Queste sono le iniziative che apprezzo ed approvo! peccato non poterci essere (inauguro a Milano... vedi: http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2010/11/11-dicembre-2010-30-gennaio-2011-da.html
MICHAEL CRAIG-MARTIN ARTISTA DI FAMA INTERNAZIONALE E MENTORE DI DAMIEN HIRST AGLI INCONTRI DEL CENTRO ARTI VISIVE.
Mentre il teschio tempestato di diamanti della super star dell’arte contemporanea Damien Hirst attrae folle di visitatori a Palazzo Vecchio , il suo mentore e insegnante, l’artista Michael Craig-Martin terrà un seminario a Pietrasanta nel chiostro di S.Agostino sabato 11 dicembre alle ore 11:30, prima di recarsi in visita alla mostra di Firenze ( dove visiterà anche l’antologica di Bronzino a Palazzo Strozzi).
Michale Craig-Martin – che parteciperà all’attività didattica del Centro Arti Visive - è sicuramente uno dei principali protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, reduce da una serie di prestigiose mostre tra le quali quella dell’Irish Museum of Modern Art, al Kunsthaus di Bregenz e quella alla British School di Roma con catalogo curato da Richard Long.
I seminari promossi dal Centro Arti Visive in collaborazione con il Comune di Pietrasanta e l’Accademia di Belle Arti di Carrara hanno lo scopo d’indagare i vari aspetti dell’arte contemporanea attraverso l’esperienza dei protagonisti, promuovendo allo stesso tempo il territorio creando un circuito di illustri presenze artistiche internazionali.
Michael Craig-Martin, , è nato a Dublino nel 1941 e si è formato negli Stati Uniti, studiando Belle Arti alla Yale University con insegnanti come Joseph Albers, per ritornare in Inghilterra alla metà degli anni ’60, diventando immediatamente una delle figure chiave della prima generazione degli artisti concettuali britannici.
I suoi lavori scultorei in quegli anni segnano un nuovo percorso nella sperimentazione concettuale dell’arte plastica, legandosi ai principi minimalisti e facendo uso di materiali “casalinghi” poveri – ormai storica la sua opera An Oka Tree (1973).
L’attività creativa è sempre stata accompagnata da un’intensa elaborazione teorica, che ha prodotto numerosi scritti.
A questa si è abbinato un percorso d’insegnamento con metodologie innovative, iniziato nel 1974 al prestigioso Goldsmith College e continuata parallelamente alla carriera artistica.
Ingresso libero
Gli anni ’80 segnano l’allontanamento dall’austero bianco e nero che aveva contraddistinto le sue opere, per sperimentare una vasta gamma cromatica nelle sue sculture in rilievo, elaborando un percorso estetico a cui partecipa anche Julian Opie suo allievo in quegli anni al Goldsmith, in seguito protagonista della Young British Art.
Allo stesso modo sculture come Istant Relief (1983), con immagini di medicinali, testimoniano la reciproca collaborazione con l’altro suo allievo Damien Hirst (il cui teschio tempestato di diamanti For the Love of God è attualmente in mostra presso la Camera del Duca Cosimo I a Palazzo Vecchio a Firenze) vera super star dell’arte contemporanea, come Tracey Emin (che ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia del 2007) altra famosa allieva al Goldsmith.
Con la sua attività di docente e promotore dei giovani artisti ha contribuito in maniera determinante alla nascita e allo sviluppo dell’ultima generazione degli artisti britannici che hanno conquistato i musei, le gallerie e le case d’asta di tutto il mondo.
E’ stato tra i principali promotori della leggendaria mostra Freeze (1988), coinvolgendo personalità come Norman Rosenthal (curatore di prestigiose istituzioni come l’Institute for Contemporary Arts e della Royal Academy) e Nicholas Serota (direttore della Tate Gallery).
In questa mostra erano presenti giovani studenti d’arte come Damien Hirst, Gary Hume, Sarah Lucas, Fiona Rae, Angela Bulloch, Mat Collishaw divenute poi vere e proprie art star.
Negli anni ’90 riscopre con decisione la pittura – mai abbandonata – concentrandosi su quelli che sono diventati i suoi famosi lavori su tela e le complesse installazioni pittoriche e wall paintings.
Craig-Martin è rappresentato della Gagosian Gallery (al primo posto dell’ambitissima Power 100 List delle figure più influenti del panorama artistico internazionale), attualmente in mostra fino al 17 dicembre nella sede di Atene, nell’ambito del programma internazionale della galleria che vede allo stesso tempo esposti nella varie sedi di Gagosian artisti come Picasso (New York, Madison Avenue), Anselm Kiefer (New York, 24 West Street), Robert Rauschemberg (New York 21st Street), James Turrel (Londra), Takashi Murakami (Roma), Cy Twombly e Jean Prouvè (Parigi), Joan Mitchell (Beverly Hills), Alberto Giacometti (Ginevra).
L’opera di Craig-Martin è presente in numerose prestigiose collezioni come il Moma di New York, la Tate Gallery di Londra. Collabora con gli architetti Herzog e De Meuron.
Mentre il teschio tempestato di diamanti della super star dell’arte contemporanea Damien Hirst attrae folle di visitatori a Palazzo Vecchio , il suo mentore e insegnante, l’artista Michael Craig-Martin terrà un seminario a Pietrasanta nel chiostro di S.Agostino sabato 11 dicembre alle ore 11:30, prima di recarsi in visita alla mostra di Firenze ( dove visiterà anche l’antologica di Bronzino a Palazzo Strozzi).
Michale Craig-Martin – che parteciperà all’attività didattica del Centro Arti Visive - è sicuramente uno dei principali protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, reduce da una serie di prestigiose mostre tra le quali quella dell’Irish Museum of Modern Art, al Kunsthaus di Bregenz e quella alla British School di Roma con catalogo curato da Richard Long.
I seminari promossi dal Centro Arti Visive in collaborazione con il Comune di Pietrasanta e l’Accademia di Belle Arti di Carrara hanno lo scopo d’indagare i vari aspetti dell’arte contemporanea attraverso l’esperienza dei protagonisti, promuovendo allo stesso tempo il territorio creando un circuito di illustri presenze artistiche internazionali.
Michael Craig-Martin, , è nato a Dublino nel 1941 e si è formato negli Stati Uniti, studiando Belle Arti alla Yale University con insegnanti come Joseph Albers, per ritornare in Inghilterra alla metà degli anni ’60, diventando immediatamente una delle figure chiave della prima generazione degli artisti concettuali britannici.
I suoi lavori scultorei in quegli anni segnano un nuovo percorso nella sperimentazione concettuale dell’arte plastica, legandosi ai principi minimalisti e facendo uso di materiali “casalinghi” poveri – ormai storica la sua opera An Oka Tree (1973).
L’attività creativa è sempre stata accompagnata da un’intensa elaborazione teorica, che ha prodotto numerosi scritti.
A questa si è abbinato un percorso d’insegnamento con metodologie innovative, iniziato nel 1974 al prestigioso Goldsmith College e continuata parallelamente alla carriera artistica.
Ingresso libero
Gli anni ’80 segnano l’allontanamento dall’austero bianco e nero che aveva contraddistinto le sue opere, per sperimentare una vasta gamma cromatica nelle sue sculture in rilievo, elaborando un percorso estetico a cui partecipa anche Julian Opie suo allievo in quegli anni al Goldsmith, in seguito protagonista della Young British Art.
Allo stesso modo sculture come Istant Relief (1983), con immagini di medicinali, testimoniano la reciproca collaborazione con l’altro suo allievo Damien Hirst (il cui teschio tempestato di diamanti For the Love of God è attualmente in mostra presso la Camera del Duca Cosimo I a Palazzo Vecchio a Firenze) vera super star dell’arte contemporanea, come Tracey Emin (che ha rappresentato la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia del 2007) altra famosa allieva al Goldsmith.
Con la sua attività di docente e promotore dei giovani artisti ha contribuito in maniera determinante alla nascita e allo sviluppo dell’ultima generazione degli artisti britannici che hanno conquistato i musei, le gallerie e le case d’asta di tutto il mondo.
E’ stato tra i principali promotori della leggendaria mostra Freeze (1988), coinvolgendo personalità come Norman Rosenthal (curatore di prestigiose istituzioni come l’Institute for Contemporary Arts e della Royal Academy) e Nicholas Serota (direttore della Tate Gallery).
In questa mostra erano presenti giovani studenti d’arte come Damien Hirst, Gary Hume, Sarah Lucas, Fiona Rae, Angela Bulloch, Mat Collishaw divenute poi vere e proprie art star.
Negli anni ’90 riscopre con decisione la pittura – mai abbandonata – concentrandosi su quelli che sono diventati i suoi famosi lavori su tela e le complesse installazioni pittoriche e wall paintings.
Craig-Martin è rappresentato della Gagosian Gallery (al primo posto dell’ambitissima Power 100 List delle figure più influenti del panorama artistico internazionale), attualmente in mostra fino al 17 dicembre nella sede di Atene, nell’ambito del programma internazionale della galleria che vede allo stesso tempo esposti nella varie sedi di Gagosian artisti come Picasso (New York, Madison Avenue), Anselm Kiefer (New York, 24 West Street), Robert Rauschemberg (New York 21st Street), James Turrel (Londra), Takashi Murakami (Roma), Cy Twombly e Jean Prouvè (Parigi), Joan Mitchell (Beverly Hills), Alberto Giacometti (Ginevra).
L’opera di Craig-Martin è presente in numerose prestigiose collezioni come il Moma di New York, la Tate Gallery di Londra. Collabora con gli architetti Herzog e De Meuron.
sabato 11 dicembre · 11.00 - 13.30
Salone dell'Annunziata, Chiostro di Sant'Agostino
Via Sant'Agostino 1
Pietrasanta, Italy
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