RITENGO CHE SIA DOVERE DI CHIUNQUE E A MAGGIOR RAGIONE DI NOI ITALIANI, FARE DI TUTTO PER PROMUOVERE, SALVAGUARDARE E DIVULGARE L'ARTE IN TUTTE LE SUE ESPRESSIONI.
UNA SOCIETA' DISTRATTA SUI FATTI DELL'ARTE E' UNA SOCIETA' VOTATA ALL'IMPOVERIMENTO... E NOI, DA QUESTO PUNTO DI VISTA, LO SIAMO GIA' ABBASTANZA!






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sabato 19 marzo 2011

Young Forever - a cura di Francesco Lucifora, a Modica

Ancora una volta Francesco Lucifora mi entusiasma. I miei complimenti per il lavoro svolto, la militanza sul fronte delle arti e la capacità di lavorare sul territorio con intelligenza ed efficacia! 
Da segnalare ancora una volta la presenza all'interno di questo progetto di due dei finalisti del Premio Patrizia Barlettani ( http://lastanzaprivatadellarte.blogspot.com/2010/11/in-anteprima-il-testo-per-il-catalogo.html ): Andrea Martinucci e Stefania Zocco. Complimenti!

Young Forever
a cura di Francesco Lucifora

Palazzo della Cultura
Corso Umberto I 149 (97015)
Modica, Italy
dal 9 al 30 aprile 

COMUNICATO STAMPAYoung Forever si tiene dal 9 al 30 Aprile 2011 presso il Palazzo della Cultura di Modica e si inserisce nel progetto complessivo Art Is Town promosso dall’Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Modica e il C.o.C.A. center of contemporary arts – archivio biblioteca arti contemporanee per la cura di Francesco Lucifora.

Gli artisti coinvolti: Marco Bonafè, Giuseppe Buzzotta, Valentina Cirami, Francesca Fiore, Francesco Fontana, Giuseppe Lana, Andrea Martinucci, Stefania Palmieri, Alia Scalvini, Stefania Zocco.

La collettiva “Young Forever” discende da una riflessione d’insieme sul momento storico e culturale vissuto dal nostro paese che, a torto o a ragione, frena gran parte dell'impegno culturale delle nuove generazioni che si parli di artisti o di altre figure che riflettono, pensano e agiscono nella misura in cui gli viene consentito di farlo. L’aggettivo "giovani" che precede il sostantivo "artisti", vuole, da un lato, indicare una generazione che nasce e cresce, ma dall'altro questo aggettivo è in gran parte abusato e spesso costituisce una categoria dalla quale non si sa quando transitare e uscire. Spesso l'aggettivo in questione è un concetto di comodo usato spesso per differenziare, non solo gli artisti, ma gruppi di persone che per anagrafe vengono investiti da un marchio fin troppo riduttivo che crea a volte una condizione blanda e poco decifrabile. Appare chiaro che l'aggettivo sia, a volte, molto antipatico ed è interessante porre la questione ad artisti che lungo il percorso hanno già assaporato il dolce/amaro di essere appellati ..."giovani" - Invece, è plausibile pensare che per tutto quello che si vive, diversamente dalle generazioni che precedono, non si sia mai stati realmente così candidamente giovani, ma si è cresciuti in mezzo a fatti e contingenze enormi per la loro valenza umana e storica tanto da spingere verso questo progetto con un carico di ironia e provocazione.

from mail talks:

bello perchè sei tu che ti dai la spinta, sei tu che continui, nessuno ti obbliga, la lirica cambia registro allo sforzo atletico, e poi quando non ne puoi più e salti ancora, e l'esercizio è comunque un movimento obbligato, un gioco con delle regole esterne, secondo me portato all'estremo si sente che c'è un'alienazione, una limitazione ad un certo punto..tutto meno che creativo, allora siamo al sistema, alla rete nella quale bene o male il numero di mosse è calcolato, il gesto codificato...nella condizione in cui il movimento appariva maggiormente libero dalla gravità c'è un binario obbligato...ed una dose di masochismo personale che si trascura perchè innalzato a passione.

Entri nelle acque salate, dai due bracciate e arrivi al tramonto.
L'acqua negli occhi manda via la polvere,
e brucia la palpebra come brucia questa terra.
Non credo più ai coloranti da pasticceria,
non vedo più se non con gli occhi del sale.


Dovebbe andar su un'interferenza..tipo una rete da zanzariera..ma devo ancora fare delle prove.


Francesco io mi sto attuando per la realizzazione dell'opera. A giorni manderò tutto.
A presto

Per il mio lavoro per young forever ho scritto una cosa che ti allego...è lunga ,ma necessario che te lo scrivessi così. avevo bisogno di metterti al corrente di tutto.
cioè di tutte le fasi di elaborazione.
dimmi che ne pensi ok?


Perché ho scritto queste cose? Perché ricercando storicamente la condizione di Giovane, mi sono trovata d’accordo con questa definizione di riti della primavera, cioè di una condizione anagrafica così potente e così dentro un limbo, di stasi e movimento allo stesso tempo

Ciao Francesco,
sai bene quanto la tematica "giovani artisti" mi tocchi e mi faccia incazzare..quindi conta su di me.

Ciao fra
l'idea che ho per young forever batte sul concetto
dell'innesto.mi spiego.
solitamente l'innesto parte dal principio di
migliorare una condizione già esistente


"Quando una società raggiunge uno stadio
in cui la proprietà è ciò che conferisce un rango,
in cui la ricchezza diventa una fonte unica di virtù,
in cui la passione è il solo legame che unisce marito e moglie,
in cui la falsità è madre del successo nella vita,
e il commercio sessuale è il solo modo di godere,
e quando alcuni modi di procedere esterni si confondono con l'interiore,
allora ci troviamo nel "Kali-Yuga", l'età oscura,
il mondo odierno.

progetto promosso da Assessorato Beni Culturali e Centro Storico di Modica e C.o.C.A.

partners: MOAK e BCC Banca di Credito Cooperativo della Contea di Modica

press
Ref. Concetta Bonini
Opera comunicazione
via Sant'Agostino 3 - Modica
Recapito telefonico 0932 751569
Fax 0932 1856080
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