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venerdì 8 aprile 2016

Ancora a proposito di Ugo Nespolo a Pisa




Mentre a Milano infuria la febbre dell'arte (Miart, musei, gallerie eventi ect. ect.) sul fronte pisano fervono i preparativi della grande mostra dedicata a Ugo Nespolo (vedi anche http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2016/04/nespolo-pisa-unanteprima.html).

Ricapitolando, la mostra, patrocinata dal Comuni di Pisa e Regione Toscana, avrà luogo in Santa Maria della Spina - Pisa, dal 28 maggio al 31 luglio 2016, sarà curata da Riccardo Ferrucci (di seguito pubblico la sua riflessione su questo evento), coordinata dall'Arch. Luca Masi ed organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo con il supporto del C.R.A.

Una mostra evento che di fatto anticipa tutte le altre che vedranno protagonista l'artista torinese, in diverse città italiane e del resto del mondo, da San Pietroburgo a Milano, da Shangai a Roma passando per la sua amata Torino...


Riccardo Ferrucii, curatore della Mostra


Ugo Nespolo : viaggio a Pisa

Il viaggio pisano di Ugo Nespolo era già scritto nelle cose;  il suo approdo nella suggestiva Chiesa della  Spina con una serie di opere selezionate diventa l’anticipazione di un altro intervento  che sta realizzando per la facciata dello spazio espositivo San Michele degli Scalzi, dove verranno collocate quattro grandi decori murali che si richiamano per  stile e  colori al murale di Keith Haring. Due degli autori contemporanei più originali lasciano una propria testimonianza a Pisa in un dialogo ravvicinato tra passato e futuro, tra storia e fantasia.
Keith Haring ha detto  : «Fra i pochi, pochissimi artisti che meritano rispetto qui in Italia, indico volentieri Ugo Nespolo, perché è il più intraprendente, il più fantasioso, il più originale. E poi perché mi pare l'unico ad aver compreso come un'immagine, al pari della pagina di un romanzo, può raccontare qualcosa di importante e di emozionante. Con la sola differenza, rispetto ai libri, che questa spesso è a colori…»…
In realtà il grande racconto pittorico di Nespolo diventa una delle esperienze più innovative dell’arte contemporanea italiana, un viaggio lirico e onirico che attraversa la storia dell’arte e diventa icona del made in italy nel mondo.
Ugo Nespolo nelle sue installazioni, nelle sculture, nel cinema sperimentale , nella pittura ha sempre seguito una propria strada, delineando un mondo poetico tra più significativi ed illuminanti di questa epoca. Ogni elemento ed ogni tassello diventa parte di un tutto, di un viaggio tra più affascinanti sviluppatisi in Italia.  A Firenze una sua grande mostra al Museo del Bargello aveva già lasciato un ricordo forte del suo confronto con l’arte toscana e adesso il suo lavoro proposto nel magico contenitore della Chiesa della Spina diventa il suo modo personale di rileggere la storia dell’arte, di incontrare i maestri dell’arte da Nicola ad Andrea Pisano.
Confessa  l’artista . “ Deve pur esserci una sorta di  tragicità anche nel gioco che io ho sempre messo in atto, di portare un elemento di dubbio ironico alla modernità”. In effetti la sua arte colorata e felice nasconde ferite segrete ed una tragicità sotterranea che la rende sacra e quasi immortale.
Come ci suggerisce il Palomar di Italo Calvino : “ Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose, – conclude – ci si può spingere a cercare quel che c'è sotto. Ma la superficie delle cose è inesauribile.” E’ questa la straordinaria scoperta fatta da Ugo Nespolo con il suo viaggio infinito ed inesauribile nella stagione dell’arte contemporanea.                                   
Riccardo Ferrucci
                 

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