RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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venerdì 25 gennaio 2013

ALIENS LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO A cura di Sergio Curtacci e Salvatore Marsiglione

Da non perdere!!!



MAG Marsiglione Arts Gallery
presenta

ALIENS
LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO


A cura di Sergio Curtacci e Salvatore Marsiglione
graphic designer Vania Elettra Tam
public relations Irene Lucia Vanelli

Alessio Bolognesi, Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annal˘ Boeretto, Cristiano De Matteis, Daniela Montanari, Emila Sirakova, Fabio Usvardi, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Irene Lucia Vannelli, MomÚ Calascibetta, Nicola Felice Torcoli, Roberta Ubaldi, Silvio Porzionato, Tina Sgrò, Vania Elettra Tam, Willow.

Dal 7 febbraio al 2 marzo 2013
Opening: GiovedÏ 7 febbraio 2013 dalle 18.30

Orari : martedÏ - sabato 10 | 19:30
aperture extra:
10 febbraio | 18:30 | Carnival party
14 febbraio | 19:30 | San Valentino contemporary day
21 febbraio | 18:30 | Conferenza sugli alieni del Prof. Gaspare De Lama (Esperto in ufologia in collaborazione con Giusi Lucini dellíAssociazione La porta nascosta di Como)

Marsiglione Arts Gallery
Via Vitani, 31
22100 Como
Tel:+39 328 7521463
info@marsiglioneartsgallery.com
www.marsiglioneartsgallery.com


La Marsiglione Arts Gallery Ë lieta di presentare Aliens -le forme alienanti del contemporaneo- una collettiva di 20 giovani artisti a cura di Sergio Curtacci e Salvatore Marsiglione.
Oltre alle due serate díinaugurazione, il 7 e il 10 febbraio dalle 18:30, cioË giovedÏ grasso e carnevale, ci sar‡ una sorpresa il 14 per San Valentino e un interessante incontro organizzato in collaborazione con líassociazione La porta nascosta con Gaspare De Lama per giovedÏ 21 dalle 18:30; il Sig. De Lama Ë stato testimone e protagonista di un vero contatto tra umani e alieni.
Il primo progetto artistico del 2013 della MAG, nasce dallíincontro delle energie e dei pensieri di chi líha curata, che con líappoggio di tutti i soggetti coinvolti, ha prodotto un collettiva di artisti, noti e meno noti del panorama contemporaneo italiano.
Le energie, le idee e lo spirito collaborativo di tutti, hanno dato vita ad una visione ampia della proposta artistica italiana, 19 artisti che hanno in comune il fatto di essere diversi tra loro.
Il percorso installativo guida il pubblico partendo da un opera di Alessio Bolognesi, che con il suo Sfiggy viene in pace, ma ciÚ nonostante viene abbattuto perchÈ diverso, si prosegue con un opera che Ë il fermo immagine dellíequilibrio precario di una figura femminile, opera inedita della serie SOSPesa di Vania Elettra Tam; il confine della new pop viene oltrepassato con un opera iperrealista di Daniela Montanari, che mette líaccento su un aspetto della sua personalit‡ attraverso la precisione del primo piano.
Sempre nella sala principe della galleria, ci síimbatte in un totem di opere piccole dellíartista, svizzero di nascita, Giancarlo Marcali che con scatole di specchi, lastre radiografiche e immagini addentra nellíinterno dei corpi che muoiono e risorgono; in netto dialogo il Bastone magico di Nicola Felice Torcoli che crea, distrugge e ricompone opere attraverso la frammentazione delle tele.
Opera espressione della fragilit‡ Ë quella di Irene Lucia Vanelli che da psichiatra analizza gli stati díanimo e li rappresenta in sagome tridimensionali, aprendo  con la sua la verticalit‡ i lavori a seguire. 
Un quadro dipinto su tavola del siciliano MomÚ Calascibetta ritrae satiricamente líabbraccio di due amanti a confronto con i due pesci sul tavolo; a seguire un opera della torinese, residente in Francia, Anna Frida Madia che presenta il ritratto di Calipso con un occhio piumato a rappresentare un occhio magico in grado di scrutare gli eventi futuri; per finire un disegno su vari strati di carta oleata della performer bulgara Emila Sirakova che affronta il corpo umano proiettando su di esso il proprio ego.
Proseguendo nelle sale si passa dallíunica fotografia esposta in mostra, dellíartista bresciano Gianluca Chiodi che presenta un opera ironica, grottesca e riflessiva sugli eccessi della chirurgia estetica e sul Fashion Victim.
Nellíambiente successivo si ha subito líincontro visivo con un opera installativa di Annal˘ Boeretto che unisce la scultura di un tronco di corteccia con le maschere psichiatriche dipinte a lato, dove ogni fruitore vede immagini diverse e strettamente riconducibili al proprio essere.
Al suo fianco le monocromie del piemontese Silvio Porzionato dipingono una donna bambina, con la sua innocenza e la sua spiccata innata sensualit‡.
Dallíaltro lato, proprio a chiudere lo spazio dei bianchi e neri troviamo una rielaborazione pittorica del romano Cristiano De Matteis, simbolo dellíindifferenza che Ë líessenza della disumanit‡.
A completare questo secondo ambiente abbiamo due opere gestuali, la prima, un interno della calabrese Tina SgrÚ, forte, riflessiva e di gran carattere, affiancata da un ritratto di Fabio Usvardi che con le mani dipinge e descrive la fragilit‡ della condizione umana.
Gli spazi della galleria continuano per arrivare al salone dedicato allíincontro; sopra il divano bianco vi Ë appeso un fantastico e divertente dipinto di Willow, artista milanese ed esponente di quella corrente che sta in mezzo tra la POP ed il design. Al suo fianco un dittico della palermitana Angela Viola, un contrasto cromatico, un dualismo nella forma che convoglia infine in un unica atmosfera sospesa, rarefatta, essenziale e vagamente inquietante.
Si continua il percorso con due mani che disgregano la materia, olio su lamiera ossidata della pittrice umbra Roberta Ubaldi, una compenetrazione cromatica e  materica tra pittura e supporto.
Si conclude con un opera assolutamente contemporanea per tecnica, messaggio e cromatismo della milanese Anna Caruso, che riesce a fondere il mondo reale e tangibile con quello intellettivo ed emozionale tipico del vivere quotidiano. 
  Salvatore Marsiglione

ALIENS
by Sergio Curtacci

La pratica artistica contemporanea si situa in un contesto sociale caratterizzato da due fenomeni complementari e ugualmente significativi, da una parte il predominio delle immagini sul linguaggio e dallíaltra il diffondersi dellíesperienza della solitudine e dellíindifferenza, dimensioni esistenziali che non riconducono pi˘ necessariamente allíaltro di sÈ.
Entrambi i fenomeni hanno origine nella facilit‡ di accesso alla comunicazione visiva di massa e nel voler esaltare e rivendicare la libert‡ individuale, diffusa e supportata dagli apparati pubblicitari. Se nellíet‡ moderna il rapporto tra líindividuo e la massa viveva nellíalternanza di due movimenti antitetici, la perdita del
soggetto nella folla o al contrario, il potere assoluto rivendicato dalla coscienza individuale, nelle forme di solitudine della modernit‡, líantitesi vitale della contemporaneit‡ si Ë oggi ridotta a forme banali di pseudo socialit‡ e ad una sterile contrattualit‡ con il mondo.
Le identit‡ sono sempre pi˘ provvisorie e legate alle funzioni transitorie degli utenti dei vari sistemi: stradale, commerciale, bancario, ecc...
Siamo soli ma al tempo stesso accomunati agli altri da relazioni di tipo contrattuale o da norme prescrittive.
Líesercizio di queste pratiche solipolistiche ha trasformato la coesistenza sociale in un arcipelago di individualit‡ contigue ma distinte, sostanzialmente indifferenti le une alle altre.
Come alieni ci muoviamo sulla terra, osservando tutto con distacco, leggiamo libri e giornali in metropolitana senza accorgerci (o meglio dire non volendo accorgercene) del violento scippo che si sta consumando accanto a noi. Ma la vera tragedia risiede nel fatto che non riusciamo a capire neppure ciÚ che stiamo leggendo. Invitiamo amici a pranzo o a cena, dispensiamo loro sorrisi ed attenzioni, poi li incrociamo il giorno dopo per strada e ci volgiamo dallíaltra parte per non doverli salutare, o peggio fermarci a scambiare poche parole che, spesso e volentieri, riteniamo possano tradursi in inutili convenevoli.
Dopo lí11 settembre 2001 se vogliamo, tutto ciÚ si Ë acuito, allíindifferenza ed al fastidio si Ë aggiunta la paura, il terrore del diverso, guardiamo gli altri come potenziali nemici, ci muoviamo con circospezione... Meglio rimanere a casa e nascondersi dietro al monitor di un computer e navigare in internet per ore, magari con identit‡ fittizie, proponendoci agli altri come eroi moderni senza macchia e senza paura, per tornare il giorno dopo i soliti alieni, visitatori timorosi del pianeta terra.

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