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sabato 5 marzo 2011

"Alla mia Mozzate" personale di Andrea Greco a cura di Ambrogio Chiari

Conosco da poco tempo Andrea e la sua opera. Ha i numeri, le doti e le capacità ma ancora non ha voluto svelare del tutto le sue carte. Merita senza ombra di dubbio di essere seguito e questa mostra ne è l'occasione.


Alla mia Mozzate, 5-6, 12-13, 19-20 marzo
Chiesa del Crocifisso, Piazza S. Alessandro
Orari: 10/12 - 15.30/19
Vernissage sabato 5 marzo ore 18
Andrea Greco, artista mozzatese, torna dopo due anni in mostra nella sua Mozzate e lo fa dedicando l'esposizione proprio alla sua cittadina e ai suoi concittadini.
Nella mostra, che sarà curata da Ambrogio Chiari, l'artista decide di esporre le sue opere migliori, quelle che in questi ultimi due anni l'hanno portato a partecipare a numerose collettive, sia in ambito italiano, non ultima la Biennale di Ferrara, che europeo.
I visitatori potranno così ammirare le tele della serie Emotions, della serie Polaroid e le ultime nate, quelle della serie Brughiere.
Per me era impossibile esporre a Mozzate e non dedicare alla cittadina e ai miei concittadini la mostra - spiega l’artista - perché tutto nasce qui e da qui. Quando lavoro spesso e volentieri mi rifugio nei ricordi, al fine di far scaturire determinate sensazioni; le persone e i luoghi pertanto diventano protagonisti tanto quanto lo sono le emozioni in gioco. Mozzate e i suoi luoghi, Mozzate e le sue persone, Mozzate e migliaia di ricordi”
Nelle tele Emotions - scrive Ambrogio Chiari - l'artista non vuol certo stupirci a tutti i costi con stravaganti composizioni o esasperate deformazioni quanto piuttosto destarci stupore per la compostezza delle forme e l'armonia dei colori. In questo è da sottolineare con quale maestria crea i contrasti tra il rosso, il nero e l'oro, a cui associa anche i bianchi, i grigi, i rosa e l'azzurro. Nelle sue composizioni è il colore nella sua equilibrata stesura di toni a farla da padrone.
La tele della serie Polaroid, rivisitazioni informali di emozioni, ricordi o stati d'animo, immortalati in frame che richiamano all'istantaneità della famosa macchina fotografica, sono le opere più conosciute della produzione dell'artista mozzatese.
Greco ha la grande capacità - scrive Virgilio Patarini, gallerista della Zamenhof di Milano e curatore della Biennale di Ferrara - di evocare poesia, attraverso le sue opere.
La superficie pittorica per Andrea Greco - dice Francesca Lucioni, critica e curatrice - non è una barriera, ma al contrario una soglia per accedere ad una dimensione effimera ed immateriale, quella del pensiero; come se il supporto della tela fosse uno specchio per l’anima dell’artista, ed a noi osservatori fosse data la possibilità di varcare il confine tra il mondo reale e quello immaginario e passeggiare per le infinite vie del suo pensiero. Camminare nelle immagini della sua mente...
Le opere della serie Brughiere, invece, sono le ultime nate. Anche in questo caso è il gesto a farla da padrone, anche se risulta decisamente più controllato. Si vanno a delineare così immagini caratterizzate da sentieri, prati, alberi, staccionate, a confine tra il reale e l'irreale, frutto dei ricordi e dell'emotività dell'artista. E come un lontano ricordo che pian piano se ne va, anche le brughiere sembrano scomparire dietro allo smalto bianco, nelle tele, o fra gli strappi, nelle carte.
In mostra quasi cinquanta opere che Andrea Greco sceglie di esporre nella sua cittadina prima di importanti appuntamenti, che lo vedranno protagonista a Como, a Milano, a New York e a Los Angeles, quasi cercasse una sorta di benedizione nei luoghi da cui proviene e che tutti i giorni gli regalano l’ispirazione.
La mostra sarà aperta nei primi tre week end di marzo, nella Chiesa del Crocifisso a Mozzate, in piazza S. Alessandro.



Nei week end 10-19; in settimana su appuntamento.
Vernissage sabato 5 marzo ore 18

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