altro influenza le sorti economiche e politiche del resto del mondo. Le campagne elettorali americane sono nella loro specificità eventi di grande teatro, forte emotività e laboratori di strategia mediatica. Partendo da John Fitzgerald Kennedy, il primo presidente che ha raggiunto il resto del pianeta attraverso i media televisivi, For President ripercorre la storia delle diverse campagne elettorali utilizzando il fotogiornalismo, l’arte contemporanea e la grande produzione di gadget e pubblicità dei vari candidati.
Negli spazi della Fondazione le opere degli artisti che si sono ispirati alle elezioni per la loro ricerca si mescoleranno con le immagini storiche dell’agenzia Magnum, la più prestigiosa e antica cooperativa di fotografi al mondo.
La mostra sarà anche l’occasione per un viaggio nel mondo coloratissimo e affascinante della propaganda: dagli spot pensati per promuovere la propria immagine o per distruggere quella degli avversari, ai manifesti, alla grande produzione di gadget di ogni tipo.
Presentando centinaia d’immagini fotografiche, scattate da anonimi fotografi o da indiscussi maestri della fotografia, video ed installazioni, For President è la prima mostra in assoluto ad essere dedicata a ogni aspetto delle elezioni presidenziali.
Lo spettatore, attraversando le sale della mostra, si troverà ora nei panni di un futuro presidente, ora in quelli del candidato sconfitto, ora in quelli dell’elettore comune, bombardato di immagini e messaggi.
For President sarà il concentrato di un’enorme campagna elettorale che per mezzo secolo si è svolta da una costa all’altra degli Stati Uniti. Dai sogni di Kennedy agli scandali di Nixon, alla sfortuna di Carter, a Bush padre e Bush figlio al carisma di Clinton, alla appassionante sfida fra Hillary ed Obama per arrivare ai nostri giorni, attraverso gli occhi di un esperto inviato speciale e oggi direttore di uno dei più importanti quotidiani nazionali, Mario Calabresi, e la testimonianza di un curatore, Francesco Bonami, cresciuto professionalmente negli Stati Uniti, For President vuole presentarsi anche come un modo diverso di costruire una mostra, intrecciando attualità ed arte, creando un tessuto espositivo nuovo e affascinante.
La mostra accompagnerà gli ultimi due mesi di campagna elettorale con conferenze, proiezioni ed eventi speciali, fino a culminare il giorno dell’elezione del 45mo presidente, il 6 novembre 2012. Per l’occasione lo spazio della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si trasformerà in una eccezionale sala stampa dalla quale il pubblico potrà seguire i risultati in diretta del più importante evento politico dell’anno.

Fotografi in mostra: Cornell Capa (1918 - 2008) | Eve Arnold (1912 - 2012) | Burt Glinn (1925 - 2008) | Bob Adelman (1931) | Constantine Manos (1934) | Elliott Erwitt (1928) | Raymond Depardon (1942) | Erich Hartmann (1922 - 1999) | Paul Fusco (1930) | Abbas (1944) | Alex Webb (1952) | Richard Kalvar (1944) | Gilles Peress (1946) | René Burri (1933) | Philip Jones Griffiths (1936 - 2008) | Bruno Barbey (1941) | Thomas Hoepker (1936) | Martine Franck (1938) | Jim Goldberg (1953) | Thomas Dworzak (1972) | Eli Reed (1946) | Paolo Pellegrin (1964) | Alex Majoli (1971) | Christopher Anderson (1970) | Thomas Dworzak (1972) | Alessandra Sanguinetti (1968) | Bruce Gilden (1946)
Artisti in mostra: Max Almy, Oakland (CA), 1948. Vive e lavora a Los Angeles | Jonathan Horowitz, New York, 1966. Vive e lavora a New York | Antoni Muntadas, Barcellona, 1942. Vive e lavora a New York | Marshall Reese, New York, 1955. Vive e lavora a New York | Francesco Vezzoli, Brescia, 1971. Vive e lavora a Milano | TVTV, collettivo fondato nel 1972, San Francisco (Allen Rucker, Michael Shamberg, Tom Weinberg, Hudson Marquez e Megan Williams) | Ramak Fazel, Iran, 1965. Vive e lavora a Los Angeles | Yang Pei-Ming, Shangai, 1960. Vive e lavora a Dijon (Francia)

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo | Via Modane 16, Torino | www.fsrr.org | info@fsrr.org | 011/37.97.600
Ingresso libero

Ufficio Stampa Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Silvio Salvo silvio.salvo@fsrr.org | 011/37.97.632 | 328/42.26.697

giovedì 17 novembre 2011

Maurizio Cattelan. Autobiografia non autorizzata

Alla Fondazione Sandretto Rebaudengo il nuovo libro di Francesco Bonami...

Maurizio Cattelan. Autobiografia non autorizzata

 
Francesco Bonami presenta il suo ultimo libro "Maurizio Cattelan. Autobiografia non autorizzata" (Mondadori).
Insieme all'autore interviene Victoria Cabello, conduttrice di "Quelli che il Calcio" (Rai Due).

Ingresso libero su prenotazione: 011/37.97.600
 

Torino
22 Novembre 2011
18.30

Francesco Bonami e Victoria Cabello raccontano Maurizio Cattelan, l'artista italiano più famoso al mondo, appena celebrato dal Guggenheim di New York con la mostra ALL (TUTTO) che ha riscosso un successo planetario.
Martedì 22 novembre alle ore 18.30 alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Via Modane 16 Torino) si tiene la presentazione del libro di Francesco Bonami: Maurizio Cattelan. Autobiografia non autorizzata (Ed. Mondadori). Dialoga con l'autore Victoria Cabello, conduttrice di Quelli che il calcio.
Maurizio Cattelan è indubbiamente il più noto e controverso artista contemporaneo italiano; le sue opere, dalla scultura di Wojtyla colpito da un meteorite, ai “Bambini impiccati” rimossi a furor di popolo da una piazza di Milano, al più recente “Dito” esposto davanti a piazza Affari, suscitano ogni volta un acceso dibattito nel mondo dell’arte e nell’opinione pubblica. C’è chi lo ritiene uno dei più luminosi geni dell’arte contemporanea e chi invece lo giudica solo un provocatore volgare e furbo. Ma chi è veramente Maurizio Cattelan? Perché ogni cosa che fa o lo riguarda suscita scandalo? Francesco Bonami, curatore di numerose sue esposizioni e che ha collaborato con lui in molti progetti artistici, ne ripercorre la storia vera, dagli esordi al clamoroso successo. Una biografi a ufficialmente non autorizzata ma in realtà più che autorizzata: Maurizio Cattelan “sta al gioco” e si racconta a Bonami e al pubblico per la prima volta, offrendo, come una delle sue opere più provocatorie, il proprio punto di vista sull’arte e sulla società che come sempre farà discutere.
Francesco Bonami è direttore artistico artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
E’ responsabile di Enel Contemporanea Award e direttore artistico della Fondazione Pitti Immagine Discovery a Firenze, dirige la rivista TAR. Nel 2003 e’ stato Direttore della 50ma Biennale di Arti Visive di Venezia. Nel 2010 e’ stato il primo Italiano a curare la Whitney Biennial of American Art.
Scrive regolarmente per: Artforum, Frieze, Panorama, Vanity Fair Italia, Donna Moderna, Rolling Stones, Grazia Casa, Wired, GQ, Uomo Vogue, W Magazine, Tate etc., La Stampa, Il Riformista, La Gazzetta dello Sport e Il Corriere della Sera Fiorentino.
Nel 2010 ha ricevuto l’onorificenza di Chevalier dans l’ordre del Legion d’honneur della Repubblica Francese. Fra i suoi libri : “Lezioni di fumo” Marsilio Editore, Venezia 2005; “Potevo Farlo Anch’io”, Oscar Mondadori 2007; “Irrazionapopolare” con Luca Mastroantonio Einaudi 2008; “Dopo Tutto non e’ Brutto”, Mondadori 2009; “Si Crede Picasso”, Mondadori 2010; “Dal Partenone al Panettone”, Electa 2010; “Maurizio Cattelan. Autobiografia non Autorizzata” Mondadori 2011.
Al momento sta lavorando a un nuovo libro: “Dall’Orinale all’Orale : amare l’arte contemporanea senza capirla”.

mercoledì 17 novembre 2010

Il Coraggio - Arte Contemporanea dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Molto interessante!!! Bravo Bonami

L'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta, promuove e realizza in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 26 novembre 2010 al 8 maggio 2011, la mostra “Il Coraggio. Arte Contemporanea dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo” (Centro Saint-Bénin, Via Festaz 24 -Aosta). L'esposizione, presentata da Francesco Bonami, Direttore Artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e curata da Ilaria Bonacossa, riunisce le opere di venti artisti internazionali: Letizia Battaglia (Palermo, 1935), Rossella Biscotti (Molfetta-Bari, 1978), Maurizio Cattelan (Padova, 1960), Marta Dell’Angelo (Pavia, 1970), Donghee Koo (Corea del Sud, 1974), Lara Favaretto (Treviso, 1973), Nan Goldin (U.S.A., 1953), Massimo Grimaldi (Taranto, 1974), Mona Hatoum (Libano, 1952), Jenny Holzer (U.S.A., 1950), Emily Jacir (Palestina, 1970), Armin Linke (Milano, 1966), Alessandro Mancassola e Barbara Ceriani Basilico (collettivo formatosi nel 2005), Catherine Opie (U.S.A., 1961), Anri Sala (Albania, 1974), Hans Schabus (Austria, 1970), Ahlam Shibli (Palestina, 1970), Mario Spada (Napoli, 1971), Cathrine Yass (UK, 1963).
Il coraggio è una caratteristica umana, che rende chi la possiede capace di affrontare senza paura i pericoli, il dolore, l’incertezza e l’intimidazione. Nella società contemporanea il coraggio non è più esclusivamente fisico nei confronti del dolore e della morte ma soprattutto morale nei confronti della vergogna e della libertà delle proprie idee; il coraggio non è più una prerogativa maschile ma sempre di più le donne, non soltanto nella società occidentale, stanno diventando simbolo di coraggio. Il coraggio resta nella sua valenza morale e sociale un valore imprescindibile per la libertà d’espressione e per la vita umana. La mostra sottolinea come l’arte contemporanea resti sempre capace di promulgare importanti messaggi capaci di rappresentare il mondo in cui viviamo. Numerosi artisti contemporanei hanno affrontato nel loro lavoro il tema del coraggio, inteso sia in senso politico che in senso morale.

Centro Saint-Bénin
Via Festaz, 24 – Aosta
0165 272687, u-mostre@regione.vda.it,
www.regione.vda.it