RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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martedì 4 dicembre 2012

I vincitori del Premio Celeste 2012



I vincitori del Celeste Prize 2012 sono stati votati dagli artisti finalisti sabato 1 dicembre, durante la mostra alla Centrale Montemartini di Roma. L'edizione 2012 ha raccolto oltre 1400 adesioni di artisti da tutto il mondo che hanno sottoposto il loro lavoro all'attenzione del comitato di selezione e del curatore del premio Katia Garcia-Anton. 

Vedi tutte le opere vincitrici:


Painting & Graphics Prize

Vincitore

Antoinette Von Saurma - Sendai in the snow



Secondi parimerito 

Catarina Rosa - Seven Steps




Mira Sanders - Itineraria #1


Photography & Digital Graphics Prize

Vincitore

David Birkin - Pietà


Secondi parimerito

Emili Bermúdez – Scape




Oscar Hugal - As Orange As An Orange


Video & Animation Prize

Vincitore 

Cristina Nunez – Someone to love


Secondo

Marit Liesbeth – One Way of Going


Terzo

Mario Pfeifer – A formal film in nine episodes. Prologue Epilogue


Live Media, Installation, Sculpture & Performance Prize

Vincitore 

Jaime de la Jara - Curtains


Secondo 

Martin Romeo – Built in


Terzo

Pii Anttila - Situations Wanted – Applying for a Job in the Underground Economy



Premio del pubblico 

Giovanni Guadagnoli – Landscape, Ipotesi 35


Curatore: Katya Garcia-Anton

Comitato di selezione: Irina Chmyreva, Michael Connor, Micol Di Veroli, Maymanah Farhat, Lara Khaldi, Eva Gonzalez-Sancho, Jack Persekian, Lydia Pribisova, Nigel Prince, Maria Inés Rodriguez, Risa Shoup. Live Media Panel: Fonlad Festival - José Vieira, Forward Motion Theater - Eric Dunlap, Otolab-Orgone - Bertram Niessen, Claudio Sinatti – IED, Alessandro Ludovico – Neural Magazine.


Celeste Prize 2012 collabora con:

Musei Capitolini - Centrale Montemartini, Zetema, Glocal Project e On Demand Editions.

Buona visione dal Celeste Team!

Marino Marini al Man

Al Man di Nuoro arriva la "Cavalleria". 
Una mostra dedicata a Marino Marini sul tema cavalli e cavalieri, dal titolo "Post scriptum" a cura di Lorenzo Giusti (direttore del Man) e Alberto Salvadori (direttore del Museo Marino Marini). Da non perdere!

MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro
via S.Satta 27, 08100 Nuoro
14 dicembre 2012 - 24 febbraio 2013 


Il tema “Cavalli e cavalieri” è oggetto di due mostre parallele curate da Lorenzo Giusti, direttore del Museo MAN, e da Alberto Salvadori, direttore del Museo Marino Marini. Un tema profondamente sardo declinato, da un lato, dall’artista del nostro Novecento che più di ogni altro lo ha rappresentato, Marino Marini, e dall’altro attraverso lo sguardo di alcuni artisti contemporanei, autori di opere in video in cui la tematica del cavaliere è riletta in chiave attuale, secondo punti di vista e prospettive diverse e che, nell’insieme del progetto, costituiscono una sorta di testo critico per immagini. Tania Bruguera (Cuba, 1968), Alberto De Michele (Italia, 1980), Pietro Mele (Italia, 1976), Anri Sala (Albania, 1974), Carolina Saquel (Chile, 1970), Nedko Solakov (Bulgaria, 1957), Salla Tykkä (Finlandia, 1973).

Frasi rubate 48




"Dobbiamo abituarci all'idea: ai più importanti bivi della vita, non c'è segnaletica". 

  Ernest Hemingway

lunedì 3 dicembre 2012

Una piccola anteprima: ISHARA personale di Domenico Di Genni



Sto lavorando al progetto con l'amico e vero artista Domenico Di Genni: ISHARA.
La prossima mostra personale di Domenico, che si inaugurerà il 22 dicembre 
a Nairobi, in Kenya, al Country Club. 

Il Country Club è la più antica istituzione della capitale Keniota, risalente ai primi del '900 e ancora oggi fulcro delle attività culturali dell'intera regione.

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Ishara significa in lingua Kiswahili segno e azione.
Il segno e azione sono i fondamenti della pittura.

A breve altre news...

"BEE pop a lula" personale di Thomas Bee a cura di Laura Angelone.

"BEE pop a lula" personale di Thomas Bee a cura di Laura Angelone. 

 

ART FOR INTERIOR
Via Pellegrino Rossi 5, 20161 Milano

VERNISSAGE martedì 4 dicembre ore 18,30, in mostra sino al 15 gennaio 2012
Personale di THOMAS BEE: in anteprima a "BEE pop a lula" le nuove opere di Thomas Bee. A cura di Laura Angelone.

Parlare con un’arte diretta, semplice e fresca ha la sua croce e la sua delizia. Spesso si corre, infatti, il rischio di incappare in una superficialità diffusa che, con la frase “questo lo so fare anche io!”, pensa di ergersi a giudice e risolutore di un processo creativo. Il fascino più recondito, invece, è legato alla
delizia, ovvero al piacere di portare avanti nuove soluzioni creative e di studiare e affinare continuamente la propria indagine artistica. Thomas Bee è la prova concreta di tutto questo: poliedrico e sferzante, attratto dai diversi linguaggi espressivi del nostro tempo, dalla fotografia al design, dalla scenografia alla pubblicità, delinea la sua arte attraverso una costante sperimentazione. Bee attira, perché guarda al contemporaneo ed elabora interessanti testimonianze del nostro tempo. Bee convince, perché fa dell’arte Pop una base da rinnovare, ricreare e inventare. L’originalità è immediatamente manifesta nel suo personale concetto di creatività, che lo conduce a modificare continuamente il supporto delle sue opere: la tela infatti scompare, sostituita dai più disparati materiali con cui ogni giorno noi tutti abbiamo a che fare.
L’idea di rendere opera d’arte un tagliando del parcheggio offre a Thomas la possibilità di confrontarsi con diverse sfere comunicative. Dirompente è il messaggio di accostare un supporto così strettamente legato a un mezzo inquinante come l’automobile a un’immagine che si riferisce, invece, alle soluzioni alternative di trasporto, denunciando una necessità di tornare a respirare quell’ossigeno che il mondo d’oggi sembra costantemente toglierci. Innovativo è lo sviluppo delle figure rappresentate sul gratta e sosta milanese, che, andando a riprendere l’arte aulica per eccellenza, arriva a essere uno studio di corpi nudi, così veri e attuali. Unica è la proposta stessa di nobilitare un supporto per noi così “quotidiano” e farlo diventare testimonianza indelebile del nostro periodo storico.
Sperimentare è proprio l’imperativo categorico: l’artista riprende il concetto Pop delle “icone”, svuotate del loro valore sacrale e mostra come basti semplicemente identificarsi in un modello, assimilato e accettato come tale dalla società, per appagare il proprio egocentrismo e per seguire il falso mito dell’apparenza. Bee, però, riesce a stabilire un personalissimo contatto con queste icone: tanto svuota il valore dell’immagine, quanto inonda le sue opere di significato attraverso lo studio di nuove soluzioni creative per sostituire la tela. Ecco dunque che attinge dal mondo ludico dell’infanzia, costruendo le immagini attraverso i chiodini, perché in fondo, creare con gli occhi di un bambino significa proprio continuare a indagare la realtà. Ecco che schernisce il contemporaneo delineando forme, contorni e colori con le pillole, farmaci alienanti oggi iper utilizzati e abusati. Ecco che si avvicina al 3D, realizzando un collage di mattoni in terracotta, di carta, di legno, di plastica… e ricrea una piccola parte di mondo dove, giocando con il proprio nome, si raffigura come una pecora che scappa dalle convenzioni, che fugge minacciato da chi, più forte, vuole affermare il proprio potere, che si misura con tante ombre prive di personalità. Come combatte Bee contro il Golia contemporaneo? Con l’ironia e la stravaganza.
Lo sviluppo dei pluriball come supporto offre la possibilità di comprendere la minuzia e la complessità della sua ricerca. Nei suoi primi lavori l’artista crea un’immagine similare a una fotografia, in cui lo sfondo neutro ben evidenzia il personaggio. Successivamente prosegue nella sua ricerca e arricchisce il fondo con elementi caratteristici dell’icona raffigurata. Come ultimo passo, Bee sviluppa proprio il concetto dell’evoluzione del supporto e rappresenta un forte e intenso quadro della società contemporanea: tante piccole statuine sono imprigionate nelle bolle del pluriball, solitarie, prive di alcuna possibilità di interagire e comunicare l’una con l’altra. In tale senso si collocano anche i lavori realizzati con le cannucce da cocktail: il supporto dà un nuovo senso allo spessore delle opere e rende unico il gioco di luci; apparenza… perché le cannucce, affiancate l’una all’altra, costruiscono una piccola gabbia che tanto ricorda le celle di un alveare e che risucchia, blocca, aliena figure e osservatore.
Ingegnoso e originale, provocatore e innovativo, Thomas Bee riesce a presentare concetti complessi con una semplicità disarmante; lo sai fare anche tu? Bene, perché non l’hai fatto?! (laura angelone)

THOMAS BEE
Ancora una volta Thomas Bee arriva al punto, e ci sorprende.
Tra le mani, le nostre mani, non abbiamo la solita reiterata giustificazione d’essere.
Ciò che deve piacere per dirla tutta.
Tra le mani abbiamo un liquido che scotta e brucia.
Ci bastiamo noi? La domanda è semplice, sì, ma così importante nella sua sintetica alterità da sollecitare prepotentemente la nostra parte assente a divenire manifesta.
Thomas Bee si espone sul ciglio del precipizio e guarda al suo artigianale paracadute.
Non lo mette a mercato, lo usa lui, e ci si butta nel vuoto.
Se funziona arriva a terra e, lui volendo, ci racconterà lo svolgersi del salto.
Se non funziona i cocci sono comunque buoni per fare altro, ad esempio per non inseguire
lo scardinamento da se’ ma per costruire un nuovo linguaggio.
Bee capitalizza una conoscenza dell’essere che mostra concretezza, sublima una quotidianità troppo spesso trascurata.
Parcellizzati noi, ricondotti all’interno di miseri alvei nei quali esprimiamo un desiderio estremo di contatto.
L’opera di Thomas Bee, nell’ultimo periodo, è cresciuta potentemente e si è palesata per ciò che è. Se ieri Bee ci faceva bastare il vip-pop, pur indicandoci tracce di indagine, oggi
Il suo fare ci sollecita a dar fuoco alle polveri e a intraprendere un “piccolo” viaggio… “drive your head… “
Il gratta e sosta si è evoluto…. La bicicletta, l’elefante e la memoria… siamo noi, in dimensione uno a uno, a vivere nelle parcelle dei parcheggi, a sostare, a vivere la quotidianità nella ricerca spasmodica di una sosta. E Buummm! Bee arriva a colpire, meglio a indicarci, che si deve uscire… restar dentro è sempre un inganno e un danno.
Soffriamo il compulsivo desiderio di non mancare… manchiamo a noi nella vertigine dell’assenza…
…ma trovando il parcheggio… una cella… una cazzo di gabbia ove collocarsi per esserci ed essere… venir forse riconosciuti e testimoniare ad altri la nostra presenza….
Bee mi spiazza, i suoi guantoni arrivano davvero a darmi un uppercut…
Chiusi in microcelle di polietilene, omini quasi insignificanti eppur vivi, un urlo che chiede d’esser colto… oppure dimenticato…
Bee è potente nel suo agire… se lo interrogo mi offre Warhol.
O Marilyn, in pillole. Warhol… così perfettamente e definitivamente ricondotto a se’.
L’icona di una parcella di tempo passato. Ma attuale per mercato e speculazioni di varia natura. Nell’opera di Bee Warhol (lui) smitizza se’ stesso accumulandosi. Divenendo da icona post-mortem quanto aveva preconizzato e ottenuto per la sua arte. Un multiplo. Un multiplo di sé in accumulazione costante. Da qui credo la scelta di Bee di un Andy Warhol vagamente stranito, profondamente metafisico.
Monroe. Vita impegnativa e rovente la sua. Frequentazioni difficili, a volte noiose, forse maldestre, e a tratti politicamente pericolose.
Bee credo non voglia pensare al solito inganno.
C’è umanità… soprattutto… sostanza… e le pillole… questo è quanto…
Il sorriso, malinconico e drogato, non cambia e guarda alle nostre parcelle d’essere, al nostro impegno nel frammentarci… e alla nostra condizione di briciole umane troppo spesso incapaci di amore.
Monroe… Warhol… noi dentro le bolle di polietilene…
(Ferdinand Lucien Biancì)

Domani a Torino... Che la collezione abbia inizio!


300

Che la collezione abbia inizio!



Location: LA CONTEMPORANEA Studio | Art Gallery, Via della Rocca 36b - 10123 Torino

Periodo: dal 4 dicembre fino al 24 dicembre 2012

Vernissage: 4 dicembre ore 16.30

Orari: feriali dalle ore 16.30 alle ore 19.30, domenica e festivi su appuntamento

Organizzazione: LA CONTEMPORANEA Studio l Art Gallery – ANTONIO NARDONE Gallery

Info: +39 011 0746769 +39 335 6233779 info@lacontemporaneatorino.com

A cura di: Antonio NARDONE – Cristiana PECILE – Luana BLASCETTA

Ufficio stampa: Nicoletta Pecile - tel. +39 339 7496818 - n.pecile@lacontemporaneatorino.com


Oggetto:


Dopo il successo negli anni precedenti a Montreal, NewYork e Bruxelles, il X-Mas Project sbarca in Italia: pronta ad aprire i suoi battenti l’esposizione dal titolo “300, che la collezione abbia inizio!” L’appuntamento è fissato per martedì 4 dicembre alle ore 16.30 presso LA CONTEMPORANEA Studio | Art Gallery. Più di venti gli artisti coinvolti nel progetto in collaborazione con la ANTONIO NARDONE Galerie di Bruxelles, tutti grandi nomi del panorama artistico italiano e belga che mettono al servizio il loro talento per un evento che ha lo scopo di avvicinare il pubblico più giovane al mondo dell’arte contemporanea. Scultura, pittura, fotografia, più di cento oggetti d’arte venduti tutti al prezzo simbolico di 300 euro per invogliare ad iniziare la propria collezione personale e confutare l’idea che l’arte sia economicamente inaccessibile. Tra i protagonisti che parteciperanno alla collettiva citiamo Karina Chechik, Boissacq Verònique,Gal Damien Paul, Jean-Luc Moerman, Paolo Ceribelli, Delvoye Wim, Thomas Berra, Kever Nadia, Neri Ceccarelli, Leemans Didier, Pascal Bernier, Octavio Floreal, Alessandro Filippini, Francesco Sena, Elena Modorati, Van Caloen Benedicte, Roberta Ubaldi, La Fontaine Marie-Jo, Isabelle Menin, Ntakiyica Aimè, Christian Costa, Elena Sardo e Carlo Carosso. Ciascuno di loro sarà presente con opere di piccole dimensioni che rispettino il percorso e lo stile che contraddistinguono ciascun artista, anche se in questa occasione il valore dell’opera non sarà calcolato secondo i criteri tradizionali. Con lo stesso spirito di un’ asta, saranno premiati coloro che con più rapida intraprendenza coglieranno l’occasione di fare propria l’opera di un grande artista ad un prezzo irrisorio.


Dunque… CHE LA COLLEZIONE ABBIA INIZIO!

Art Basel Miami 2012



Tutto il mondo dell'arte aspetta questo evento: ArtBasel Miami (http://miamibeach.artbasel.com/).

Dal 6 al 9 dicembre il gotha dell'arte si trasferirà il Florida, a Miami Beach per vedere, scoprire, avere conferme ed acquistare. 

Per conoscere tutto ciò che avviene nel mondo dell'arte contemporanea.

Le più importanti gallerie, i più grossi collezionisti, i grandi esperti, critici e curatori,
i direttori di musei ed i più famosi giornalisti saranno lì!

E come sempre avviene, intorno all'evento principale, una miriade di eventi collaterali. 
Insomma se ne avete la possibilità, volate a Miami, merita!

domenica 2 dicembre 2012

Frasi rubate 47




"Senza cultura e la relativa libertà che ne deriva, la società, anche se fosse perfetta, sarebbe una giungla. 
Ecco perché ogni autentica creazione è in realtà un regalo per il futuro."

Albert Camus

Altrove - Luogo o Poesia a cura di Beatrice Buscaroli

Apre un nuovo spazio a Catania, e lo fa alla grande!

 

Altrove - Luogo o Poesia

Catania - Catania Art Gallery - Via Galatioto 21
dal 09 dicembre 2012 al 27 gennaio 2013

Con la collettiva Altrove - Luogo o Poesia la Catania Art Gallery inizia l'attività espositiva. Un nucleo di 42 opere, create ad hoc per gli spazi della galleria, affrontano il tema scelto dalla curatrice.
Artisti invitati: Daniela Gullotta, Antonella Cinelli, Pier Giovanni Bubani, Mario Vespasiani, Franco Politano, Ttozoi, Alessandro Cannistrà, Angelo Davoli, Fulvio Rinaldi, Daniela Alfarano, Rosario Leotta, Andrea Chiesi, Simone Pellegrini, Francesco Dossena, Alessandro Busci, Marco Verrelli, Adriano Nardi, Vanni Cuoghi, Marcello Jori, Gianluca Aiolo, Salvo Genovesi, Marta Sesana, Francesca Tulli, Antonello Viola, Cesare Galluzzo, Mario Consiglio, Enrico Lombardi, Giorgio Tonelli, Paolo Collini, Salvatore Alessi, Carlo Pasini, Domenico Grenci, Verdiana Patacchini, Enrico Manera, Silvia Argiolas, Giuliano Sale, Vincenzo Marsiglia, Tamara Ferioli, Roberto Floreani, Sergio Gioielli, Roberto Rampinelli, Giovanna Lentini.
a cura di Beatrice Buscaroli
Catania Art Gallery
Via Galatioto 21
Catania - Sicilia

dal 09-12-2012 al 27-01-2013
vernissage 09/12/2012 ore 17.30
lunedì-sabato 16-20.30; domenica su appuntamento
ingresso libero

DutyGorn | "Growing up"

DutyGorn | "Growing up" 


 

XL Combines | via Montevideo 9 | Milano
Inaugurazione | mercoledì 5 Dicembre dalle 19 alle 22

Entrare nel mondo dell’artista è come entrare in un universo di risonanze. Uso del nero e di colori primari. Chiaroscuri. Le tracce con i pennelli intrisi di acrilico non sono semplici raffigurazioni, sono qualcosa di vero, pulsante. Intense espressioni, volti seducenti, piccole porzioni di corpo svelate. Si sublimano in una definizione di donna che non è più oggetto del desiderio, ma desiderio stesso. Dipinti grandi, che avvolgono la vista. Soggetti che rapiscono lo sguardo. Ed è subito piacere di osservare. Lo stile espressivo e originale dell’artista è una dimensione dove le cromie sapientemente dosate sul bianco della tela accendono sguardi appassionati, raccontano emozioni ed esprimono femminilità. Sono donne raccontate da un talento pittorico che offre una donna accessibile, ma riservata, che non si esibisce, ma si lascia guardare.


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DutyGorn | "Growing up"
Dal 5 Dicembre al 25 Gennaio 2013

Combines | via Montevideo 9 | Milano
Ingresso libero

LO SGUARDO ESPANSO a cura di Bruno Di Marino, Marco Meneguzzo e Andrea La Porta

 
LO SGUARDO ESPANSO
Dal 30 Novembre 2012 al 3 Marzo 2013
Complesso Monumentale del S. Giovanni, Catanzaro.
E' stata inaugurata lo scorso 30 Novembre, e sarà visitabile sino al 3 Marzo 2013 presso il Complesso Monumentale del S. Giovanni, la mostra dal titolo "Lo sguardo Espanso". Organizzata dal Comune di Catanzaro e dalla Fondazione Rocco Guglielmo, la retrospettiva avrà come obiettivo la ricostruzione della storia del cinema d’artista italiano. Ciò verrà fatto attraverso l'indagine del lavoro di oltre cinquanta artisti selezionati dai curatori Bruno Di Marino, Andrea La Porta e Marco Meneguzzo.
La ricostruzione storica partirà dai pionieristici lavori di Ginna e Corra, co-firmatari del Manifesto della cinematografia futurista del 1916, e arriverà alle opere più recenti di giovani autori contemporanei. Di mezzo le sperimentazioni di artisti oramai storicizzati come Angeli, Depero, Munari, Pascali, Patella, Schifano e altri. La mostra renderà omaggio anche a Mimmo Rotella. Al Maestro catanzarese, idealmente legato all’immaginario cinematografico, verrà dedicata una sala in cui saranno esposti alcuni suoi décollages.
Le opere audiovisive degli artisti presenti in mostra verranno poste a confronto con fotografie, installazioni, disegni, dipinti, serigrafie, ecc., in un percorso dalle ambiziose finalità didattiche. Il progetto espositivo verrà infatti integrato da una rassegna di film, una serie di workshop, incontri con gli autori e da una giornata di studi. Queste attività si svolgeranno tra Catanzaro, Soverato e Sant’Andrea Apostolo dello Ionio.

GLI ARTISTI

Franco Angeli – Rosa Barba – Gianfranco Baruchello – Carmelo Bene - Umberto Bignardi – Salvatore Brancato – Anton Giulio Bragaglia – Sylvano Bussotti – Francesco Cangiullo - Cioni Carpi – Leonardo Carrano – Claudio Cintoli – Fortunato Depero – Francesco Di Cocco – Ra Di Martino – Giosetta Fioroni – Flatform – Rosa Foschi – Nato Frascà – Gianini e Luzzati – Arnaldo Ginna – Paolo Gioli - Andrea Granchi – Thorsten Kirchhoff – Ugo La Pietra – Silvio e Vittorio Loffredo – Virgilio Marchi – Fabio Mauri – Arcangelo Mazzoleni – Davide Mosconi – Bruno Munari e Marcello Piccardo – Magdalo Mussio – Ugo Nespolo – Pippo Oriani – Pino Pascali – Luca M. Patella – Gianni Pettena – Daniele Puppi – Enrico Prampolini – Paola Salerno – Michele Sambin – Mario Schifano – Roberto Lucca Taroni – Gianluigi Toccafondo – Danilo Torre - Franco Vaccari – Luigi Veronesi – Virgilio Villoresi – Debora Vrizzi – Zapruder.
Con un omaggio a Mimmo Rotella.


INFO E ORARI

Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 20.00 – ingresso gratuito
Complesso Monumentale del San Giovanni
Piazza Giuseppe Garibaldi, Catanzaro

catalogo: Silvana Editoriale, 300 pagine (ca.) in italiano e in inglese


PROGETTO E SOGGETTI
Progetto integrato di sviluppo regionale "Arte contemporanea in Calabria"
Primati italiani. Dal Futurismo a Fontana, da Rotella ai giorni nostri: due progetti per Catanzaro 2012-2013.

Realizzato con il finanziamento di eventi di arte contemporanea:
POR CALABRIA FESR 2007/2013 "L I 5.2.2.4 - Azioni per lo sviluppo dell'arte contemporanea in Calabria.

Capofila: COMUNE DI CATANZARO

Ente Attuatore: FONDAZIONE ROCCO GUGLIELMO

Soggetti firmatari: Fondazione Imes di Catanzaro, Università degli Studi Magna Grecia, Istituto d'Arte di Squillace, Comune di Soverato, Comune di Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, Fondazione Cefaly, Fondazione Mimmo Rotella e Cineteca della Calabria.

Partner Culturali: la Cineteca Nazionale di Roma, la Cineteca di Bologna,la Cineteca Italiana di Milano e la Fondazione Mimmo Rotella.

ADRIANO CAMPISI Frammenti di un canto

ADRIANO CAMPISI
Frammenti di un canto


 

opening: martedì 4 dicembre ore 18.00
Dopo l'esperienza autunnale al Castello di Rivara – Centro d’Arte Contemporanea con la mostra personale “Frammenti di un canto”, la galleria franzpaludetto presenta nel suo spazio torinese una selezione di opere di Adriano Campisi.

L’artista prende in prestito elementi decorativi dell’architettura classica con i quali costruisce dettagli di scenografie all’interno dello spazio. Una cura particolare è riposta nell’accostamento dei materiali scelti. Le tele di diverse dimensioni sono arbitrariamente rivestite di tessuti damascati pregiati o di cemento da cantiere, rasato e spatolato. Sui telai sono disposti a loro volta calchi di marcapiani (i moduli comunemente usati in architettura per decorare le facciate dei palazzi e definire i piani in altezza) realizzati in gesso e finemente profilati. Queste mini-porzioni architettoniche rivelano, in sezione, la plasticità estetica del gesso congelando l’attimo in cui la materia viva si addensa e diventa forma.

La stabilità delle composizioni create da Campisi è impeccabile eppure la visione che si ferma su ciascun dettaglio è inquieta. Copie di vasi, bianchissimi o neri, e altri oggetti sembrano dimenticati, forse solo appoggiati, sui finti marcapiani o sui frammenti di telai. Vasi e oggetti trovano posto su questi altari a parete e si caricano di un’aurea mistica. Nella dimensione in cui sono collocati, in angoli troppo alti o in equilibri troppo precari, simulano sacri arredi di una cerimonia, irraggiungibili e intoccabili.

quando: 4 dicembre 2012 – 12 gennaio 2013;
mar - sab 15 – 19 o su appuntamento

dove: franzpaludettotorino
via stampatori 9 (piazzetta viglongo)
10122 torino

Alessandro Sau | Practice of resilince


Alessandro Sau | Practice of resilince

a cura di scatolabianca

04.12.12 - 10.01.13


opening 4 dicembre ore 18.00


scatolabianca(etc.)

Via Ventimiglia, angolo Via Privata Bobbio

Milano



scatolabianca inaugura la sua prima esposizione personale nella sede milanese scatolabianca(etc.).


Attraverso l’uso di differenti media - disegno, video, installazione, scultura e presenze di organismi animali - Alessandro Sau sviluppa una ricerca che parte da immaginari provenienti dalla sua infanzia e moltiplicati con l’analisi dei comportamenti e delle mutazioni. Un processo in costante e ossessiva trasmigrazione che abbisogna di un’articolazione di movimenti sviscerati in una sorta di fuga strutturata in sintonia con una precisa poetica artistica che vive di corrispondenze tra la vita dell’opera e la vita dell’artista. Una meccanica intellettuale che svela una narrazione che si svolge tra paradossi e incongruenze insinuandosi, tra coloriture e dissonanze, in una forma di resilienza sottile, un modo delicato e leggero di trasmettere inquietudine e spaesamento.


È in questo spazio intermedio saturo di trasformazioni, contaminazioni e organicità dell’opera pulsante che l’arte di Sau si manifesta, sempre sul bilico della soglia tra temporalità e corrispondenza, tra emersi e proposte, tra staticità e movimento. Nella pratica artistica del giovane artista le reliquie dei Santi sono sostituite dalle figure di Biancaneve e dei Sette Nani, provocando uno spiazzamento e una dicotomia schizofrenica con un passaggio di cui solo l’opera d’arte è capace, trasformando il soggettivo in collettivo, il privato in pubblico. Erotismo e distruzione espressi dalla figura mito di Biancaneve, la cui immagine è fagocitata lentamente dall’esistenza della lumaca, o i Nani contaminati dalle api, sono rappresentazione del bilico, della duttilità, della dicotomia tra sacro e profano, volontà e rappresentazione, organico e inorganico, quiete e moto. I singoli fermo immagine del video riconducono a un universo visivo molto vicino a quello di un’antica mitologia dell'immagine che oggi si pensa, il mondo mass-mediatico abbia perso o quantomeno modificato.


Si riscontra in PRACTICE OF RESILIENCE un concetto di resilienza intesa come meccanismo di andato e ritorno costante, quindi messo in atto sia dagli esseri viventi - topi, api, lumache - o rivoltando il processo, le opere stesse, ospiti attive e passive del materiale sedimentato dagli animali. Per resilienza s’intende la capacità di adattamento, la potenza di comprendere la bellezza della trasformazione, di cogliere il senso del divenire come un processo vitalistico dell’errore nella sua capacità di espandere il senso ad altre residualità e altre imperfezioni. Il rischio affascinante è quello di rimanere intrappolati in un limbo, lo stesso in cui Sau colloca le sue immagini sottoposte all’entropia della vita e all’esistenza degli organismi con i quali le fa entrare in contatto fisico. Rischio che l’artista aiuta a plasmare attraverso la perdita di soggettività, l’accettazione di un abbandono necessario e ricercato, rilassatezza verso un paradigma che non ha passato, presente o futuro, ma abita in quello spazio privilegiato che solo l’arte può abbordare attraverso una graduale trasposizione e intima quanto estroversa e mentale inclusione.


L’immaginario non vi è dato più di quanto lo sia il reale: esso è un misto, un nodo che forse non sarà mai definitivamente spezzato; in altre parole, come il reale non è immediatamente dato, così l’immaginario non è totalmente immaginario, separato dal reale. Tutto si è mescolato.

Mikel Dufrenne, Estetica e Filosofia, Marietti, Genova 1989


scatolabianca m.c.




* Alessandro Sau, Cagliari, 1981*


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scatolabianca

Comitato Scientifico: Martina Cavallarin - Federico Arcuri - Roberta Donato - Gianni Moretti



sabato 1 dicembre 2012

BIANCA feat. MARS a Palermo

Fantastico! insieme agli altri, tutti meritevoli, trovo anche il duo Foschini|Iacomelli, ovvero i Koroo! da vedere!!!



BIANCA feat. MARS




Pierluigi Antonucci
Marco Bonafè

Lorenza Boisi
Klodin Erb
Foschini | Iacomelli
Angelo Mosca
Katrin Plavcak
Emmanuel Van der Meulen
Michele Tocca





&




Maurizio Bongiovanni
Jacopo Casadei
David Casini
Manuele Cerutti

Valentina D'amaro
Lucia Leuci
Ivan Malerba
Luca Trevisani

T-yong Chung





Bianca Arte Contemporanea è lieta di presentare il group show
Bianca feat. Mars


Un confronto nato dalla collaborazione della galleria Bianca di Palermo con lo spazio no-profit Mars di Milano.

Opening Venerdì 14 DICEMBRE 2012 | 18:30





BIANCA ARTE CONTEMPORANEA
NUOVA SEDE VIA NICOLO' GARZILLI 26

Bianca Arte Contemporanea


Via Nicolò Garzilli 26
90141 Palermo


dal 14 dicembre 2012 al 23 febbraio 2013

dal mer. al sab. dalle 16:00 alle 19:30


mail to: info@galleriabianca.com


Frasi rubate 46




"Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista."
 
San Francesco d'Assisi

Novembre batte ottobre: + 999 visite... ovvero 19740 grazie!



Lo scorso ottobre mi sono felicitato ed ho ringraziato tutti voi per il numero record di visitatori di questo blog, ben 18741. 
Ora, novembre si è appena concluso. 
Considerando che tra l'altro, l'undicesimo mese dell'anno ha anche un giorno in meno, 
comunicarvi che i visitatori di questo mese, sono stati 19740, 
mi obbliga a ringraziare ancora una volta tutti voi per l'attenzione. 
Sinceramente quindi un solo anzi, 19740 grazie!

Ancora una volta onorato di esserci... dove? Nel comitato scientifico del Premio ARTGALLERY



Ormai giunto alla 4° edizione, il Premio ArtGallery, quest'anno si presenta al pubblico in una nuova veste ed in una nuova sede... per saperne di più andate su http://www.associazioneartgallery.org .
Anche quest'anno, gli organizzatori, hanno deciso di avvalersi del sottoscritto... ed io, ancora una volta, sono onorato di esserci!