RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 25 ottobre 2013

Ciao Andrea... R.I.P.

Andrea Brambilla in arte Zuzzurro


Ero poco più che bambino. Con la mia famiglia trascorrevamo l'intera estate a Rapallo. 
Mia sorella, più grande di me di qualche anno, frequentava un gruppo di amici. Allora si diceva la "compagnia". Stava insieme a Nando che possedeva un vecchio trench e che indossava spesso in caso di pioggia.
Negli amici della compagnia, c'era anche un acerbo Nino Formicola, che si inventò una rassegna di cabaret all'Auditorium delle Clarisse. 
Vennero cabarattisti da più parti. Beruschi, Gianfranco D'Angelo e tanti altri, alcuni ancora oggi famosi, altri quasi dimenticati. Fra questi venne anche una coppia: Fosco e Andrea... Ricordo una serie di battute cariche di doppi sensi "sul mio ghepardo" che allora trovavo esileranti. Poi questa coppia "scoppio" e se ne formò una nuova, Nino e Andrea. Da lì a poco trovarono la loro nuova carta di identità in Gaspare e Zuzzurro... "Clopiti, clopiti... gnnneeek" o "ce l'ho qui la brios" divennero dei clichè in bocca di tutti.
Quel trench indossato per anni su i tanti palcoscenici calpestati da Andrea Brambilla era quello "rubato" in amicizia, quasi per scherzo, a Nando. Ciao Andrea, fatti forza Nino.

1 commento:

  1. delicato, spensierato e stupendo pensiero. Espressione di grande affetto.Questo è quello che ci vuole per ricordare chi non c'è più , ma rimane dentro per sempre.

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