RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
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venerdì 1 aprile 2016

“SECRETUM” DI ELISA ZADI A VILLA CARUSO BELLOSGUARDO Marco Palamidessi presenta l'inedita installazione dell'artista

Questo è il post n° 5000 di questo Blog. 
Un traguardo importante per una piattaforma che non è una testata giornalistica nè un magazine on-line ma solamente una raccolta di notizie, pensieri e considerazioni spesso personali.
Il fato ha voluto che questo post parli di una giovane artista che ritengo essere molto interessante, Elisa Zadi; ed un giovane curatore "alquanto indaffarato": Marco Palamidessi...

“SECRETUM” DI ELISA ZADI A VILLA CARUSO BELLOSGUARDO
Marco Palamidessi presenta l'inedita installazione dell'artista


Dopo il successo di critica e di pubblico riscosso con la “Cara Enfanta”, l'installazione pittorica interattiva presentata in anteprima nazionale presso il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Elisa Zadi si propone con un'altra impresa performativa, stavolta scultorea, intitolata “Secretum” e curata da Marco Palamidessi. La preziosa occasione sarà, nel contesto della rassegna Biblioart, la nuova tappa di “Vitamine - tavolette energetiche”, il progetto itinerante che raccoglie 466 opere di piccolo formato (10×15 centimetri) provenienti dal prestigioso Archivio Carlo Palli di Prato. Domenica 3 aprile, dalle 15 alle 19, presso Villa Caruso-Bellosguardo, nel Comune di Lastra a Signa, verrà inaugurata la mostra a cura di Laura Monaldi, alla presenza di Carlo Palli, del Sindaco Angela Bagni e dell’Assessore alla Cultura Stefano Calistri, nonché dei curatori, direttori di musei, performer e musicisti. “Secretum” è un'installazione scultorea interattiva che, ispirata all'archetipo dell'oracolo, si presenta composta da due elementi-colonna che si fronteggiano, enigmatici e solenni; queste strutture, di differenti altezze, hanno la forma di piramidi tronche, che volutamente rimandano alle strutture degli antichi obelischi. La colonna più bassa costituisce il piedistallo di un vaso in terracotta, contenente i galbuli, frutti tondeggianti del cipresso, albero pilastro fra la terra e il cielo, pianta simbolo dell'immortalità che nella Grecia antica era associata ad Apollo e Artemide. L'altra colonna, più alta, costituisce il corpo dell’oracolo vero e proprio: sostiene una scultura bronzea, che ritrae il volto di una Dea misteriosa, e ha per basamento quattro piedi di leone in terracotta, metafora della forza divina. Nella parte alta del piedistallo troviamo un braccio di legno che si articola in due mensole, su cui sono accese due candele a illuminare il volto-scultura dell’oracolo, posto a testimoniare l'evento e soprattutto la reazione di ogni spettatore al momento del responso. Ponendosi come tramite fisico fra l'interiorità dell'uomo e il suo desiderio di realizzarsi, quest'oracolo poggia su un basamento diviso a metà, con una parte dedicata alla risposta affermativa ed una a quella negativa. Solo interagendo con l’installazione, prima raccogliendo il galbulo prescelto dal vaso e poi transitando lentamente verso l’oracolo, inserendo con la pigna la domanda interiore nella fessura che si trova a metà colonna, il consultante avrà, come davanti ad una sorta di “bocca della verità”, un responso chiaro e immediatamente visibile. Se l'ambiguità delle risposte degli oracoli era un tempo la loro caratteristica principale e costante, la peculiarità di questo oracolo contemporaneo è di pronunciare un vaticinio che potrà essere soltanto positivo o negativo per ciascuna domanda intimamente posta. “Conosci te stesso” è, anche stavolta, l'esortazione ad indagare e indagarsi sul senso profondo dell'esistenza. Il segreto è ciò che rimane, ciò che vive tra noi e l'oracolo, lo specchio invisibile del nostro destino.
Un particolare ringraziamento va a Claudio Palamidessi e Alfredo Quaranta per il loro prezioso contributo nella realizzazione di “Secretum”.

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