RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
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martedì 1 marzo 2016

6 VISIONI a cura di Ivan Quaroni



6 VISIONI

a cura di Ivan Quaroni

Silvia Argiolas, Elena Monzo, Ester Pasqualoni,
Carlo Alberto Rastelli, Tommaso Santucci, Serena Zanardi

Desenzano del Garda – dal 21 Febbraio al 1 Maggio 2016

Leonardvs presenta 6 VISIONI, una mostra collettiva che nasce dall’idea di offrire uno spaccato dell’Arte Contemporanea in Italia oggi. Tutti under 40 gli Artisti selezionati per questo evento.

6 Artisti, 6 modi diversi di intendere l’Arte, di fare ricerca ed esprimersi. Nessuna attinenza tecnica in queste 6 visioni slegate tra loro nella totale libertà espressiva che ciascun Artista ha scelto per il suo percorso formativo ed espressivo.

Sarà Ivan Quaroni, critico attento e stimato nel fermento della giovane Arte, a spiegare e mettere in relazione l’Opera di questi  Artisti.

Espressionista e introspettivo il lavoro di Silvia Argiolas, cagliaritana classe 1977, che interviene direttamente sulla carta e sulla tela, senza usare bozzetti ed assecondando fermento e sensazioni del momento. Molti dei suoi personaggi rispecchiano la sua persona, quasi a rubarle l’identità. Questo le permette di essere parte integrante della narrazione e il dipingere diventa per lei una sorta di psicoanalisi.

Nata nel 1981 arriva da Brescia Elena Monzo. Ricca delle esperienze maturate nei suoi soggiorni in Asia e Medio Oriente, nel suo lavoro i temi ricorrenti sono la società effimera e le figure femminili, che vengono descritte in ogni loro ossessione, tra cura dei dettagli e bisogno  di riflettere un’immagine perfetta. Lo scopo dell’Artista è quello di sottolineare la decadenza della società attuale totalmente basata su regole estetiche. I mezzi espressivi sono i più diversi, dal colore acrilico, alla matita, dal make – up al glitter.

Romana di nascita e sestrese di adozione Ester Pasqualoni, classe 1980, è la minimalista del gruppo. Volumi e profondità, colori e riflessi. È in queste dimensioni che si sviluppa l’universo emozionale del suo lavoro. Spazi chiusi e definiti che esplodono perdendo i loro confini fisici agli occhi di chi si sofferma ad osservarli, di chi li penetra intraprendendo un viaggio in queste piccole galassie, scoprendone la profondità, il susseguirsi di angoli remoti che aprono la visuale su successivi livelli, spazi, ritorni di memoria.

Carlo Alberto Rastelli, nato a Parma nel 1986, nella sua pittura affronta e rivisita due tematiche classiche nel mondo dell’Arte: la ritrattistica e il paesaggio. Sono ritratti le Opere scelte per questa Mostra. Deformazioni quasi caricaturali dei volti, contratti in smorfie innaturali e trattati con una pittura iperrealistica, caratterizzano le sue creazioni dove gli amici di sempre fanno da modelli diventando figure grottesche ed allucinate.

Il vissuto personale, i pensieri e le emozioni di Tommaso Santucci, pisano classe 1981, sono la materia prima delle sue opere.  Apprezzato e riconosciuto anche a New York, Lugano e in Francia, si esprime prevalentemente usando la biro nera, pennarelli e gessetti.  Legno e cartone, pezzi di scotch di carta e materiale di vario genere, talvolta recuperato o semplicemente incontrato per strada, al mare, sono le lettere del suo alfabeto espressivo. Composizioni, assemblaggi e tele da lui costruite diventano i ” contenitori del suo vissuto”.

Saranno sculture le Opere di Serena Zanardi presenti in Mostra. Genovese classe 1978, poliedrica Artista abile nel dialogo attraverso scultura e media diversi come fotografia, installazione, video e pittura. E’ nella continua ricerca dell’interiorità dei suoi soggetti che si sviluppa la sua opera. Persone e natura sono gli elementi che indaga da sempre con profondità, calandosi nelle emozioni che questi soggetti le suggeriscono, vivendoli realmente nel quotidiano e riproponendo nelle sue Opere l’essenza che ne estrae e che si materializza nelle sue sculture. Non mancano spunti pittorici, inevitabili scenografie che diventano contenitori, confini, cornici di una sensazione.

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