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venerdì 26 aprile 2013

Uomo, Natura e Mutamento ovvero l'arte di Valentina De' Mathà






Da quando mi capitò l'occasione di vedere alcune immagini dei suoi lavori pubblicati, allora su MySpace, ho iniziato a seguire l'opera di questa brava "ricercatrice/artista".


Dotata di capacità analitiche che vanno ben oltre a "quello che si vede", ritengo il suo impegno uno dei più interessanti oggi sulla scena contemporanea.


Una cifra artistica decisamente più europa che italiana che di questi tempi, devo dire, non guasta!










Valentina De' Mathà











- In dieci righe, chi è Valentina De’ Mathà?


Una ricercatrice, impaziente e dinamica, una sognatrice concreta in cerca di una più alta consapevolezza dell’Essere, che non si accontenta mai, ma che è grata di ogni cosa che ha. Una donna che si vuole bene e che ama la vita. Un’artista in crescita, tenace e libera e la somma delle scelte che compio quotidianamente… E tantissime altre cose.






- Quali sono le prove più difficili che una giovane artista deve affrontare per conquistarsi le benevolenze dei critici, dei galleristi e del pubblico?


Bisogna essere onesti e coerenti con se stessi, lavorare sodo e bene e scegliere i passi giusti da fare. È un cammino che va costruito ogni giorno, poi, di conseguenza, si incontrano strade che si accomunano alla tua e il percorso si solidifica.






- Sei un'artista poliedrica ti esprimi con media differenti, dimmi però quello che preferisci, che senti più tuo?


Nasco come pittrice e, sicuramente, rimane il media al quale mi sento più legata, ma ogni media ha un fascino diverso e ogni progetto richiede quello più idoneo alla sua migliore realizzazione.






- Raccontami un po’ delle tue ultime ricerche.


In realtà la mia ricerca artistica è sempre la stessa, basata sulla simbiosi tra Uomo-Natura e Mutamento e sulla Causa-Effetto degli eventi. Mi interessa tutto ciò che è in divenire e che si muove, anche se poi cerco di fermarlo e catturarlo attraverso il mio lavoro. Mi interessano l’imprevedibilità e dinamicità degli eventi scaturiti dalla vita e dagli incontri.






- E come reagisci alle critiche?


Dipende dalle critiche e da chi le fa. Non mi lascio facilmente intimorire, le critiche rimangono comunque pur sempre dei punti di vista, spesse volte soggettivi e molto relativi. Credo che le cose si capiscano meglio intimamente. Arriva sempre un momento di “lucidità” in cui capisci con estrema chiarezza dove ti trovi e cosa stai facendo. Sono momenti terribili, ma necessari e che vivo periodicamente.






- Qual è l'aspetto del tuo lavoro che ti intriga di più?


Sicuramente il “fare”, il creare e sperimentare. Sono una persona molto tattile e dinamica.






- E il rapporto con il mercato?


Le mie opere non sono per tutti, non sono sempre facili e immediate come può esserlo un quadro o una scultura, i collezionisti quando acquistano un mio lavoro devono essere spinti da qualcosa che va oltre. Le mie opere hanno bisogno di una maggiore contemplazione, di motivazioni diverse. Il mio lavoro è molto prezioso per me, mi prendo molta cura di esso e cerco di valorizzarlo al massimo sotto ogni aspetto.






- Dimmi una cosa di te che non hai mai detto pubblicamente?


Purtroppo devo continuare a tenermela per me.






- Un colore?


In passato avrei detto rosso, ma ora sicuramente il bianco in tutte le sue tonalità.






- Ora con la tua personale "Entropia" stai esponendo alla Limonaia di Villa Saroli del Museo d'Arte di Lugano. Dopo questa ultima fatica, quali progetti hai per il futuro?


Quest’anno ho lavorato moltissimo a tanti progetti contemporaneamente, alcuni con gestazioni molto lunghe… Anche questa personale al Museo d’Arte di Lugano ha richiesto molti mesi di progettazione e, tutt’ora, richiede attenzione. Si tratta di un progetto installativo in mutamento che sto documentando passo passo, poi, durante il finissage del 7 giugno, verrà presentato il catalogo con tutta la documentazione dell’evoluzione, e con due interventi del fisico teorico Ignazio Licata e della curatrice Maria Savarese. A maggio invece inauguro un evento al Museo del Barocco di Noto e, nei prossimi mesi estivi, mi dedicherò principalmente a un progetto scultoreo, ad alcuni viaggi e alla progettazione della mia prossima personale a Milano presso la Amy-d Arte Spazio.













"Entropia" (Limonaia di Villa Saroli - Museo d'Arte di Lugano)













Valentina De’ Mathà nasce ad Avezzano (AQ) il 14 Aprile 1981 dove inizia la sua formazione presso l’ I.S.A. “V. Bellisario” frequentando il corso sperimentale di “Moda e Costume” e, successivamente, quello di “Oreficeria”.


Dopo il Diploma di Maestro d’Arte e Diploma di Maturità in Arte Applicata, si iscrive a “Scienze della Moda e del Costume” presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Contemporaneamente studia Sceneggiatura Cinematografica con il regista Stefano Chiantini. Vive a Roma fino al 2008, anno in cui si trasferisce in Svizzera, dove attualmente vive e lavora.


Il suo lavoro spazia dalla fotografia alla scultura, dalla pittura al video e all’installazione.


La sua ricerca è basata sulla simbiosi tra Uomo, Natura e Mutamento, sul comportamento dell’uomo di fronte all’imprevedibilità e ineluttabilità degli eventi e, di conseguenza, sulle sue instabilità emotive e reazioni di fronte agli imprevisti e ai mutamenti improvvisi e inevitabili.


Tra le sue esposizioni principali ricordiamo la 54° Biennale di Venezia e la sua personale presso la Limonai a di Villa Saroli del Museo d’Arte di Lugano.


Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti internazionali: vincitrice di “Research in Art 2011”, finalista del “6° Premio Internazionale Arte Laguna”, vincitrice del Premio Speciale Amy-d Arte Spazio e Dafna Home Gallery del “6° Premio internazionale Arte Laguna”, finalista del “Premio Terna 02.










"Corpo Rosso" - Acquerello su carta di cotone 200x140











La sua ricerca è basata sulla simbiosi tra Uomo, Natura e Mutamento e sulla Causa-Effetto degli eventi, sul comportamento dell’uomo di fronte all’imprevedibilità delle circostanze ineluttabili o causate da egli stesso e, di conseguenza, sulle sue instabilità emotive e reazioni di fronte agli imprevisti e ai mutamenti improvvisi e inevitabili.










"Hair and Wool" Capelli e lana, installazione dimensioni variabili ( Vincitrice premio europeo “Research in Art” 2011, Belgio. Palazzo Farnese, Ambasciata di Francia a Roma, Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea (MLAC) Università degli studi di Roma "La Sapienza")











Group Exhibitions (selection)


2012
• Untitled no. 2, RandallScottProjects, Washington D.C.
• “Fame di Terra” curated by Ilaria Bignotti and Matteo Galbiati, Amy-d Arte Spazio, Milan
• “International Art Prize Arte Laguna”, Nappe dell’Arsenale di Venezia, Venice (catalogue)
• “Research in Art” Museo Laboratorio di Arte Contemporanea (MLAC), Rome
• “Research in Art” Palazzo Farnese, French Embassy in Rome, Rome


2011
• 54th International Art Exhibition Venice Biennial Pavilion Italy/Abruzzo, curated by Vittorio Sgarbi (catalogue)


2010
• “The Berlin wall” a project by Artan Shabani – Simone Mazzeto curated by Claudio Rizzi, The Promenade Gallery – Petro Marko Theater, Vlore, Albania






Solo Exhibitions (selection)


2013
• “Entropia” curated by Guido Comis and Cristina Sonderegger, texts by Ignazio Licata and Maria Savarese. Limonaia di Villa Saroli – Museo d’Arte di Lugano (catalogue Edizioni Sottoscala)
• (Title to be defined) Amy-d Arte Spazio, Milan (forthcoming)


2012
• “Corpi Rossi” curated by Maria Savarese, Dafna Home Gallery, Naples
• “Personale”, Valentina De’ Mathà e Ilaria Porceddu, curated by Valentina Piccinni, d’AltroCanto, Embrio.net, MUGA MultimediaGallery, Rome (catalogue)






Awards


2012
• “6° International Art Prize Arte Laguna” curated by Igor Zanti – Finalist (catalogue)
• Special Prize Amy-d Arte Spazio “6° International Art Prize Arte Laguna”
• Special Prize Dafna Home Gallery “6° International Art Prize Arte Laguna”


2011
• “Research in Art” 2011 promoted by Permanent Platform of Atomium Culture – Winner


2009
• “Premio Terna 02″ curated by Gianluca Marziani and Cristiana Collu – Finalist (catalogue)






Education


• Etching course, Frank Bruggisser, CH
• Scriptwriters course – “Treditre Editori”, Stefano Chiantini, IT
• Course for Art Exhibition Curator – Associazione Futuro 2000, Ludovico Pratesi, Marcello Smarrelli, Costantino D’Orazio, Rome IT
• “Science of Fashion and Costume”, Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Rome IT
• Diploma of Art teacher, “Experimental course in fashion and costume and weaving” – ISA “V.Bellisario” Avezzano IT
• Diploma of Applied Art, “Course in goldsmith’s” – ISA “V.Bellisario” Avezzano IT






Publications


2012


• “Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea” Giorgio Bonomi – Rubbettino Editore (Book)
• “Stemperando 2012″ Giovanna Barbero – Verso l’Arte Edizioni (Catalogue)
• “Personale” Valentina De’ Mathà e Ilaria Porceddu (Catalogue)
• Art Prize Arte Laguna 11.12 (Catalogue)


2011
• Lo stato dell’Arte Regioni d’Italia. Padiglione Italia 54a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Curated by Vittorio Sgarbi – Skira (Catalogue) – Italy
• NY Arts Magazine vol.16 January 2011 – New York. USA


2010
• See.7 Magazine n° 01 December 2010 – New York. USA
• Clam Magazine #22 “Experience” – Paris. FR
• Ninja Magazine #18 – Paris. FR
• Variatio 02. photography, museum & galleries – London. UK


2009
• Flash Art n°279 dicembre – gennaio 2010 – Italy
• Ápeiron , critical texts by Fabio Migliorati and Matilde Puleo, NAG Contemporary Editions, 2009 (Catalogue) – Italy
• Premio Terna per l’arte contemporanea 02, Editions Silvana Editoriale (Catalogue) – Italy


2008
• Kult Magazine 03 2008 – Italy






www.valentinadematha.com










"L'uomo che piantava gli alberi" Carta di cotone e punti metallici, installazione dimensioni variabili (Finalista 6° Premio Internazionale Arte Laguna. Nappe dell'Arsenale di Venezia, Amy-d Spazio Arte, Milano)










"Béance" Chimici su carta emulsionata strappata, installazione dimensioni variabili

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