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venerdì 17 gennaio 2014

LE STATUE CALDE. Scultura - corpo - azione, 1945 - 2013



LE STATUE CALDE. Scultura - corpo - azione, 1945 - 2013

A cura di Simone Menegoi
Museo Marino Marini - Firenze
20 Gennaio – 8 Marzo 2014


Disegni/istruzioni: Marco Mazzoni
Attivazione delle opere a cura di FOSCA


Inaugurazione sabato 18 gennaio 2014, ore 19.00 con una performance di Franz Erhard Walther

Il museo Marino Marini inaugura sabato 18 gennaio 2014 la mostra Le statue calde. Scultura – corpo – azione, 1945-2013, a cura di Simone Menegoi con l’assistenza curatoriale di Barbara Meneghel. La mostra fa parte del ciclo EARLY ONE MORNING, programma espositivo dedicato al tema della scultura e della sua interpretazione dagli anni Sessanta ad oggi, ideato e curato da Alberto Salvadori, direttore artistico del Museo.

Le statue calde indaga il rapporto fra scultura, corpo e azione nel secondo dopoguerra, concentrandosi principalmente sull’arte italiana. Cerca di mettere a fuoco due idee fra loro complementari: da un lato, la scultura che si fa estensione del corpo; dall’altro, il corpo che si fa scultura.
In mostra, opere realizzate nell’arco di quasi settant’anni da artisti di almeno tre generazioni diverse: Alis/Filliol, Monica Bonvicini, Claudia Castellucci, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, Ugo La Pietra, Eva Marisaldi, Marcello Maloberti, Piero Manzoni, Giovanni Morbin, Bruno Munari, Gianni Pettena, Marinella Pirelli, Michelangelo Pistoletto, Franz Erhard Walther, Gilberto Zorio, Italo Zuffi. Sono opere create con l’intento di essere manipolate. Opere su cui camminare e su cui sedersi, da impugnare e da sollevare, da indossare e perfino da prendere a calci.
Le opere esposte sembrano invocare un ambito disciplinare a sé stante. All’idea tradizionale di scultura come oggetto autosufficiente e offerto alla contemplazione, oppongono la partecipazione attiva dello spettatore. Alla volatilità delle performing arts oppongono la persistenza dell’oggetto-scultura. All’utilitarismo del design oppongono una finalità estetica e ludica.
Una panoramica completa degli artisti e delle opere pertinenti a questa idea di “scultura performativa” non è negli obiettivi della mostra. Si è scelto di procedere per campionature, per esempi, per punti essenziali.
Le ricerche italiane dialogano con quelle internazionali: le affinità, le filiazioni, i legami fra le une e le altre sono molto fitti. A titolo di esempio di questi rapporti, sono state incluse nella mostra due opere seminali di Franz Erhard Walther, artista tedesco nato nel 1939 la cui opera di scultore (oggetto, negli ultimi anni, di una vera e propria riscoperta a livello internazionale) si articola interamente intorno al rapporto fra corpo, spazio e gesto.
Laddove sia possibile, tutte le opere destinate all’uso sono effettivamente manipolabili dagli spettatori. Di alcuni pezzi storici e particolarmente fragili (Devecchi, Manzoni, Pistoletto, Walther) sono presentate copie da esposizione, autorizzate dagli artisti o dai loro archivi, che possono essere adoperate. Solo in determinati casi i lavori sono esposti come “normali” sculture, eventualmente accompagnate dalla documentazione relativa al loro uso (o al limite rimpiazzate da essa).
Un asciutto “manuale di istruzioni” per l’uso delle opere, illustrato da disegni del performer e artista Marco Mazzoni, sarà a disposizione dei visitatori. Inoltre, in alcuni momenti della mostra, le opere saranno attivate da performer del collettivo artistico FOSCA.

La mostra è stata preceduta da una serata di performance (13 dicembre 2013) ad opera di Alis/Filliol, Claudia Castellucci e Italo Zuffi, centrate sull’idea del divenire scultura del corpo. Anche l’inaugurazione del 18 gennaio sarà accompagnata da una performance: Franz Erhard Walther mostrerà come interagire con due opere storiche del suo repertorio, un elemento della 1.Werksatz (1963-69) e Schreitsockel (1975).


Evento realizzato nell'ambito del progetto regionale Toscanaincontemporanea 2012
The event is organized as part of the regional project Toscanaincontemporanea 2012

Informazioni / Information: Museo Marino Marini
Firenze, Piazza San Pancrazio - tel.+39 055.219432
e.mail: info@museomarinomarini.it - www.museomarinomarini.it
Orario: dalle 10 alle 17, chiuso la domenica e il martedì
Hours: from 10 a.m. to 5 p.m., closed on Sundays and Tuesdays

Ufficio stampa Museo Marino Marini /Press Office: Davis & Franceschini
tel.+39 055.2347273 – fax +39 055.2347361
e.mail: davis.franceschini@dada.it - www.davisefranceschini.it


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