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sabato 10 settembre 2011

TRE ANNI DI SOGNATORI a cura di Olivia Spatola

Anche l'ottimo Giuseppe Ciracì in questa collettiva curata da Olivia Spatola a Milano dal 21 settembre p.v.


Tre anni di sognatori


Dream Factory
Corso Garibaldi 117 (cortile interno) 20121
Milano (Milan, Italy)
A cura di Olivia Spatola
Opening 21 settembre 2011 ore 19.00
21 settembre 2011 – 31 ottobre 2011
“Solo nel sogno l’uomo è veramente libero, tutto è possibile”.
André Breton

André Breton, padre del Surrealismo, dopo aver letto “L’interpretazione dei sogni” di Freud, arrivò alla conclusione che fosse inaccettabile il fatto che il sogno avesse avuto così poco spazio nella civiltà moderna. Questa affermazione sembra essere stata pienamente condivisa da Paolo Borlenghi, ideatore della Dream Factory, tanto da dar vita ad uno spazio in cui si potesse liberare la creatività dalle imposizioni razionalistiche contemporanee, un ambiente accogliente e conviviale in cui dar forma ad un sogno, un luogo d’incontro nel centro di Milano per artisti, collezionisti, imprenditori, galleristi o semplici appassionati d’arte e cultura.
La mostra “Tre anni di sognatori” intende rappresentare uno spaccato dell’attività artistica svolta negli ultimi anni da Dream Factory, ovvero dalla sua apertura ad oggi. Un’esposizione eterogenea, dunque, di artisti delle nuove generazioni ma con alle spalle un passato ben scandito da importanti eventi istituzionali in gallerie e musei internazionali.
In mostra saranno presenti opere pittoriche di Giuseppe Ciracì, Alice Andreoli e Simrin Mehra-Agarwal nonché le installazioni luminose di Nicola Evangelisti, le fotografie digitali di Florencia Martinez ed i video del duo Mezzapelle-Deriu.

Paolo De Cuarto lavora in un piccolo atelier situato nel seminterrato di un palazzo a Milano. In questo semplice ambiente dove le opere si mescolano agli strumenti di lavoro, alla polvere e alla musica in sottofondo, l’artista riporta sulla tela i “veri muri delle città”. In De Cuarto sussiste la volontà di proporre immagini pubblicitarie tratte dall’universo cittadino, per far riscoprire una dimensione interiore e individuale.

Giuseppe Ciracì ha rivolto la sua ricerca sul versante della pittura figurativa incentrata sulla reinterpretazione dello stilema ritrattistico in chiave contemporanea. Lo sguardo di Ciracì è teso a scarnificare il volto umano nei vari livelli di scomposizione anatomica attraverso una modalità tutta personale in cui si avvicendano, in una sorta di valzer del metalinguaggio, la tecnica del “non finito”, il disegno a matita e la pittura.

Mezzapelle-Deriu vivono e lavorano tra Bologna e Barcellona. La loro ricerca esplora le nuove potenzialità offerte dai linguaggi digitali, attraverso cui sviluppano progetti di New Media Art, quali video installazioni interattive e sculture/installazioni modellate tramite software di grafica 3D e realizzate con prototipazione laser.
Nei loro lavori, concentrano l'attenzione sulle peculiarità spazio-temporali del vivere contemporaneo, aprendo la riflessione verso interrogativi esistenziali universali.

Nicola Evangelisti da quasi quindici anni ha sviluppato una ricerca artistica multimediale con una particolare attenzione e rigore sul versante della luce sia come medium che come fine espressivo, entrando di diritto nelle principali rassegne internazionali sul tema della Light-art. Sono da ricordare alcuni interventi urbani come Light Blade installazione luminosa permanente a Villa Reale a Milano realizzata per Euroluce del 2009 e rimasta come segno del mutamento ed evoluzione dei tempi.

Florencia Martinez, che ha inaugurato gli spazi della Dream Factory, è un’artista di origine argentina che lavora da anni a livello internazionale. Ha sviluppato una ricerca artistica dalla forte valenza emozionale in grado di combinare la tecnica fotografica con interventi di ricamo. Le opere di Florencia, poetiche e polimateriche, vedono il particolare uso dei tessuti e dei ricami uniti alla stampa digitale fotografica. Quello che viene indagato è l’universo femminile sia per l’uso di specifici materiali, tradizionalmente accostati al mondo delle donne, che per la scelta dei soggetti ritratti.

Alice Andreoli attraverso l’uso della pittura ad olio indaga il mondo underground proprio della cultura punk.
L'artista attraverso una rappresentazione iperrealistica, combinata al dripping, percorre le atmosfere di una cultura e di un'epoca -le stesse raccontate da Marco Philopat nel romanzo Costretti a sanguinare- traducendole nei motivi esistenziali degli anni della giovinezza.
Nel 2010 vince il premio pittura Zingarelli-Rocca delle Macie.

Simrin Mehra-Agarwal, originaria di Calcutta, ha partecipato a numerose esposizioni in India ed Europa. I ricordi del glorioso passato famigliare, le dinastie reali, i fastosi palazzi, i maharajas ed i guerrieri, fondano l’immaginario su cui ruota il raffinato lavoro pittorico dell’artista. Le relazioni tra i luoghi e le persone in un interscambio di valori, fondano la poetica di Simrin che attinge dalla memoria il suo carattere onirico. Il genius loci, il luogo come paesaggio della memoria, è elemento fondante delle opere dell’artista: frammenti, colonne, antica statuaria, un mondo interiore definito museo mentale fatto di sogni, ricordi, fantasie, una realtà ridefinita dai confini impercettibili. 

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