RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






Vota questo blog

Siti

giovedì 7 luglio 2011

Laura Giardino a Pietrasanta alla Gestalt

Ho di recente pubblicato la notizia della sua partecipazione alla prossima edizione del Cairo che eccomi di nuovo qui a scrivere di Laura Giardino. Ora l'occasione è ghiotta, una personale a Pietrasanta curata da Alberto Mattia Martini... da non perdere!


STILLS
mostra personale di Laura Giardino
a cura di Alberto Mattia Martini

Gestalt Gallery
via S.Stagi, 28
Pietrasanta, Italy
da sabato 16 luglio al 18 agosto

Gestalt Gallery è lieta di presentare ‘Stills’, la mostra personale di Laura Giardino che si terrà dal 16 luglio al 18 agosto.
Le quindici tele esposte nei locali della galleria saranno paradigma dell’ultimo percorso figurativo intrapreso dall’artista in quello che Alberto Mattia Martini, curatore della mostra, definisce un susseguirsi di “piani sequenza apparentemente tratti da film noir”.
La Giardino, artista polisemica, si afferma sul panorama internazionale grazie alla capacità originale d’investigazione che si muove attraverso il recupero di materiale cartaceo e multimediale; la costante ricerca portata avanti dall’artista rielabora poi le sorgenti verso qualcosa di indeterminato, spingendo i personaggi delle tele e la mise en scène stessa a una logica surreale quasi autarchica.
Ironia e ambiguità pervadono le “visioni immobili, volutamente prive di narrazione, bloccate e sospese per sempre”: “figure spesso eccentriche e misteriose ci consentono di entrare in contatto con l’imprevedibile, la magia dell’improvvisazione e della libera espressione così tipiche della Nouvelle Vague.”
La scelta dei personaggi e quindi delle storie che da lì a poco andranno a comporre l’opera sono mediate da un mondo che potremmo in parte definire vintage, e che l’artista milanese recupera dalla fotografia, dal cinema e dalla continua e quasi compulsiva riproduzione di fotocopie.
L’atmosfera desolante, quasi torbida, generata dalla costruzione di scenari volutamente scarni si contrappone all’irruenza bloccata e provocatoria delle figure femminili, di un erotismo tormentato sì, ma mai passivo.

In occasione dell’inaugurazione sarà presentato il catalogo della mostra, con testo critico di Alberto Mattia Martini.

Nessun commento:

Posta un commento