RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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lunedì 6 dicembre 2010

Un'altra "perla" di Micol di Veroli su Glob Art Mag

Leggo su Glob Art Mag un articolo (http://www.globartmag.com/2010/12/06/fiere-mercato-arte-piccole-gallerie-medie-grandi-franchising/ ), l'ennesima perla di Micol Di Veroli, in questo momento la penna che leggo più spesso. Mi permetto di fare anche un copia/incolla dello stesso, sperando di fare cosa gradita e non recare danno a nessuno degli editori e/o autori.


Pensavate che il mercato dell’arte contemporanea fosse ultimamente preda di un continuo ristagno? Niente di più sbagliato, o almeno l’affermazione non è valida per i top players del mondo dell’arte internazionale. Se la vostra galleria soffre e non riesce a totalizzare un cospicuo numero di vendite anche dopo aver partecipato a fiere e via dicendo, sappiate che le gallerie d’alto bordo in questo momento stanno vendendo alla grande. Ne è prova il nugolo di notizie positive riguardo agli andamenti delle vendite di Art Basel  Miami Beach edizione 2010.
Il New York Times addirittura scritto “The Art Market is Back!“, si il mercato dell’arte è tornato ma forse per alcuni non è mai andato via. I magazine parlano infatti di battaglie tra collezionisti per aggiudicarsi un’opera di De Kooning o di Jeff Koons ma è chiaro che ci si riferisce ad un mercato di fascia alta, impensabile per il medio o piccolo collezionista. Ed infatti Art Basel Miami Beach è strutturata in modo da creareuna sorta di cartello formato da i più importanti dealers del mondo, racchiusi nel floorplan della fiera. Barbara Gladstone , David Zwirner , Gagosian Gallery , Pace ed Hauser & Wirth sono tutti li, a costituire un’invincibile armata che di fatto catalizza l’attenzione degli addetti ai lavori e dei compratori. Oggi come non mai si avverte l’intento di queste gallerie di creare un mega-brand internazionale capace di invadere il mondo come una sorta di franchising dell’arte. “il mercato adesso è concentrato sulle cose grandi e costose.

1 commento:

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