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mercoledì 11 settembre 2013

Max Mertens | Plug-and-play



BYCR è lieta di annunciare la prima personale in Italia del giovane artista Lussemburghese Max Mertens (1982) con il progetto “Plug-and-play“.

I lavori di Max Mertens della serie “Plug-and-play” sono interattivi, provocatori e ironici, ma allo stesso tempo delicati e intelligenti; “accendono” gli spazi artistici e li trasformano in un’attrattiva per il visitatore. Mertens si muove tra scienza e tecnologia: mischia la cultura tradizionale a richiami di civilizzazione, crea, disturba e muove l’ambiente.
L’interazione con chi partecipa ai suoi esercizi semantici permette a Max Mertens di raggiungere un alto grado di coinvolgimento emozionale, trasformando le idee non soltanto in oggetti d’arte, ma piuttosto in nuovi strumenti estetici di comunicazione, che semplificano il contatto tra l’artista e lo spettatore.
La mostra è composta principalmente da quattro installazioni di varie dimensioni:
Affection, 2012
lampadari, motore, materiale elettrico, rilevatore di movimento; 80 x 100 x 200 cm
In “Affection” due lampadari cominciano a ruotare appena un sensore rileva movimento nelle sue vicinanze. L’opera, attraverso una sorta di coreografia danzante, e’ un omaggio ad uno spirito giocoso, barocco e celebrativo dell’amore.
Air Gap, 2012
palloncini, ventilatori; dimensioni variabili
Air Gap, composto da palloncini che galleggiano sopra ventilatori, dà agli spettatori il desiderio di toccare i palloncini, pur sapendo che non dovrebbero. Questo paradosso tra l’estetica di tutti i giorni e l’uso ironico degli oggetti, tra il funzionamento logico e l’abbandono di tale funzione attraverso un dialogo di contraddizioni è tipica del lavoro di Mertens.
Impulse, 2013
lampade da comodino, materiale elettrico; dimensioni variabili
Una moltitudine di lampade da comodino sono collegate insieme e trasmettono diversi messaggi accendendosi e spegnendosi. Solo il codice Morse le unisce, e tale codice rimane ermetico. Un’altra illusione dell’arte, che è spesso considerata incomprensibile ed illeggibile senza l’aiuto di una lettura appropriata o di una decodifica culturale. Tuttavia questa non comunicazione è invertita attraverso la spiegazione data dall’artista: i messaggi trasmessi in codice Morse, tramite lo scintillio delle lampade, sono, infatti, la trascrizione, in segnali luminosi, delle idee dell’artista e del suo concetto di arte.
Wechselbeziehung, 2013
prese di corrente, cavi elettrici; dimensioni variabili
I cavi collegano le prese installate sul pavimento e quelle sul soffitto della galleria. Questa installazione valorizza un diverso approccio al concetto di spazio: i cavi raffigurano come un disegno nella stanza ed i visitatori sono invitati ad attraversare queste “bozze” sospese nello spazio, entrandone a far parte completamente.

BYCR
Foro Buonaparte, 60
20121 Milano

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