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giovedì 15 settembre 2011

A Vitulano Jacopo Casadei 'ONIRONAUTI' a cura di Ivan Quaroni

L'ottimo Jacopo Casadei mette in mostra le sue ultime fatiche in provincia di Benevento sotto al guida di Ivan Quaroni

Jacopo Casadei
ONIRONAUTI
Galleria GiaMaArt studio
Iadonisi, 34
Vitulano, (BN)

a cura di Ivan Quaroni
sabato 17 settembre _ ore 19.00
dal 17 settembre al 31 dicembre 2011
testo in catalogo di Ivan Quaroni
catalogo edizioni GiaMaArt studio
direzione Gianfranco Matarazzo

Sabato 17 settembre, la galleria GiaMaArt studio presenta ‘ONIRONAUTI’ mostra personale di Jacopo Casadei che raccoglie un ciclo di opere recentissime.

L'onironautica è la disciplina del ‘sogno lucido’, cioè il tentativo di affrontare in maniera cosciente l'esperienza onirica. Nei lavori vengono descritti scenari di sogni, dove i protagonisti trasfigurati vivono contesti ridicoli, grotteschi e improbabili cercando di gestire il proprio ''io'' prendendo scelte ed interagendo nel limite delle loro possibilità.

“La pittura non può essere definita altrimenti che un sistema di segni in continua evoluzione, un linguaggio vivo, organico, articolato in forme immaginifiche che devono necessariamente disporsi e organizzarsi ogni volta in modi nuovi ed eloquenti. Il problema del pittore, dell’artista in genere, consiste nel trovare inedite soluzioni per risolvere l’enigma antico della rappresentazione.
Come i seguaci di Breton, Casadei divarica lo spettro della rappresentazione, strappa il velo di Maya del mondo fenomenico e introduce l’elemento distortivo della metamorfosi. L’esercizio è apparentemente simile a quello dei cadaveri squisiti, ma la frattura con la figura, e dunque con la struttura narrativa, è più profonda e indelebile. Non si tratta qui, infatti, di giustapporre entità riconoscibili, secondo un processo di trasformazione ovidiana delle forme, ma piuttosto di ripensare le forme e il loro rapporto con la realtà.
Casadei si spinge oltre il dominio operativo Surrealista, ma non invade ancora l’abisso caotico dell’Informale, attestandosi piuttosto in una zona liminale, che accoglie influssi da entrambe le direzioni, in una sorta di intricata e fertile osmosi di umori. Nelle sue mani, la pittura appare come un linguaggio sensibile, elastico, capace di dilatare la figura, di farla vibrare a una frequenza più alta, deformandola e sfaldandola fino ad annullarla. Non è un esito spiegabile solo in termini stilistici o formali, ma piuttosto il risultato di uno specifico processo cognitivo, che contempla la possibilità di osservare il mondo esteriore (e interiore) in modi sostanzialmente diversi da quelli cui siamo abituati”.

La mostra sarà visitabile fino a sabato 31 dicembre 2011 dal Martedì al Sabato dalle ore 16.00 e alle 20.00 e per appuntamento. Gli orari possono variare, si consiglia di verificare sempre via telefono. Catalogo disponibile in galleria, edizioni GiaMaArt studio, testo di Ivan Quaroni.
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By Ivan Quaroni
from September 17 to December 31, 2011
catalogue article by Ivan Quaroni
catalogue GiaMaArt studio editions
Gianfranco Matarazzo direction

Saturday, September 17, the GiaMaArt studio art gallery presents the 'Oneironauts' exhibition by Jacopo Casadei, a collection of a cycle of recent works.

The Onironautica is the discipline of the 'lucid dream': an effort to deal with the dream experience in a conscious way. In these works, scenarios of dreams are described, where the transfigured subjects live ridiculous, grotesque and improbable contexts, trying to manage their own ''I'', making choices and interacting within the limits of their capabilities.

"Painting cannot be defined other than a system of signs in continuous evolution: a living language, organic, organized into imaginative forms that need to necessarily be arranged and organized each time into new and eloquent forms. The problem of the painter, the artist in general, is to find new solutions to solve the ancient riddle of representation. Like Breton’s followers, Casadei crosses the spectrum of representation, rips the Maya’s veil of the phenomenal world and introduces the distorted elements of metamorphosis. The exercise is apparently similar to that of the exquisite corpses, but the break with the figure and therefore with the narrative structure, is more profound and indelible. In fact, it is not about juxtaposing recognizable entities according to a process of transformation of Ovid's forms, but rather about rethinking those forms and their relationship with reality. Casadei goes beyond the operational Surrealist domain, but does not as yet invade the chaotic abyss of the Informal, instead he reaches into a “liminal” zone, which receives influences from both directions, in a sort of intricate and fertile osmosis of moods. In his hands, the painting appears to be a sensitive elastic language, capable of expanding the figure making it vibrate at a higher frequency, deforming and breaking it up to the point of cancelling it. It is not an outcome that can be explained in stylistic or formal terms only, but rather the result of a specific cognitive process, that contemplates the possibility of observing the outside (and internal) world in ways that basically differ from those to which we are accustomed. "

The exhibition will be on until Saturday, December 31, 2011. Tuesdays to Saturdays 4 p.m. to 8 p.m. and by appointment. The times may vary, always check by phone. The GiaMaArt Studio Editions Catalogue is available in the gallery. The text is by Ivan Quaroni.


Web: 
www.giamaartstudio.it

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