Pensieri, parole, opere ed ammissioni dal mio mondo dell'arte
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!
lunedì 15 febbraio 2010
"IMPARIAMO LA PITTURA" di Enrico Baj
Il libro del quale voglio scrivere in questo post è ormai una rarità. Non lo si trova più da nessuna parte se non in qualche libreria specializzata o in qualche bancarella di libri usati. Si intitola "Impariamo la pittura" ed è stato scritto da Enrico Baj (uno dei più grandi artisti italiani del XX secolo e che personalmente apprezzo maggiormente), nel 1985.
Il volumetto è una sorta di "Bignami" della pittura, ma solo per il fatto che è stato scritto da uno dei più raffinati militanti del mondo dell'arte nonché uno dei fra i più intelligenti sperimentatori e ricercatori di tecniche e soluzioni è imperdibile!!! Cercatelo, trovatelo e divoratelo!
Ultima edizione in commercio è stata edita per BUR nella collana Manuali.
da Wikipedia:
Enrico Baj (Milano, 31 ottobre 1924 – Vergiate, 16 giugno 2003) è stato un pittore, scultore e anarchico italiano.
Non è possibile avere fotografie di opere (di questo autore) perché verrebbe infranto il copyright sulle sue opere
È stato inoltre Trascendente Satrapo e Imperatore Analogico della Patafisica Milanese.
Studiò al liceo classico, quindi iniziò gli studi di Medicina, per abbandonarli dopo la seconda guerra mondiale a favore della Facoltà di Giurisprudenza (che completò diventando avvocato) e dell'Accademia di Belle Arti di Brera, che frequentò parallelamente. Baj ha sempre avuto rapporti con poeti e letterati italiani e stranieri ne sono testimonianza la pubblicazione di una cinquantina di libri. Ha collaborato ad edizioni con André Breton, Marcel Duchamp, Raymond Queneau, Edoardo Sanguineti, Umberto Eco ed altri ancora.
Nel 1951 ha fondato insieme a Sergio Dangelo il Movimento della Pittura Nucleare. Nel 1953 insieme ad Asger Jorn il "Movimento per un Bauhaus Immaginista" e nel 1954 partecipò agli Incontri Internazionali della Ceramica ad Albissola Marina presso le Ceramiche Mazzotti insieme ad Asger Jorn, Lucio Fontana, Emilio Scanavino, Karel Appel, Guillaume Corneille, Sebastian Matta, Aligi Sassu, Edouard Jaguer, ecc.
Negli anni cinquanta collabora anche alle riviste Il Gesto e Phases. Nel corso degli anni, la passione della scrittura aumenta portandolo alla pubblicazione di numerosi libri tra i quali Patafisica, Automitobiografia, Impariamo la pittura, Fantasia e realtà con Guttuso, Ecologia dell'arte.
Il Surrealismo ed il Dadaismo marcarono profondamente la sua opera, i suoi collages fatti di materiali diversi (medaglie, bottoni, passamanerie, mescolati alla pittura) sono vicini da una parte all'opera di Kurt Schwitters e Francis Picabia, d'altra risentono dello spirito di Alfred Jarry con il suo Ubu Roi.
Mostrandosi sempre attento al messaggio sociale, Baj ha consacrato una grande tela ai "Funerali dell'Anarchico Pinelli", dove riprende le proprie figure ispirate a Guernica ed i propri personaggi grotteschi e da parodia.
Aderì fin da giovane all'anarchismo e la sua opera è spesso orientata a mettere alla berlina il potere in tutte le sue forme.
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