RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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mercoledì 27 gennaio 2016

Nunzio Paci, Tamara Ferioli - SUCCURRERE VITAE a cura di Luisa Leonardi e Cristian Mancini

Nunzio Paci, Tamara Ferioli - SUCCURRERE VITAE
a cura di Luisa Leonardi e Cristian Mancini
29 > 31 Gennaio 2016
Opening venerdì 29 gennaio ore 18.30
Museo Cere Anatomiche Luigi Cattaneo (Bologna)
Antica Sala Settoria

Il Museo delle Cere Anatomiche Luigi Cattaneo di Bologna presenta dal 29 al 31 gennaio 2016 “Succurere Vitae”, mostra bipersonale degli artisti Nunzio Paci (Bologna, 1977) e Tamara Ferioli (Milano, 1982). L’evento è inserito nel calendario di Art City Bologna, il programma istituzionale di iniziative legate all’arte e alla cultura promosso dal Comune di Bologna in occasione di Arte Fiera.
Hic mors gaudet succurrere vitae, letteralmente “Qui la morte è lieta di soccorrere la vita”, era il messaggio che un tempo campeggiava sulle pareti delle aule settorie. Lo stesso messaggio accoglieva coloro che si recavano nell’antica sala anatomica dell’Università di Bologna, che eccezionalmente apre le porte al pubblico ospitando un evento straordinario frutto della collaborazione tra gli artisti Tamara Ferioli e Nunzio Paci.

Succurrere Vitae, questo il titolo della mostra, intende offrire una visione esclusiva sull’intimità di un luogo riservato al sapere accademico, attraverso lo sguardo inedito dei due artisti. Paci e Ferioli, partendo dalla solennità dell’iscrizione latina, intrecceranno un dialogo intenso e poetico con lo spazio che li ospita.
Un percorso tra arte e scienza dove il lirismo onirico che contraddistingue il lavoro dei due autori invitati si confronta con il dato scientifico, valicando i confini del reale e apportando nuove sfumature di senso alla dicotomia esistenziale fra vita e morte. Così che anche l’arte, come la scienza, possa andare in soccorso della vita, o, almeno, immaginare di farlo.
La mostra, curata da Luisa Leonardi e Cristian Mancini e promossa da SMA – Sistema Museale di Ateneo, inaugura venerdì 29 gennaio alle ore 18.30. Sabato 30 gennaio aderisce ad Art City White Night, la notte bianca dell’arte, con un’apertura prolungata fino alle 24.00.
Il Museo delle Cere Anatomiche Luigi Cattaneo è segnalato all’interno dell’Art City Map (location n. 8), la mappa ufficiale degli eventi nel week end di Arte Fiera ed è raggiungibile, partendo dal Quartiere Fieristico della città, tramite l’Art City Bus (fermata n. 5), navetta gratuita che collega i luoghi istituzionali aderenti al circuito Art City Bologna.
Autori:
Tamara Ferioli, Nunzio Paci
Titolo:
Succurrere Vitae
A cura di:
Luisa Leonardi, Cristian Mancini
Location:
Museo delle Cere Anatomiche Luigi Cattaneo (antica Sala Anatomica)
Via Irnerio 48, 40126 Bologna
Tel. +39 01 2091556
Email: luisa.leonardi@unibo.it

Web: www.sma.unibo.it/il-sistema-museale/museo-delle-cere-anatomiche-l-cattaneo
Date e orari di apertura:
Opening venerdì 29 gennaio ore 18.30
Sabato 30 gennaio dalle ore 12.00 alle ore 24.00
Domenica 31 gennaio dalle ore 12.00 alle ore 20.00

martedì 5 maggio 2015

Italia Docet | Laboraturium. a Venezia



Fra i tanti, anzi, tantissimi eventi che offrirà questa edizione della Biennale di Venezia, voglio far cadere la vostra attenzione su di uno in particolare: Italia Docet | Laboraturium.
In questo evento, faranno mostra di sè, alcuni lavori degli artisti che ritengo fra i più interessanti della scena contemporanea...
da Vanni Cuoghi a Ilaria del Monte, da Roberto Coda Zabetta a Federico Guida passando per Alessandro Papetti fino ad arrivare a Dany Vescosvi... e poi incontrare Fulvio di Piazza, Tamara Ferioli e tanti altri...

un motivo in più per organizzare nei prossimi mesi un bel fine settimana nella città lagunare!

martedì 30 settembre 2014

TAMARA FERIOLI. Heimaey

TAMARA FERIOLI. Heimaey

 

Giovedì, 16 Ottobre, 2014 - 19:00
Officine dell'Immagine
Via Atto Vannucci 13, milano
Dal 17 ottobre al 22 novembre 2014, alla Galleria Officine dell’Immagine di Milano (via Vannucci 13) si tiene la personale di Tamara Ferioli, (Legnano, 1982) che affronta le esperienze vissute durante il suo soggiorno in Islanda e, in particolare, sull’isola Heimaey, a sud della costa.

La mostra, curata da Björg Stefánsdóttir, presenta un’installazione, disegni su tela e fotografie dell’artista milanese che indagano la relazione tra Uomo e Natura, ovvero il legame che si crea tra una persona e un luogo che l’accoglie per la prima volta ma che gli sembra di conoscere da sempre.
La stessa isola di Heimaey - letteralmente ‘Casa Isola’ - è simbolo di questa relazione: vittima, nel 1973, di un'eruzione vulcanica che ha distrutto quasi metà della città, conserva ancor oggi il calore che si sprigiona dal terreno in prossimità del vulcano e che riporta le persone a un più intimo legame con la Natura.

Nei lavori di Tamara Ferioli, il viaggio riveste una parte importante e partecipa al suo processo creativo, attraverso elementi naturali, come piante, fiori, pietre, sabbia lavica, ossa, e altri materiali biologici, come se percepisse le terre islandesi a livello psicosomatico.

Il percorso espositivo si apre con un’installazione, emotivamente ispirata dalla violenta, ma al tempo stesso rassicurante, natura islandese. Il suo peregrinare sul territorio, l’ha portata a imbattersi in una casa abbandonata che era stata invasa da un grosso masso che ne aveva modificato la conformazione, fino a farla diventare parte integrande del paesaggio. Allo stesso modo, negli ambienti della galleria, Tamara Ferioli ha ricreato questa abitazione in modo che si erga come una grande presenza, attorno alla quale si possa girare attorno.
Il soffitto sembra appoggiarsi interamente sulla casa come una grossa pietra quasi a voler dare l'impressione che voglia invaderla. La casa è, inoltre, totalmente ricoperta con ossi di seppia che si spandono fino sul pavimento.
Attraverso l’uscio fuoriescono rumori di varie presenze naturali che l'artista ha registrato durante il suo peregrinare in Islanda, come il vento, i ghiacciai che si sfaldano, l'eco di una cascata catturato all'interno della fabbrica di aringhe abbandonata di Djupavik. Inoltre, calpestando gli ossi di seppia, i visitatori potranno interagire con l'installazione e lasciare un segno tangibile del loro passaggio.

Anche nei minuziosi e delicati disegni a matita su tela, l'artista conserva il suo legame con gli elementi della Natura; in alcuni, i soggetti sono piante, pesci, fiori, foglie e altri oggetti trovati; in altri, si vede un corpo umano nudo che si relaziona con gli elementi biologici e la cui simbiosi viene accentuata dall’applicazione dei capelli rossi della stessa Ferioli. Intervento che l’artista ripropone sulle fotografie per creare nuove forme che modificano il paesaggio raffigurato.

Accompagna la mostra un catalogo Vanilla edizioni, con testi della curatrice e di Edda Halldórsdóttir.

Note biografiche
Tamara Ferioli è nata a Legnano nel 1982. Dopo aver studiato all'École des Beaux-Arts di Lione, si diploma presso il dipartimento di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Attualmente vive e lavora a Milano. Negli ultimi anni, la giovane artista milanese ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive, in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero.

Milano, settembre 2014

TAMARA FERIOLI. Heimaey
Officine dell’Immagine (Via Atto Vannucci 13)
17 ottobre - 22 novembre 2014

Orari:
da martedì a venerdì dalle 15 alle 19
sabato dalle 11 alle 19
mattina, lunedì e festivi su appuntamento.

Ingresso libero

Catalogo: Vanilla edizioni

Inaugurazione: giovedì 16 ottobre, ore 19.00

INFO: tel. +39 02 91638758 | cell: +39 392 0615142
info@officinedellimmagine.it
www.officinedellimmagine.it

Ufficio stampa
www.clponline.it

mercoledì 5 febbraio 2014

Femminile, plurale Rassegna in due atti a cura di Alessandra Redaelli

Seconda tappa per "Femminile Plurale", una bella e raffinata mostra collettiva, curata da Alessandra Redaelli che vede come protagoniste 10 talentuose artiste dell'ultima generazione: Alice Olimpia Attanasio, Marina Calamai, Erica Campanella, Vania Comoretti, Tamara Ferioli, Angela Loveday, Anna Madia, Ilaria Margutti, Rossella Roli, Vania Elettra Tam.

Dopo la tappa da Biffi Arte (vedi http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.it/2014/01/femminile-plurale-cura-di-alessandra.html), la rassegna arriva a Palazzo Pirola



Femminile, plurale
Rassegna in due atti a cura di Alessandra Redaelli

Primo Atto | L’interiorità, lo sguardo dentro

Nelle stanze del settecentesco Palazzo Pirola, a Gorgonzola, una rassegna in due tappe per raccontare le voci più nuove e originali dell’arte italiana al femminile.

Al di là degli stereotipi di genere, due appuntamenti per parlare di donne attraverso le voci delle donne. Una trentina di artiste dell’ultimissima generazione raccontano, con linguaggi diversi, questa metà del cielo. Spesso ironiche, talvolta dure, a tratti malinconiche ma mai leziose, queste donne si guardano dentro e guardano il mondo di oggi per poi reinterpretarlo e farlo storia.
Dal 15 febbraio al 9 marzo va in scena il primo capitolo. L’interiorità, lo sguardo dentro è un catalogo di pensieri intimi, ricordi raccolti qualche volta tra le lacrime, autoritratti, momenti di introspezione e attimi sospesi. Ci sono le ragazze di Tamara Ferioli, corpi sensuali e vulnerabili definiti da un tratto leggero sul fondo bianco, accesi solo dalla fiamma dei capelli (veri, i suoi) che l’artista applica al lavoro; ci sono le donne di Ilaria Margutti, teneri e struggenti autoritratti dell’artista che ricamano il proprio corpo ricucendo cicatrici; c’è Rossella Roli, che attraverso installazioni intrise di passato raccoglie i propri ricordi e le paure per un tempo che verrà. E poi c’è Erica Campanella, che sulla superficie lucente del rame e dell’ottone, così come sulla tela, dipinge seriche figure femminili colte in un attimo di malinconica solitudine, o nella preghiera. Se Angela Loveday costruisce scene teatrali, vagamente oniriche, per fotografie dalla tecnica impeccabile da cui la figura femminile esce ammantata di mistero, Vania Elettra Tam racconta nelle sue grandi tele attimi di quotidianità, per trasformarli nel sogno di un’evasione. E poi c’è Anna Madia, che con il pretesto del ritratto racconta un mondo segreto, evanescente, di malinconie, confidenze e rituali femminili. O Alice Olimpia Attanasio, che con un tratto leggero e una delicata ironia racconta un mondo femminile in bilico tra l’innocenza dell’infanzia e le insidie dell’età adulta. E se Vania Comoretti, con i suoi pastelli e le sue chine – precisi come bisturi – crea ritratti profondi, senza sconti, in cui l’anima femminile appare scritta sulla pelle, Marina Calamai racconta in tele sagomate dai colori zuccherini il potere consolatorio della panna soffice e del cioccolato fondente.

Lo sguardo sul mondo e Gli spazi del sogno saranno i temi della seconda mostra in programma. Attraverso pittura, scultura e fotografia le artiste racconteranno il mondo intimo della casa e i suoi spazi, accoglienti o claustrofobici, sicuri o pieni di incertezze. Racconteranno la folla delle ore di punta, l’amore per la natura e la passione per i piccoli oggetti che danno senso alla quotidianità, ma anche i desideri segreti, i sogni mai confessati, le fantasie.

L'evento è organizzato dalla galleria Biffi Arte di Piacenza in partnership con l'Associazione Culturale Palazzo Pirola e con la collaborazione, in qualità di media partner, di Frattura Scomposta Contemporay Art Magazine.

La mostra a Palazzo Pirola sarà visitabile dal 15 febbraio al 9 marzo.

Sede espositiva e contatti:
Associazione Culturale Palazzo Pirola
P.zza della Repubblica 1 (angolo con Vicolo Filippo Corridoni)
20064 Gorgonzola – MI

www.palazzopirola.com
info@palazzopirola.it

Partner organizzativo:
Galleria Biffi Arte Piacenza

galleria@biffiarte.it
www.biffiarte.it

Media partner:
Frattura Scomposta contemporary art magazine

info@fratturascomposta.it
www.fratturascomposta.it

Sede espositiva raggiungibile dalla Stazione Centrale di Milano con la linea metropolitana MM2 direzione Gessate

domenica 12 gennaio 2014

FEMMINILE, PLURALE a cura di Alessandra Redaelli

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Bel progetto e grandi giovani talenti, uniti sotto la preziosa guida di Alessandra Redaelli...
a Piacenza, da non perdere!




FEMMINILE, PLURALE
a cura di Alessandra Redaelli 

25 gennaio - 9 marzo 2014

Alice Olimpia Attanasio, Marina Calamai, Erica Campanella, Vania Comoretti, Tamara Ferioli, Angela Loveday, Anna Madia, Ilaria Margutti, Rossella Roli, Vania Elettra Tam

Biffi Arte racconta in tre mostre le voci più nuove e originali
dell’arte italiana al femminile.

Al di là degli stereotipi di genere, Biffi Arte presenta una rassegna di mostre tutta al femminile, per parlare di donne attraverso le voci delle donne. Trenta artiste dell’ultimissima generazione raccontano, con linguaggi diversissimi, questa metà del cielo. Spesso ironiche, talvolta dure, a tratti malinconiche e mai leziose, queste donne si guardano dentro e guardano il mondo di oggi per poi reinterpretarlo e farlo storia.
Dal 25 gennaio al 9 marzo va in scena il primo capitolo. L’interiorità, lo sguardo dentro è un catalogo di pensieri intimi, ricordi raccolti qualche volta tra le lacrime, autoritratti, momenti di introspezione e attimi sospesi. Ci sono le ragazze di Tamara Ferioli, corpi sensuali e vulnerabili definiti da un tratto leggero sul fondo bianco, accesi solo dalla fiamma dei capelli (veri, i suoi) che l’artista applica al lavoro; ci sono le donne di Ilaria Margutti, teneri e struggenti autoritratti dell’artista che ricamano il proprio corpo ricucendo cicatrici; c’è Rossella Roli, che attraverso installazioni intrise di passato raccoglie i propri ricordi e le paure per un tempo che verrà. E poi c’è Erica Campanella, che sulla superficie lucente del rame dipinge seriche figure femminili colte in un attimo di malinconica solitudine, o nella preghiera. Se Angela Loveday costruisce scene teatrali, vagamente oniriche, per fotografie dalla tecnica impeccabile da cui la figura femminile esce come una regina splendente e trionfante, Vania Elettra Tam dipinge quadri piccoli come sussurri, tele in cui la quotidianità si trasforma nel sogno di un’evasione che sa di rivincita. E poi c’è Anna Madia, che con il pretesto del ritratto racconta un mondo segreto, evanescente, di malinconie, confidenze e rituali femminili. O Alice Olimpia Attanasio, che con un linguaggio leggero, quasi infantile, trasforma in favole temi forti e duri come la malattia. E se Vania Comoretti, con i suoi pastelli e le sue chine – precisi come bisturi – crea ritratti profondi, senza sconti, in cui l’anima femminile appare scritta sulla pelle, Marina Calamai racconta le dolci consolazioni, le abbuffate piene di sensi di colpa per curare una pena d’amore. Le sue tele sagomate parlano di pasticcini e torte dalla glassa colante, di freschi sorbetti e gelati che si struggono lentamente. E poi ci sono i gioielli, da mangiare con gli occhi, e le installazioni interattive, profumate e accoglienti come un utero ritrovato.

Lo sguardo sul mondo sarà il tema della seconda mostra in programma. Attraverso pittura, scultura e fotografia dieci artiste italiane racconteranno il mondo intimo della casa e i suoi spazi, accoglienti o claustrofobici, sicuri o pieni di incertezze. Racconteranno la folla delle ore di punta, l’amore per la natura e la passione per i piccoli oggetti che danno senso alla quotidianità. L’ultimo appuntamento, infine, riguarderà Gli spazi del sogno. Desideri segreti e sogni mai confessati, fantasie e aspirazioni daranno vita a una mostra onirica, suggestiva e a tratti inquietante.

BIFFI ARTE
Palazzo Marazzani Visconti
Piazza S.Antonio angolo via Chiapponi
Piacenza
Tel. 0523-1720408


martedì 14 maggio 2013

Di Luce e Colori a Catania


Di Luce e Colori
25 maggio - 8 settembre 2013

Catania Art Gallery
Via Galatioto n. 21, 95126 Catania


E siamo giunti alla quinta mostra : Di Luce e Colori.


Una selezione accurata di opere storiche del novecento italiano ed internazionale attende gli amici collezionisti e cultori del bello.


Inoltre opere, anche di grande formato, dei seguenti artisti contemporanei: Domenico Grenci, Attilio Giordano, Marcello Jori, Marta Sesana, Silvia Argiolas, Vanni Cuoghi, Andrea Chiesi, Lucia Ragusa, Gianluca Capozzi, Adriano Nardi, Andrea Di Marco, Rosario Leotta, Vincenzo Marsiglia, Daniela Alfarano, Alessandro Cannistrà, Angelo Sturiale, Giuliano Sale, Gian Marco Montesano, Giovanni Manfredini, Leandro Russo, Cesare Galluzzo, Francesca Tulli, Enrico Manera, Sergio Gioielli, Roberto Rampinelli, Roberto Floreani, Alessandro Papetti, Nicola Nannini, Ana Kapoor, Alessandro Busci, Enrico Lombardi, Simone Pellegrini, Marisa Sapienza, Martina Mannino, PierGiovanni Bubani, Verdiana Patacchini, Mario Vespasiani, Salvo Genovesi, Antonello Viola, Alessandro Filetti, Mimmo Scuderi, Marco Verrelli, Hannu Palosuo, Silvia Mei, Nicola Caredda, Andrea Janie, Robert Pan, Alfredo Pirri, Tamara Ferioli, Sergio Fiorentino, Mario Consiglio, Arianna Piazza, Davide Nido, Alessandra Ariatti e numerosi altri.


Sarà inoltre ufficializzata l'apertura della seconda sede della galleria nella città di Noto (SR).

sabato 16 febbraio 2013

ROAD MAPS a cura di Silvia Fabbri e Micaela Bonetti

ROAD MAPS
a cura di Silvia Fabbri e Micaela Bonetti
OFFICINE CREATIVE ANSALDO
via Tortona, 54, Milano
5 - 13 marzo 2013


Una mostra d’arte con circa una ventina di artisti che provengono da storie e da paesi differenti, e che tutti da tempo lavorano con i più svariati linguaggi, dalla pittura alla fotografia, dal disegno al video, dalla scultura all'installazione. Ognuno di loro si confronta con il viaggio, e con l'immaginario e tutta l'iconografia onirica che da sempre vi si accompagna.


Nella sua fitta simbologia e nelle sue svariate implicazioni letterarie, infatti, da Odisseo a Enea, dagli Argonauti alle peregrinazioni di Gulliver, dai mitici viaggiatori del tempo alla Beat Generation, il viaggio viene interpretato come ricerca dell'ignoto, tensione verso la scoperta, verso situazioni estreme, come desiderio e occasione di fuga dalla realtà, come percorso reale o immaginario di ricerca del sé. Soprattutto in una società come la nostra, altamente e tecnologizzata, in cui la comunicazione digitale, i social network, l'ossessiva e continua presenza di media rendono possibile l'abbattimento di ogni barriera e permettono la contemporanea condivisione di esperienze collettive senza mai muoversi fisicamente, l'esperienza del viaggio reale, nel mondo, "on the road" per intendersi, acquista un forte significato e riapre nuove frontiere e orizzonti.

Nella complessità dunque dei rimandi e nella sua ricchezza evocativa - "Ero sempre sorpreso da come fosse meraviglioso viaggiare, e da come il mondo, all'improvviso, diventasse infinitamente ricco di possibilità" scrive Jack Kerouac - il viaggio diventa l'occasione per riflettere sulla possibilità di mondi inimmaginabili, di realtà e culture nascoste, sull'abbattimento delle barriere sociali, sul mescolamento di razze e popoli. Così nel raccontare le immagini e le infinite modalità di percezioni del mondo reale gli artisti di questa mostra, pur con poetiche diffrenti e nell'intrecciarsi dei linguaggi, offrono un panorama straordinario di interpretazioni e di letture iconografiche sul tema del viaggio, alla ricerca di scorci inediti e di esperienze visionarie.



DARIO ARCIDIACONO . RODNEY BATISTA . FELIPE CARDEŇA . DANIELA CAVALLO . FRANCESCO CIANCIOTTA . CARLOS MARTIEL DELGADO SAINZ . MATTEO CREMONESI . ANTONIO DE LUCA . DESIDERIO . TAMARA FERIOLI . GIOVANNI GAGGIA e CLAUDIO CAVALLARO . ROBERT GLIGOROV . SVITLANA GREBENYUK . INBE KAWORI . CHRISTIAN LEPERINO . ANDREA MAIOTTI . FLORENCIA MARTINEZ . VALENTINO MENGHI . ELENA MONZO . ANNA MUZI . TOMOKO NAGAO . MARCO PETRUS . LEONARDO PIVI . GIADA RIPA . MICHAEL ROTONDI . MIRIAM SECCO . ALDO SERGIO . WILLIAM ZANGHI .

Con un intervento speciale di BROS e con una performance di XENA.

Infine, come special guest, alcune opere dell’artista ANDREA DI MARCO da poco scomparso.


a cura di Silvia Fabbri e Micaela Bonetti


Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.

(Mark Twain)

martedì 13 novembre 2012

INTO THE WHITE a cura di Ettore Buganza e Loris Di Falco

Molto interessante la selezione degli artisti scelta da due curatori, per questa mostra tutte dedicata ad un colore... il bianco.



INTO THE WHITE
Christiane Beer Marco Casentini Giovanni  Frangi Tamara Ferioli J&Peg Massimo Kaufmann
Franco Mazzucchelli Pino Pinelli Velasco Vitali
a cura di
Ettore Buganza e Loris Di Falco

29 novembre 2012   ore 18.30
Spazio Bigli
Via Bigli 11/a Milano



Una mostra che si articola in 9 declinazioni del bianco, il colore assoluto, la somma dei colori dello spettro, la purezza o il vuoto dopo la morte, forse che lo spazio infinito non sia nero bensì  denso di luce.
Un percorso che inizia con Christiane Beer, scultrice che propone composizioni minimali realizzate in argilla sintetica bianca, con essenziali quasi impercettibili variazioni geometriche.
La geometria si arricchisce di combinazioni in Marco Casentini, il ritmo diviene musicale e si dispone sulla bidimensionalità della pittura, con leggere concessioni allo spessore delle lastre di plexiglass.
I frammenti di bianco di Pino Pinelli sono schegge di pittura riorganizzate sulla parete creando un’armonia musicale, lavorando di sovrapposizione,  addizionando il pigmento riduce l'enfasi espressiva del colore.
Franco Mazzucchelli si esprime coi  materiali sintetici che caratterizzano dall'inizio il suo operare a cui unisce la leggerezza dell'aria, il suo p.v.c. gonfiabile bianco rimanda alle forme che assumono le nuvole.
I quadri di Massimo Kaufmann si ispirano alla scrittura Breil, sono texture in rilievo, qui il bianco è una pittura tattile da leggere con le dita.
Dalla direzione che predilige la costruzione formale, il bianco in Giovanni Frangi vira verso il paesaggio, la visione non è più rigorosa e la materia si fa spuria, il colore si sedimenta su se stesso, i giardini ribollono e confondono i ricordi.
Ritroviamo in Velasco Vitali la struttura della architettura, le dense pennellate scavano la materia della storia, strati su strati di bianco, come la calcina dell’ antiche case in pietra.
Il bianco in Tamara Ferioli è protagonista e non un comprimario, è il valore oltre il quale congelare i momenti dell'essere attraverso il disegno, il collage e la scultura.
Per i J&Peg la creazione artistica è un processo mentale che combina più discipline, partiti dal nero ora le loro combinazioni di disegno e fotografia si perdono nella luce. Etereo compimento del cerchio iniziato con l’assenza di rappresentazione della Beer.

venerdì 24 agosto 2012

PAST FORWARD - Musei Civici Bassano del Grappa

Interssante e ricca questa collettiva curata da Giovanni Cervi, Diego Knore e Yasha Young, per i Musei Civici di Bassano Del Grappa. Ci sono anche Tamara Ferioli, Giuliano Sale e tanti altri... da vedere! 


La creatività italiana tra passato e futuro: i capolavori di ieri
reinterpretati dai talenti di oggi.
Concept by Giovanni Cervi per Infart Collective
www.infartcollective.com/infart6/past-forward/

a cura di Diego Knore, Yasha Young e Giovanni Cervi

@ Musei CiviciBassano del Grappa

Past Forward inaugura il 31 agosto 2012 alle 18:30 e termina il 7 Ottobre

Artisti:
2501, Alessandro Bavari, Mattia Biagi, Zaelia Bishop, Lisa Black, The Bounty Killart, Arianna Carossa, Cera, Francesca Dalla Benetta, Dast, Benjamin de Diesbach, Dorian X, El Gato Chimney, Francois Escalmel, Tamara Ferioli, Nancy Fouts, Stanislav Ginzburg, Sandra Hauser, Brian Horton, James Kalinda, Diego Knore + 108, Koes, Lisa Mei Ling Fong + April Mae Hinds, Lucamaleonte, Sara Magni, Bethany Marchman, Miraschi, Doriano Modenini, Daniel van Nes,, Orticanoodles, Manuel Pablo Pace, Sergio Padovani, Thomas Pagani, Virginia Panichi, Giovanni Pasini, Paolo Polloniato, Thomas Raimondi, Rankore, Elena Rapa, Maria Rubinke, Mustafa Sabbagh, Giuliano Sale, Mimi Scholz, Sika, Skawager, Squp, Mattia Trotta, Ufocinque, Fernanda Veron, Raf Veulemans, Benjamin Vierling, Nicol Vizioli, Chris Von Steiner, Kevin Weir, Stefano Zattera

L’importanza dell’arte, le sue influenze in campo culturale e sociale e il suo ruolo come specchio dei secoli passati, è un dato di fatto. Ci hanno insegnato Da Vinci, van Gogh, Vermeer o Dali, Botticelli o Tiziano, Basquiat, Haring e Warhol. Visitiamo musei, studiamo l’arte e guardiamo opere che erano una riflessione sul clima politico e della società “dei loro tempi”.
Abbiamo conosciuto guerre e grandi sconvolgimenti politici che hanno dato vita a nuove forme di espressione artistica o che hanno distrutto intere collezioni e testimonianze di epoche passate. Rivoluzioni e periodi di benessere e decadenza, industrializzazione e recessione hanno lasciato il loro segno nel mondo dell’arte, lo possiamo vedere chiaramente camminando nelle sale di qualunque museo. Quello che non vediamo è l’attuale tumultuoso flusso di cambiamento ed evoluzione che scorre sotto la superficie, sorretto dalle correnti delle piattaforme social e dai nuovi mercati dell’arte. C’è un incredibile serbatoio di talenti che ha perfezionato e sviluppato tecniche personali o evoluto tecniche dei Maestri passati. Troppo spesso il grande lavoro innovativo di questi giovani artisti non è visto, considerato che lo stato di “emergente” non lascia molte possibilità di esporre in un museo. E sì che loro sono l’occhio della società contemporanea e lo sguardo indagatore sui cambiamenti di cui abbiamo esperienza quotidiana.
Abbiamo più tecnologia, ma rimuoviamo le guerre che si combattono su suoli stranieri, ci schermiamo gli occhi di fronte alla morte e alle catastrofi naturali, tracciamo un solco tra ricchi e poveri nelle nostre stesse terre, ma tutto questo esiste, oggi più che mai i giovani artisti portano riflessioni su cosa accade e sull’eredità che lasceremo alle generazioni future: unire il passato e il futuro in questa unica mostra permette al visitatore di apprezzare l’impatto che i vecchi maestri hanno avuto sulla tecnica e sul progresso artistico dei maestri di domani e di ammirare le nuove, personali, interpretazioni dei pezzi
della collezione permanente del museo e della storia dell’arte italiana in generale. Il visitatore è invitato e considerare che la pulsione dell’esistenza umana, i problemi e le grandi domande esistenziali, ma anche i successi, non sono cambiati nelle loro forma più pura, hanno semplicemente cambiato volto, e oggi è quello del gruppo internazionale di giovani artisti con cui abbiamo il piacere di lavorare da anni.

Contacts: Mobile: +39 349 6440 946
Skype: wintermantis
email: gio.cervi@gmail.com

giovedì 1 dicembre 2011

10x10=Buon Natale... da Obraz a Milano

Dall'amico Loris, Galleria Obraz - Milano, il giorno 5 dicembre si apre la tradizionale ObraXmas. Quest'anno all'insegna del piccolo formato: 10x10 (mi ricorda un po' il mio Art for Children, ma va benissimo così, sono lusingato). Lungo ed interessantissimo l'elenco di artisti che parteciperanno a questo evento. Fra questi sottolineo la presenza di molti cari amici: da Bombaci a Gavazzi. Da non perdere!!!


10x10

Gli artisti presenti in mostra sono:

Piero 1/2 Botta
Piero Addis
Dario Arcidiacono
Daniela Ardiri
Francesco Arena
Luca Beolchi
Paola Bernabei
Giuseppe Bombaci
Davide Bramante
Verdiana Calia Di Dio
Maurizio Cariati
Linda Carrara
Marco Casentini
Marco Cirnigliaro
Roberto Coda Zabetta
Martina Di Trapani
Riccardo Gavazzi
Marco Fantini
Tamara Ferioli
Anna Finetti
Giovanni Frangi
Cristina Lefter
Claudia Marini
Tamara Marino
Fulvia Mendini
Gianna Moise
Anna Muzi
Davide Nido
Guido Nosari
Marco Petrus
Annalisa Pirovano
Michela Pomaro
Melissa Provezza
Rossella Roli
Velasco Vitali
Angela Viola
Andrea Zucchi

mercoledì 2 novembre 2011

Ceres4art 2011? tutto al femminile


Sempre più diffusi e sempre più di qualità, i brand-prize offrono grandi possibilità e visibilità alla giovane arte. In questo caso è proprio il caso di dire: Ceres C'é!




Sabrina Milazzo_Rolling
Tamara Ferioli_Her Ceres' Voice
Due giovani artiste si aggiudicano la 4° edizione del Premio d’arte contemporanea promosso da Ceres
Milano, XX ottobre 2011 – Si conclude con un successo tutto al femminile l’edizione 2011 del Premio Ceres4Art: sono Sabrina Milazzo e Tamara Ferioli, infatti, le due vincitrici del concorso, che si aggiudicano rispettivamente il Premio Giuria Popolare e il Premio Giuria Tecnica 2011.
Rolling Strong, di Sabrina Milazzo, è stata l’opera più votata dagli utenti web sul sito www.ceres4art.it, mentre Her Ceres’ Voice, di Tamara Ferioli, è stata l’opera più apprezzata dalla giuria tecnica, composta dal curatore del premio Luca Beatrice, la curatrice Valentina Pesati, il musicista Boosta, il Direttore Creativo di Pbcom Duri Bardola e il Responsabile Strategie Musicali di MTV Luca De Gennaro.
Qualità, innovazione, ricerca e contemporaneità sono stati i criteri alla base del voto espresso dalla giuria.
Rolling Strong, realizzata con la tecnica dell’olio su tela, esprime tutto il realismo stilistico di una pittrice raffinata, che unisce meticolosità a disinvoltura, contemplazione a esibizionismo. Le gambe di una ragazza, vestite da moderni anfibi, tengono ferma una bottiglia di Ceres vuota, che giace per terra.
In Her Ceres’s Voice, invece, si percepisce tutto il simbolismo di Tamara Ferioli, il cui lavoro è definito come “sognante ideologia fiabesca”. La sua opera è un grammofono bianco ricoperto da smalto e spilli su foglie di plexiglass in cui la bottiglia di birra Ceres si trasforma in un vecchio vinile da ascoltare, ricco di quell’armonia che la musica sa produrre.
La proclamazione delle due vincitrici giunge al termine del tour promosso da Ceres insieme a MTV, che da maggio a settembre ha portato per la prima volta le opere in concorso nei principali musei d’arte contemporanea d’Italia, mixando arte metropolitana e musica internazionale e accogliendo un pubblico entusiasta.
Il successo riscosso durante le diverse tappe del tour promosso insieme a MTV dimostra quanto i giovani siano affascinati dal mondo dell’arte, laddove questa sappia comprendere e interpretare il loro mondo e i loro simboli e come sia importante oggi trovare nuovi linguaggi che siano per loro stimolanti e che li attraggano” commenta Davide Chiodini, Marketing Manager Ceres.
Ceres4Art è per noi un modo per comunicare ai giovani e farli comunicare e siamo molto soddisfatti della continua attenzione che questi rivolgono al concorso, che ogni anno avvicina sempre più persone”, conclude Chiodini.
"Come curatore del premio non posso che esprimere soddisfazione per il successo che ha riscosso. Ancora una volta è stato dimostrato come la creatività dei giovani, se messa alla prova e valorizzata attraverso iniziative stimolanti, possa dare degli ottimi risultati. Le opere vincitrici, di Sabrina Milazzo e Tamara Ferioli, sono esempi dell’efficace unione tra abilità tecnica e ispirazione. L’arte contemporanea, vera protagonista del concorso, ha saputo coinvolgere un pubblico ampio: sia quello del web, cosi importante in questo momento storico, che quello fisicamente presente in occasione delle serate organizzate nei musei", commenta Luca Beatrice, curatore del Premio Ceres4Art 2011.
Le due vincitrici si aggiudicano un premio di natura pecuniaria.

Per ulteriori informazioni:
Elena Zaco – Roberta Sciarabba
MS&L● Italia – Ufficio Stampa CERES
V.le Vittorio Veneto 22, Milano
Tel. 02 – 77336226

domenica 16 ottobre 2011

Sul numero 73 di Espo Arte...


Beh innanzi tutto, la copertina: Tamara Ferioli, mi sembra un ottimo inizio... sfogliando poi la rivista trovo: un articolo interessantissimo sul giovane Andrea Martinucci (già finalista dell'edizione 2010 del Premio Patrizia Barlettani), a firma di Maria Cristina Strati, l'intervista alla stessa Ferioli, uno Zanti efficace come al solito e oltre ad altri articoli, l'intervista rilasciata ad Emanuele Beluffi di Ilaria Centola a proposito della imminente prossima edizione di Step 09... beh che dire, da comprare!

martedì 11 ottobre 2011

TAMARA FERIOLI - IDOLA a Milano a cura di Francesca Alfano Miglietti

E visto che ne ho parlato nel post precedente...


MILANO
ALLE OFFICINE DELL’IMMAGINE
DAL 17 NOVEMBRE 2011 AL 14 GENNAIO 2012

LA PERSONALE DI
TAMARA FERIOLI
IDOLA

Mercoledì 16 novembre alle ore 19, negli spazi di via Vannucci 13, 
inaugurerà la mostra della giovane artista milanese Tamara Ferioli (Legnano, 1982). 
L’esposizione, curata da Francesca Alfano Miglietti (FAM), 
caratterizzata da una forte componente autobiografica, presenterà 20 nuove 
opere su carta intelata di diversi formati e un’inedita installazione ambientale 
sonorizzata da Fabio Bonelli dei Musica da Cucina.

Gli Idola – errori della mente e della comunicazione umana, 
persuasioni e illusioni che sembrano diventare assiomi per poi crollare di fronte 
a nuove convinzioni – danno il titolo a questa personale, il cui corpo 
principale sarà costituito da disegni realizzati a matita. Il peculiare segno, 
secco e controllato, così come l’attenzione per la scelta dei dettagli e 
un processo creativo meditato e lento come un rituale, sono i tratti distintivi 
del lavoro della Ferioli. Elementi presi dalla natura come foglie, insetti, sassi, 
rami e capelli dell’artista stessa (che testimoniano la sua presenza in ogni opera) 
si riversano sulle carte giapponesi lavorate a mano, creando infiniti mondi, 
che nei lavori recenti diventano ancora più complessi e articolati. Grazie a un 
intreccio di narrazioni che si accompagnano alle storie principali, le singole 
entità si mescolano generando nuovi significati e diversi livelli di lettura, sviluppandosi 
su un fondo bianco che conferisce atemporalità alle scene.

La ricerca di Tamara Ferioli esprime, attraverso composizioni bidimensionali 
e opere installative, la complessità della natura e degli esseri umani. 
Aspetti della vita quotidiana (gioie e dolori, paure e piaceri) e narrazioni che 
spiazzano per il loro contenuto amaro e i particolari carichi d’inquietudine e 
profondo disturbo sono rivelati nel corso di un lungo viaggio onirico. 
In Danza Macabra, per esempio, le mani dell’artista si trasformano in rovi 
da cui delle spine fuoriescono come artigli; in Spirito di gravità, invece, 
una zanzara si appoggia sul suo polso pungendolo, mentre un compasso 
aperto sul palmo della mano traccia i cerchi del tempo che passa, richiamando 
gli anelli del tronco degli alberi.

Proprio questi ultimi saranno protagonisti dell’installazione site-specific 
– costituita da numerosi ceppi, tagliati ad altezze diverse, che trafiggono 
i volumi di un’enciclopedia – allestita nella sala sotterranea della galleria. 
La parola contenuta nei libri infilzati rappresenta la grande illusione dell’uomo di 
conoscere e spiegare tutto ciò che lo circonda; un tentativo perennemente 
disatteso, talvolta ostacolato da una natura capricciosa che non può essere 
classificata. 
Infine, una boule de neige – realizzata con insetti, fiori secchi e sassolini muniti 
di una minuscola serratura – accompagnerà l’installazione, ricostruendo 
un microcosmo che rimanda all’infanzia dell’artista e ne rivela la sua indole 
romantica e intimista.

Le atmosfere distaccate e le dimensioni incantate che si legano alla realtà 
contraddistinguono tutta la produzione artistica di Tamara Ferioli che 
per questa mostra sperimenta, in un modo inedito e occasionale, l’uso di 
piccole tracce di colore.

Catalogo in mostra.

Note biografiche
Tamara Ferioli è nata a Legnano nel 1982. Dopo aver studiato 
all'Ecole des Beaux Arts de Lyon, si diploma presso il dipartimento 
di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Attualmente vive 
e lavora a Milano. 
Negli ultimi anni, la giovane artista milanese ha partecipato a numerose 
esposizioni personali e collettive, in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero.

A Tamara Ferioli la copertina n°200 di Lobo di Lattice


Nelle mie elucubrazioni mentali di "feticista" dell'arte, molto spesso mi diverto a stilare una ideale classifica di giovani artisti che più appagano il mio gusto. E' di fatto una classifica in continuo divenire, con nomi che appaiono ed altri che spariscono ad una velocità, che farebbe invidia al Marinetti futurista. 

Ci sono però dei nomi che restistono, anzi persistono. Fra questi ha il suo spazio, più che meritato, Tamara Ferioli. 


Tamara Ferioli che giustamente "occupa" la copertina del n° 200 della rivista on-line Lobo di Lattice (vedi: http://www.lobodilattice.com/ ), visto il percorso artistico che sta sviluppando, con intelligenza e sensibilità pari a pochi altri. 

Un traguardo, quello della rivista, più meritato, grazie anche al continuo impegno, risolto fra passione e professionalità di Luca Beolchi (fondatore del sito) ed i suoi collaboratori. 


martedì 24 maggio 2011

Fratelli d'Italia... l'arte si è desta

L'idea è efficace, preziosi sono gli artisti. Complimenti alla curatrice!
Si inaugura domani 25 maggio e lo fa aprendo i battenti nel migliore dei modi, ospitando, fra le altre, le opere Tamara Ferioli, senza ombra di alcun dubbio una fra le eccellenze dell'arte contemporanea... Bravi!!!



LA GALLERIA MANIERO PRESENTA

FRATELLI D’ITALIA
TAMARA FERIOLI - ETTORE FRANI -CARLA MATTII
a cura di Manuela Alessandra Filippi

dal 25 maggio al 25 novembre 2011


I 150 anni dell’Unità d’Italia noi li festeggiamo così: con una mostra corale, un ambizioso progetto che vede coinvolti venti artisti, uno per ogni regione, scelti in base al loro luogo di nascita. Dalle Alpi alla Sicilia, sfileranno in galleria, in gruppi di tre, i lavori di Bruno Benuzzi (Sardegna), Enrica Borghi (Piemonte), Maurizio Cannavacciuolo (Campania), Adrea Chiesi (Emilia Romagna), Fabrice De Nola (Sicilia), Alberto Di Fabio (Abruzzo), Tamara Ferioli (Lombardia), Ettore Frani (Molise), Sarah Ledda (Valle d’Aosta), Tommaso Lisanti (Basilicata), Carla Mattii (Marche), Franco Passalacqua (Umbria), Simone Racheli (Toscana), Ascanio Renda (Calabria), Max Rohr (Trentino Alto Adige), Massimo Ruiu (Puglia), Serse (Veneto), Antonio Sofianopulo (Friuli Venezia Giulia), Francesca Tulli (Lazio), Corrado Zeni (Liguria),
Il progetto espositivo è articolato in otto appuntamenti, dal 25 maggio al 25 novembre, uno ogni due settimane. Di ogni artista saranno presentate due o tre opere a sua scelta, una terza sarà realizzata appositamente su un supporto della forma della regione di appartenenza, per l’ultimo appuntamento, che vedrà coinvolti tutti gli artisti, che uniti, pur nella diversità di stili, tecniche e linguaggi, ricomporranno la cartina della nostra nazione.
"Fratelli d'Italia" è un omaggio al nostro inno, alla nostra storia. Una testimonianza di fratellanza, una lunga e inconsueta passeggiata tra le pieghe dell’arte contemporanea del nostro paese.
Pittura, scultura, installazioni, si susseguiranno, senza sosta, fino alla fine del 2011, più di 60 opere, attraverso le quali sarà possibile stabilire dialoghi e confronti, stimolare riflessioni e delineare nuovi e inaspettati orizzonti.


Calendario mostre


25 maggio - 7 giugno TAMARA FERIOLI - ETTORE FRANI -CARLA MATTII

8 giugno - 21 giugno ALBERTO DI FABIO - SIMONE RACHELI - MAX ROHR

22 giugno - 5 luglio MAURIZIO CANNAVACCIUOLO - FRANCO PASSALACQUA - CORRADO ZENI

6 luglio - 19 luglio BRUNO BENUZZI - SARAH LEDDA - ANTONIO SOFIANOPULO

21 settembre - 4 ottobre FABRICE DE NOLA - TOMMASO LISANTI - MASSIMO RUIU

5 ottobre - 18 ottobre ENRICA BORGHI - ANDREA CHIESI - FRANCESCA TULLI

19 ottobre -1 novembre ASCANIO RENDA - SERSE

9 novembre - 25 novembre FRATELLI D’ITALIA - PRESENTAZIONE CATALOGO
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mercoledì 25 maggio 2011 ore 18

Protagonisti della vernice che apre questa inusuale cavalcata lunga sei mesi sono Tamara Ferioli (Lombardia), Carla Mattii (Marche) ed Ettore Frani (Molise).
Tamara Ferioli (Legnano 1982), mette in scena paure, emozioni, strappi e ricuciture cui ognuno deve rimediare. Il suo è uno stato di necessità, un bisogno irrefrenabile di conciliare corpo e spirito, contenitore e contenuto, luce e oscurità. Su carta giapponese, disegna a matita esili e tormentate fanciulle, dalla morbosa sensualità. Immerse in fitti paesaggi che tracimano dal foglio per dilagare sulle pareti, hanno i volti ricoperti da grovigli di capelli rosso veneziano, che l’artista preleva dalle sue spazzole e sotto lo strato epiteliale del fragile e leggerissimo foglio. Un rituale meticoloso e denso di significati reconditi. Traccia organica del suo corpo, intima essenza del suo lavoro.
Ombre misteriose, leggere maculature, esili spaghi, troneggiano sul bianco lirico e assoluto degli oli su tavola di Ettore Frani (Termoli 1978). Simili a sudari, schermi vuoti in attesa di essere riempiti, pitture dell’assenza, sospesi sull’orlo dell’abisso, rendono visibile l’invisibile. Rinnovano la dimensione sacra della pittura, liberandola da ogni vincolo simbolico.
Carla Mattii (Fermo 1971), si muove al confine tra natura e artificio. Ha iniziato dieci anni fa cucendo petali di rosa,pistilli di papavero e radici di dalia – vengono in mente le pozioni per sortilegi delle quali le fiabe sono zeppe - per dar vita a fiori fantastici. Fotografati e privati delle suture, si mostravano in tutta la loro irriconoscibile bellezza. Dalle suture alla scultura il passo è stato breve. Punto di partenza la natura. In mezzo il percorso per realizzarle. Si parte dalla scansione in 3D dell’elemento prescelto per arrivare alla prototipazione in polvere di nylon. Risultato? Candidi e rigorosi Kit per la composizione di “fiori fai da te”. Installazioni scultoree in bilico tra ordine e caos.



Scheda tecnica primo appuntamento:

Titolo mostra: FRATELLI D’ITALIA

Curatrice: Manuela Alessandra Filippi

Artisti: TAMARA FERIOLI - ETTORE FRANI - CARLA MATTII

inaugurazione: 25 maggio 2001 ore 18

durata mostra: 25 maggio - 7 giugno

Luogo: MANIERO associazione culturale Via dell’Arancio 79 - Roma
Tel. e Fax +39 06.68.807.116
galleriamaniero@fastwebnet.it - 
www.galleriamaniero.it
orario: lunedì - sabato ore 16 - 20 altri orari su appuntamento