RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
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martedì 19 aprile 2016

Jan Fabre. Spiritual Guards

Solo pochi giorni fa vi comunicavo della "presenza" di Jan Fabre a Firenze... ora la comunicazione relativa alla mostra che si inaugurerà il prossimo 14 maggio...
 
 
 
 
Jan Fabre. Spiritual Guards
 
Forte Belvedere
via San Leonardo, 1, 50125 Firenze

Sabato 14 maggio dalle ore 16:00 alle ore 19:30

La grande mostra Jan Fabre. Spiritual Guards, promossa dal Comune di Firenze, si sviluppa tra Forte di Belvedere, Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria.
Si tratta di una delle più complesse e articolate mostre in spazi pubblici italiani realizzata dall’artista visivo, creatore teatrale e autore fiammingo.
Con l'anticipazione del 15 aprile, ben due sculture in bronzo di Fabre sono già entrate a far par parte – temporaneamente - di quel museo a cielo aperto che è Piazza della Signoria. Searching for Utopia, bronzo di eccezionali dimensioni, è posto in dialogo con il monumento equestre di Cosimo I, capolavoro rinascimentale del Giambologna; The man who measures the clouds (American version, 18 years older), si è innalzato sull’Arengario di Palazzo Vecchio, tra le copie del David di Michelangelo e della Giuditta di Donatello.
Sono inoltre già visibili in Palazzo Vecchio una serie di sculture in connessione con gli affreschi e i manufatti conservati in alcune sale del percorso museale del palazzo, in particolare quelle del Quartiere di Eleonora, insieme alla Sala dell’Udienza e alla Sala dei Gigli. Tra le opere esposte anche un grande mappamondo (2.50 m di diametro) rivestito interamente di scarabei dal carapace cangiante, la cui forma e dimensione dialoga perfettamente con il celebre globo conservato nella Sala delle Mappe geografiche, opera cinquecentesca di Ignazio Danti.
Il 14 maggio aprirà la mostra al Forte Belvedere, dove tra i bastioni e la palazzina saranno presentate circa sessanta opere in bronzo e cera, oltre a una serie di film incentrati su alcune storiche performance dell’artista.
Le curatrici Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti, hanno scelto il Forte di Belvedere come nucleo tematico dell’esposizione, per le sue caratteristiche spaziali e storiche.
Una fortificazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma anche per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine. Un luogo di difesa dall’esterno e dall’interno quindi, che suggerisce un percorso attraverso gli opposti di cui l'esistenza umana è composta. Controllo e abbandono, ma anche bisogni e desideri contrapposti come quelli di protezione armata e di slancio spirituale, così profondi e radicati da condizionare le forme architettoniche e la configurazione dello spazio naturale. Soprattutto qui al Forte Belvedere, dove è evidente la necessità di fortificarsi nella consapevolezza di restare pur sempre indifesi.

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