RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 31 gennaio 2014

METROPOLIS mostra personale di Annalisa Fulvi



METROPOLIS 
mostra personale di Annalisa Fulvi

1-23 febbraio 2014
Galleria dell'Ombra 
Via Nino Bixio 14/a, 25122 Brescia


Annalisa Fulvi mette le mani sulla metropoli che muta pelle. Prende cioè possesso dei "lavori in corso" per svelarci le aree urbane che si muovono e si trasformano demolendo parzialmente il passato per poi ricostruirsi; occupando nuovi spazi per potersi rigenerare.
Ogni sua osservazione è il principio di una libera pittura architettonica dove edifici, ponteggi, nuclei abitativi si allineano, affiancano, sovrappongono delineando superfici, geometrie, incompiutezze, vulne
rabilità.
Ogni quadro dipinto da Annalisa e poi decorato con una varietà di "pattern" dall'impatto Optical, è un paesaggio nel cuore o ai margini della città; una messinscena strutturale che ingloba con impeccabile gusto estetico e rigore segnico prospettive inusuali, sperimentazioni astratte, pennellate gestuali, trasparenze, colori fluo mutuati dalla Pop Art, oggetti seriali che si librano nell'aria innescando effetti "magrittiani".
A prendere forma e sostanza (metaforizzando le nostre insicurezze, precarietà, difficoltà a relazionarci con gli altri individui contemporanei) sono le cicatrici di un passato urbano che non vuole farsi dimenticare ("La storia si ripete") ma al tempo stesso declina l'oggi e il domani ("Il paesaggio del passato nel presente e nel futuro"); l'inaspettato squarcio di una natura che esorcizza il ferro e il cemento ("L'incantesimo del lago"); l'alternarsi continuo di equilibri e squilibri ("Impalcature in transito"); la standardizzazione ingegneristica ("Ormai è questione di routine"); il camaleontismo delle costruzioni ("Architetture nomadi"); la trasmissione/ricezione delle onde elettromagnetiche ("L'antenna magica").
 
Stefano Bianchi

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