Bello ed interessante, come sempre del resto, il nuovo articolo di Chiara Canali sul suo blog ( http://artco.blogosfere.it/ ). Da leggere con attenzione!
Arte Fiera 2012: focus sull'arte moderna e contemporanea
Le opere d'arte continuano ad essere un bene rifugio in un mercato da 1,4 miliardi a due velocità. Brilla il contemporaneo, arranca il segmento moderno. Le previsioni dei galleristi nel Focus 2012 di Nomisma e Lum per Arte Fiera 2012.
Secondo la sintesi dell'istituto OMBA, l'arte continua ad essere un bene rifugio capace di proteggere dall'inflazione. Un investimento sicuro, che nel complesso assicura buoni risultati in termini di rischio e di rendimento, anche se il mercato internazionale e nazionale si muove a due velocità.
Sfidando la crisi a Arte Fiera, rassegna internazionale d'arte contemporanea nei padiglioni di BolognaFiere dal 27 al 30 gennaio 2012 si riuniscono per quattro giorni 150 gallerie nazionali e internazionali per incontrare collezionisti provenienti da tutta Europa.
Alla vigilia della grande kermesse la notizia è che il segmento dell'arte contemporanea, capace di resistere alla crisi con un tasso di rendimento medio annuo che negli ultimi 16 anni si è assestato sul 4,65%, superiore al 4,06% registrato dall'oro.
I dati vengono da un'anticipazione del Focus 2012 dell'Osservatorio del centro di studi economici Nomisma e dell'Università Lum Jean Monnet (OMBA), la cui presentazione ufficiale è prevista domenica 29 gennaio alle ore 11 presso BolognaFiere, conferma che l'acquisto dell'opera di un artista contemporaneo garantisce una remunerazione migliore (+ 3,39% all'anno, a partire dal 2006) rispetto a un'abitazione in una grande città italiana (+1,68%) o all'investimento in titoli azionari (+0,69%).
Nel suo complesso il mercato dell'arte, che in Italia genera un volume d'affari di quasi 1,4 miliardi prodotti per il 43% dal segmento moderno e contemporaneo, risente della crisi economica.
Nella seconda parte del 2011 le performance delle più importanti case d'asta, da Sotheby's a Christie's, non hanno brillato. Il numero dei lotti è sceso drasticamente dagli 836 del primo semestre ai 617 della seconda parte dell'anno. Una riduzione provocata principalmente dalla perdita di appeal dell'arte moderna, a differenza del segmento contemporaneo, che è riuscito a mantenere pressochè invariate anche le performance di vendita, sopra la quota dell'80%. Contemporaneamente è diminuito il giro d'affari delle aste italiane.
Per quanto riguarda le prospettive per il 2012, da una indagine realizzata tra gli intermediari professionali presenti ad Arte Fiera, emerge la previsione di una tenuta o di una lieve diminuzione del giro d'affari e di una sostanziale stabilità dei prezzi. L'arte moderna potrebbe tenere le posizioni o accusare contrazioni per oltre il 75% degli intermediari interpellati, solo per l'arte contemporanea alcuni (4,8%) si spingono a prevedere un forte aumento delle vendite. Aspettative che non sembrano per ora modificare il comportamento sui prezzi, previsti dalla maggioranza dei galleristi stabili o in aumento.
Nessun commento:
Posta un commento